mercoledì 22 novembre 2023

Puoi ancora procastinare?

Stamattina, come faccio puntualmente a cadenza settimanale, ho analizzato la progressione di Bitcoin su Dollaro ed Euro, prendendo come spunto un arco temporale di cinque anni.

L'esito è stato, a dir poco, impietoso:

+817,48% sull'Euro

+781,44% sul Dollaro

Ma non pago, ho altresì svolto un'altra ricerca (non troppo impegnativa), risalendo all'inflazione delle due valute in questione. 

L'inflazione del Dollaro, a cinque anni, ammonta al 21,95% 

L'inflazione dell'Euro, a 5 anni, ammonta al 17,79%

Questo significa che, il capitale detenuto in valuta legale, non solo ha subito dei mancati guadagni non indifferenti, ma ha anche perso, in un arco temporale nemmeno troppo ampio, una percentuale cospicua nel suo potere d'acquisto.

Tanto per fare un esempio, se un determinato bene, cinque anni fa si riusciva ad acquistare con cento dollari, oggi non si riesce più, ce ne vogliono 121,95.

A casa nostra, dove l'inflazione sembra essere stata leggermente inferiore, le cose sembrano andare un po' meglio ma non troppo, quel che cinque anni fa costava 100 euro ora ne costerebbe 117,79.

In poche parole :

-100 euro lasciate ferme, per cinque anni, ora ne varrebbero 84,90;

e se, cinque anni fa, queste 100 euro, le avessi convertite in altre monete, ora quanto varrebbero? 

-100 euro lasciate ferme in dollari, ora ne varrebbero 82;  

- 100 euro lasciate ferme in sterline britanniche, ora ne varrebbero 81,99;

- 100 euro lasciate ferme in franchi svizzeri, ora ne varrebbero 95,15;

-100 euro lasciate ferme in yen giapponesi, ora ne varrebbero 93,15;

-100 euro lasciate ferme in corone svedesi, ora ne varrebbero 80,66:

-100 euro lasciate ferme in lire turche, ora ne varrebbero 22,18;

-100 euro lasciate ferme in pesos argentini, ora ne varrebbero 6,32;

-100 euro lasciate ferme in bolivar venezuelani, ora varrebbero (più o meno) 0.

E se le 100 euro fossero state parcheggiate in Bitcoin? 

Ora varrebbero 917,48!!!

E' anche vero che conservare Bitcoin non è uno scherzo ma, alla luce di tutto ciò, sei così sicuro che puoi ancora permetterti di non conoscerlo?

 Pensi realmente che non possa valere la pena acquistare un libro che ne parli? Pensaci bene!!!

E se hai dubbi, giusto averne, iscriviti gratuitamente al canale Telegram dedicato e pensaci!

Ma fai presto! Il tempo corre e, soprattutto, passa.



giovedì 16 novembre 2023

Un' idea vincente

Anni fa scrissi un articolo che indicava dei vantaggi, che spesso molti lavoratori ignorano, sulla scelta di destinare il proprio TFR nel fondo di categoria dedicato. 

La spiegazione di tale argomento, se ritieni necessario approfondire, la trovi all'interno di uno dei miei libri, per essere precisi  Una vita vincente 

Questo non significa che una scelta sia giusta e l'altra sbagliate, c'è anche un vantaggio qualora si decidesse di lasciare il TFR in azienda, non legato al rendimento, ma alla possibilità di poter usufruire del proprio denaro nel breve termine, qualora il lavoratore dovesse rassegnare le dimissioni. 

C'è anche qualche lavoratore a conoscenza di tutto e che, nonostante il minore rendimento, decide di parcheggiare la liquidazione in azienda proprio per questo motivo da me appena spiegato. 

Non esiste solo il tasso di rendimento, ma anche la possibilità di poter disporre prima del proprio denaro, in quanto svincolabile più facilmente, è un fattore da tenere in considerazione. 

Ma se poi, il lavoratore in questione, decidesse di restare in azienda per lughissimo periodo? 

Be', la risposta è ovvia, si è ritrovato ad aver preso la decisione sbagliata! 

Anche la liquidazione lasciata in azienda, finché il rapporto continua, è vincolata alla pari del fondo di categoria. 

Qualcuno sarà sicuramente pronto a redarguirlo, ma si sa che col senno di poi son piene le fosse. 

Da quel momento in poi può sempre decidere di convogliare il suo futuro gruzzolo, che accumulerà, negli anni a venire, in un fondo di categoria, allo scopo di implementare la sua pensione, a cui avrà sicuramente iniziato a pensare, visto che non sarà più giovanissimo. 

Ma per quanto riguarda i soldi fermi in azienda?

Una volta accertato lo sbaglio commesso, ed anche accettato (il passato, in quanto tale, non si cambia), potrebbe essere un'idea vincente considerare quel malloppo come tesoretto da utilizzare a tutela della propria salute.

Capita ai lavoratori, purtroppo sempre più spesso, di incorrere in piacevolissimi imprevisti legati a brutte malattie che, oltre a minare la loro salute fisica e psicologica, è deleteria anche sulle loro finanze. 

Ma anche un imprevisto molto meno grave, ma pur sempre fastidioso, come può essere, per esempio, quello legato alle spese odontoiatriche, pur non causando quei danni irreparibili sopra menzionati, potrebbe comunque aver inciso in modo considerevole sulle finanze, in casi non così rari, è stato motivo di debiti contratti, da dover pagare mensilmente con gli interessi. 

