domenica 19 dicembre 2021

Italia incoronato paese dell'anno? Prima pensi a detassare le aziende

Che l'incoronazione dell'Italia a Paese dell'anno, da parte dell'Economist, abbia valenza politica, non lo scopro io Ma anche se il titolo dovesse ritenersi meritato (e ci sarebbe da discuterne), non potrebbe che essere da considerare come un fuoco di paglia, un risultato quasi casuale da restringere in un breve termine, ovvero all'anno 2021. L'Italia ha problemi ben più seri da risolvere, uno su tutti, un Sistema fiscale troppo opprimente Secondo una classifica, molto più attendibile, da parte dell'associazione Tax Foundation e riguardante i 38 Paesi OCSE, l'Italia risulta essere lo Stato più opprimente a livello fiscale. Cinque sono stati i parametri presi in considerazione: 1-Tassazione verso le imprese 2-Tassazione verso le persone fisiche 3-Tassazione sui consumi 4-Tassazione sulla proprietà 5-Tassazione extrafrontaliera Il risultato finale è un mix di punteggi scadenti su ogni parametro, nella quale non risultiamo eccellere in nulla e siamo perfino i più tassati(ma si sapeva) sulla proprietà. Dire che un sistema fiscale così opprimente serva per garantire servizi statali migliori è falso, visto che ci sono Stati, come quelli nordici, molto meno opprimenti del nostro, che garantiscono servizi migliori. Ma se son disposto, anche se molto malvolentieri, a soprassedere sulla tassazione verso persone fisiche, proprietà e consumi, non sono disposto a soprassedere sulla tassazione verso le aziende. Scrivo questo perchè, solo incentivando le aziende con un regime fiscale accomodante, si potrebbero creare posti di lavoro e Dio solo sa quanto ne avremmo bisogno Qualcuno potrebbe rispondere che, nonostante un regime fiscale così, il nostro Paese risulta essere il terzo al Mondo più indebitato e che, quindi, dovrebbe incassare di più A questo qualcuno rispondo che, forse, dovrebbe spendere di meno, ma non nei servizi, già ridotti all'osso, ma magari dando una bella sforbiciata alle ingenti spese assistenziali e vitalizie che tutti noi conosciamo.

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