lunedì 26 agosto 2019

La crisi in arrivo

Non voglio essere pessimista, ma i segnali di una crisi in arrivo ci sono tutti.

Non tanto in Italia, che nemmeno in questo periodo di mercati in crescita ( a livello mondiale)  ha dato segni di crescita, ma da Stati che si sono rivelati sempre forti e trainanti, come la Germania.

L'ultima asta dei trentennali è andata malissimo

Il governo tedesco contava di incamerare circa 2 miliardi di Euro ed invece ne ha incamerati meno della metà: 800 milioni.

Una grave crisi in Germania sarebbe deleteria per noi che, qui in Italia,  siamo pieni di aziende tedesche.

Se i dati sull'immediato futuro, per noi italiani, non sono per niente confortanti, nemmeno quelli sul presente lo sono!

Dati Istat rivelano che l'80% dei pensionati vive con meno di 1000 euro al mese.

Uno studio del Corriere ha dimostrato che se la nostra economia prosegue su questa strada, i quarantenni di oggi quando andranno in pensione (più o meno ad un'età vicina ai 70) otterrebbero una pensione di poco superiore ai 600 euro al mese.

Il risultato sarà di ritrovarci un Paese stanco, vecchio e povero!

Le decisioni politiche sono la causa di questo quadro disastroso, pur di avere un consenso popolare nell'immediato hanno favorito l'assistenzialismo, uccidendo l'imprenditoria e settori economicamente molto importanti come quello immobiliare.

Questo tipo di tassazione a scaglioni, per molti italiani giusto ( e lo so che mi attirerò le critiche) è un modo per appiattire i redditi netti di ognuno di noi e quindi di scoraggiare iniziative imprenditoriali


Tassare la seconda casa, tra il giubilo di tanti, è stato un clamoroso autogol che stiamo pagando a caro prezzo.

Tasse inique come il bollo sull'auto e le accise sulla benzina completano questo quadro sconfortante!

Quello che molti vedono come parità e giustizia sociale io la vedo semplicemente come un modo subdolo di farci lavorare per altri, fare arricchire quegli altri (che sono pochi) e farci rimanere poveri!

Sarò insistente, sarò pesante, ma non vedo altra via d'uscita a quella di poter iniziare a valutare l'ipotesi di investire "qualcosa" nei beni rifugio.

Non tanto per fare i soldi ma quanto per proteggersi da un futuro non così lontano in cui saremo vecchi e senza più enegie, quindi per la società di oggi inutili.

Non solo il bitcoin, più alla portata di tutti,  ma anche l'oro (per chi può), i quadri (per chi ne capisce) o gli immobili (per chi ha riserve a disposizione da immobilizzare) potrebbero risultare quell'ancora di salvezza su cui aggrapparci, per un futuro dignitoso e non da CONTRABBANDATI
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Al prossimo post

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