Oltre il 60% degli italiani non legge neanche un libro all'anno
cerco di dare del mio meglio, anche arrivando a fare restyling dei miei libri:
Contrabbandati ne è la prova
anche se so che può risultare troppo duro,
altrettanto non compiacente, come romanzo, è quello scritto a quattro mani (con Giuseppe Santabarbara) ormai diversi anni fa:
eppure ho l'impressione di combattere contro i mulini a vento.
eppure ho l'impressione di combattere contro i mulini a vento.
Parliamoci chiaro! Inutile insistere. Prendiamo in considerazione solo il 40% che legge! Anzi no, il 35!
Non è una mia opinione, ma i dati sono riportati on line, consultabili cliccando qui.
Di questa minoranza (oramai sparuta), il 16% del campione totale, per chi si ostinasse a considerare tutti, non va oltre i 5 libri all'anno, un altro 9% ne legge tra i 5 e i 9, mentre l'11% va in doppia cifra.
Siamo onesti! Chi, nel nostro Belpaese, apre un libro è merce rara!
"Colpa della Politica italiana! Disonesta, egoista e corrotta!"- sento dire.
Io di politica non mi interesso e mai lo farò. Di cultura si!
E la verità è semplice.
Oggi trovare un libro è facilissimo, quindi la politica non c'entra un tubo. Il problema siamo noi.
Volete un numero? Eccolo!
Nell' Unione Europea, la percentuale di chi legge almeno un libro all'anno è del 53%, contro il nostro 35%! (verificate se non mi credete, qui).
In cima alla classifica:
-Lussemburgo (75%)
-Danimarca (72%)
-Estonia (71%)
-Svezia e Finlandia (70%)
In posizioni più arretrate, ma sempre molto al di sopra di noi - e non ci vuole molto- anche Francia (con un buon 62%) e Spagna (con un onorevole 54%).
Sotto di noi solo Cipro (33%) e Romania (29%).
Dai! Ancora un piccolo sforzo e riusciremo a conquistare la maglia nera!
Poi si che potremo vantarci, e dire che dietro di noi avremo fatto il vuoto!
Colpa dei prezzi alti?
Palle!
In biblioteca i libri non costano nulla.
E se ti rechi in certi contesti, come nei mercatini dell'usato, i libri li paghi cifre ridicole (quasi te li tirano dietro).
Certo! Bisogna andarci! E' solo una questione di interesse.
Io, con meno di cinque euro, mi sono comprato due libri:
-Il broker (di John Grisham)
-Mondo senza fine (di Ken Follet)
Insomma! due libri di scrittori esordienti e totalmente sconosciuti...😂
Il punto è uno: bisogna volerli i libri!
"Ok! Ok! Ma i romanzi annoiano! Voglio concretezza!" mi è stato risposto.
Concretezza = soldi, giusto?
Perfetto, i libri non mancano.
Il sottoscritto, che oltre all'hobby della scrittura ha anche quello della finanza, ne ha scritto qualcuno in materia!
Bitcoin! Il prezzo della libertà
e, inerente la finanza tradizionale ed il risparmio
volendo invece citare altri autori, da me letti, segnalo:
Sei già ricco ma non lo sai del famoso YouTuber Riccardo Spada
I consigli di Warren Buffet dei fratelli Longo
ce n'è per tutti, anche per chi vuole "concretezza".
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"Ma chi se ne frega dei libri! Io divento ricco col gratta e vinci!"
Questa frase provocatoria è lo specchio della verità, che non ho inventato di sana pianta sulla base delle mie percezioni (perché è questo ciò che vedo, guardando in giro); ma è basata sui numeri qui esposti;
1774 miliardi spesi dagli italiani, negli ultimi 20 anni nel gioco d'azzardo;
facciamo i calcoli:
-88,7 miliardi l'anno
- divisi per i 60 milioni di italiani , fanno 1478 euro circa a testa.
Nell'articolo viene, giustamente, chiamato in causa lo Stato, che non può continuare a voltarsi di fronte alle sofferenze, magari sfruttandole anche come fonte di reddito.
Si. Certo che Stato ha le sue responsabilità.
Ma prima dello Stato ci siamo noi, con le nostre scelte.
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Le alternative?
Per me, continuare a scrivere con amore, mettendo la passione al primo posto, e magari iniziare a guardare il mercato estero.
Alle altre persone nulla, facciano come meglio credano. Se vogliono non leggere e buttare i soldi nel gioco, facciano pure.
Ho già dato qualche suggerimento di lettura: dei miei libri e di altri autori.
Alla prossima
E già che ci siamo, ti invito a leggere il precedente articolo.
Ciao!!!!
la triste ma dura verità
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