Eppure, molti di loro, la grande maggioranza, ha ignorato quei soldi fermi in azienda, che si rivalutano a tasso annuo molto contenuto, quei soldi che avrebbero potuto risolvere o, perlomeno aiutare, prevenendo da eventuali disagi economici. 

Ebbene si! Quel TFR che, forse non tutti sanno, alla pari del fondo di categoria, è svincolabile fino al 70%, per chi lavora in azienda da almeno 8 anni, per l'acquisto della prima casa, mentre lo è in ogni momento qualora dovesse servire per affrontare spese mediche. 

Alla luce di quanto appena scritto, avrete sicuramente notato che, per chi affronta spese mediche, la legge riconosce (direi giustamente) questo vantaggio temporale, ma c'è un altro vantaggio, non meno importante, da considerare, ed è legato all'aspetto fiscale. 

Mentre chi utilizza quei soldi per l'acquisto della prima casa, è soggetto ad una tassazione del 23%, chi lo utilizza per le cure mediche viene tassato del 15%, una percentuale decisamente inferiore. 

Il lavoratore di lungo corso, può inoltre godere di un vantaggio aggiuntivo, in quanto dopo aver superato i 15 anni di onorato servizio, la tassazione della liquidazione, prelevata a scopo medico, diminuisce di uno 0,3% per ogni anno di servizio in più , fino a raggiungere una tassazione minima del 9% (che è bassissima!) 

Nella speranza di averti fornito un'informazione importante, ti saluto. 

Ci vediamo al prossimo articolo. 


martedì 14 novembre 2023

Il momento giusto

Il libro, da poco in vendita, Bitcoin! Il prezzo della libertà, ha vissuto giorni di buon successo, conquistando addirittura la prima posizione, tra le nuove uscite, nel settore macroeconomia, microeconomia e previsioni economiche.

Da qualche giorno, le vendite sembrano essersi arrestate e, conseguentemente ad esse, anche la classifica ha cominciato a piangere. 

Non c'è da stupirsi, io non lo sono affatto, se il rally, vissuto nei giorni scorsi da Bitcoin, ha spinto il libro in buone posizioni, la lateralizzazione del prezzo che lo sta accompagnando da una settimana a questa parte, può essere la maggior indagata all'attuale ristagno delle vendite.

Certo! Se penso che il percorso di Bitcoin è costellato da lunghi periodi di ristagno e da periodi molto brevi di ripide salite nonché di rovinose discese, c'è poco da star allegri!

Tutto ciò non mi rattrista, semmai mi preoccupa! 

Non mi preoccupa tanto il calo fisiologico dei pezzi venduti, piccolo problema che affronterò con il mio collega Gabriele Baldini, tramite una promozione vivace ma, allo stesso tempo,mirata.

Mi preoccupa, semmai, costatare l' evidenza di quanto Bitcoin, ancora ai nostri giorni, qui in Italia, non sia stato capito. 

È un asset ormai sulla bocca di tutti, già dai periodi datati 2017 e 2021, in cui i media ne parlavano, decantandone le forti crescite che aveva appena realizzato.

Eppure sarebbe proprio in quei momenti, in cui si fa tanto rumore attorno ad esso, che sarebbe meglio non muoversi e restare calmi. 

Il periodo migliore per studiarlo è proprio questo, quello che dopo la veloce, seppur  misurata crescita, appena lasciatasi alle spalle, sta vivendo giorni di calma piatta, forse anche noiosa. 

Bitcoin è sicuramente un asset che si rende idoneo alla speculazione, ma non deve solo essere visto in quest'ottica. 

Anzi! La stragrande maggioranza delle persone non dovrebbe assolutamente prenderla in considerazione la speculazione su Bitcoin, in quanto il rischio di farsi male è molto alto. 

Non mi stancherò mai di consigliare, piuttosto, una visione di lungo termine, però solo dopo averlo compreso. 

Per questo motivo, continuerò sempre a considerare lo studio di questo asset, non tanto la soluzione migliore, quanto l'unica possibile per poter sperare di avere successo ed uscirne vincitori. 

Stiamo vivendo giorni di calma e silenzio assoluto, quale momento può mai essere migliore per prendere in mano il libro ed iniziarlo a studiare? 

Scritto questo, ti saluto e ti invito anche ad iscriverti al canale Telegram dedicato, che puoi trovare leggendo il precedente articolo tematico.

Ciao!!!!! 



martedì 7 novembre 2023

L'occasione da non perdere

I lettori abituali del blog, sapranno sicuramente dell'uscita del mio ultimo libro, un info prodotto su Bitcoin, scritto a quattro mani con Gabriele Baldini.

Le info le potete trovare al seguente articolo datato 24 ottobre, compreso il link per l'eventuale acquisto, qualora decideste d'investire una piccola cifra nella conoscenza.

Un consiglio che vorrei darvi invece, in questo brevissimo articolo, è d'iscrivervi al nostro canale Telegram

Non c'è motivo per non farlo, sul canale potrete trovare articoli articoli dedicati ed anche una mia breve lettura, riguardante le considerazioni finali contenute nel libro, il tutto GRATUITAMENTE.

Certo! Brevi articoli, per quanti possano essere, non potranno mai sostituire il valore di un libro di oltre 200 pagine tra le mani, da potere sfogliare per ricercare l'argomento d'interesse da analizzare in modo dettagliato; se cercate l'approfondimento, l'acquisto è d'obbligo, ma se, prima di compiere il grande passo,  vorreste saperne di più, oppure siete semplicemente alla ricerca di qualche pillola informativa senza impegno, questo canale può fare per voi.