giovedì 13 settembre 2018

Esercizi commerciali: le aperture domenicali

Chiusura degli esercizi commerciali!
Idea improvvisa del nuovo governo ed è subito fulmine a ciel sereno, piovono i commenti pro e contro.

Ma sarà una buona idea? E soprattutto, sarà possibile? Non provocherà una diminuzione dei consumi con conseguente diminuzione di posti di lavoro?
A queste domande io non so rispondere, ma me le sono solo fatte.
A me viene in mente una frase di Henry Ford: "Non è l'azienda che paga i salari. L'azienda semplicemente maneggia il denaro. E' il cliente che paga i salari."

Lavoro nella GDO da oltre vent'anni, lavoro attualmente per una grande azienda leader nel settore che vende al consumatore finale.

A rotazione con i miei colleghi di reparto, ho le domeniche in turno.

Non nascondo che stare a casa la domenica mi piacerebbe. Ma non lo pretendo.

Noi lavoratori dovremmo batterci insieme per altro e farci rispettare con maggiori gratificazioni.
Quali? Ad esempio battendoci per maggiorazioni più alte.
Ultimamente ho assistito a diminuzioni sulle maggiorazioni domenicali ed a volte addirittura all'azzeramento di esse presso alcune realtà.

E' vero che chi lavora sabato e domenica ha due giorni di riposo in settimana (scusate, ci mancherebbe anche!) ma è anche vero che non è la stessa cosa, come non la è per chi lavora i notturni e viene giustamente retribuito di più.

Chi lavora nel commercio è disponibile ai sacrifici, ma vuol vederli ricompensati adeguatamente, personalmente riterrei adeguata, da minimo contrattuale, una maggiorazione del 100%.
Troppo? A me non sembra, tanti clienti sembrano essere disperati dalla ventilata chiusura degli esercizi, quindi vuol dire che il nostro lavoro vale.
E per chiusura esercizi devono intendersi tutti gli esercizi, pure i bar, pure i supermercati delle località turistiche, pure i locali dove ci piace tanto trovarci per un happy hour la domenica sera!

Forse così facendo si potrebbe vedere esaudita almeno una parte delle nostre richieste e chiudo con un'altra frase celebre di Henry Ford che, come avrete capito, mi ha sempre affascinato:
"C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti"
qui nuove tecnologie non ci sono, si parla di nuove iniziative, ma la frase va sempre bene ed è una frase che andrebbe tirata fuori più spesso, anche in altri contesti.

Tengo a precisare che Henry Ford, per chi non lo sapesse, fu un imprenditore, non un sindacalista, a maggior valore questa frase vale doppio.

Vi saluto, al prossimo post.


Leggi anche Interista da morire
https://scrittorichepassione.blogspot.com/2018/09/interista-da-morire.html

Nessun commento:

Posta un commento