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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ
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lunedì 20 marzo 2023

Le case green: tutela per l'ambiente o c'è altro?

Entro il 2030 tutti gli edifici devono rientrare in classe E, mentre entro il 2033 in classe D.

Si sta ancora discutendo, ma i vertici europei sono intenzionati ad andare avanti per la loro strada, senza ascoltare nessuno, con un modo di fare che di democratico ha solo il nome. 

Mi chiedo cosa possa servire tutto ciò a tutela dell'ambiente se, intorno a noi, il resto del Mondo continua a fare quello che gli pare. 

Un'autentica presa per il sedere per noi cittadini europei, anche se qui in Italia quasi nessuno sembra essersene accorto. 

Gli interessi, al momento, sembrano concentrati su altre questioni dalle quali preferisco restarne fuori. 

Ci sono ovviamente le solite esenzioni, chi non sarebbe sottoposto a tal obbligo? 

I luoghi di culto ovviamente, le case vacanza (fatemi capire, l'importante è non metterla a reddito? È forse quello il problema? Cosa c'entra con l'ambiente? ) e le case al di sotto dei 50 mq. 

Qualche polemica, a dire il vero, c'è! 

Sembra questa una manovra penalizzante per la classe meno abbienti (ma veramente?) perché risulta, a quanto pare, che le case non messe a norma non siano vendibili (se non a forte sconto) ma, soprattutto, non affittabili (vogliono proprio ostacolarla la classe media intraprendente). 

Qualcuno (ancora non molti, a dire il vero) sembra aver capito che la famiglia poco abbiente, la quale, se ha figli, non può vivere in micragnosi bilocali, qualora si trovasse bisognosa di liquidità ed avesse esigenza di vendere quella che risulterebbe la sua unica ricchezza consistente (l'immobile), si ritroverebbe in serie difficoltà. 

Meglio tardi che mai! Mi verrebbe da dire! 

Il nulla più assoluto, ovviamente, a difesa della classe media o medio alta, la categoria, come sempre, più penalizzata, da un po' di decenni a questa parte presa letteralmente di mira. 

Loro sono i soliti "figli di nessuno", che han sempre fatto tutto da soli, senza mai ricevere nulla da uno Stato assistenziale con certe categorie e punitivo con altre, ma non han mai nemmeno  chiesto nulla, se non di essere lasciati in pace. 

La situazione è ancora in divenire, siamo ancora agli inizi e, come già anticipato, si sta discutendo, ma l'intenzione  dei vertici europei è chiara e netta, mentre il 2030 è dietro l'angolo. 

La domanda che mi faccio è non se, ma quale lobby, quale grande multinazionale ci sarà dietro a tutto ciò? 

Presto lo scopriremo! 

Vi saluto e vi ricordo di leggere il precedente articolo. 

A presto!!!