Iniziare è l’atto più rivoluzionario che esista.
Non serve aspettare che tutto sia perfetto, che il cielo sia limpido e il vento soffi a favore.
La perfezione è spesso la scusa elegante di chi ha paura.
E la procrastinazione è solo la versione colta della rinuncia.
Chi comincia, anche male, anche sbagliando, ha già vinto su chi resta immobile a valutare le condizioni.
Il primo passo non è mai elegante. È traballante, goffo, incerto, come quello di un piccolo bimbo, quando impara a camminare.
Ma è il passo che conta. Il coraggio non è partire sicuri, ma partire comunque.
Non aspettare l’ispirazione. Sii tu a ispirarti con l’azione.
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