L'uomo infelice, dopo essere uscito dall'ufficio, si fionda alla fermata della metropolitana, per non perdere il treno delle 18.05, ce la fa al pelo e, stretto come una sardina, riesce a conquistare i suoi centimetri quadrati che, ogni giorno, son sempre meno.
Tre fermate ed eccolo riconquistare l'agognata libertà, che dura pochi minuti, la macchina è lì ad attenderlo e, con essa, anche il traffico di rientro.
Diciamo che percorrere 4 chilometri in mezz'ora non è male, fate voi i calcoli! Forse, farseli a piedi converrebbe, risparmierebbe un bel po' di carburante, si terrebbe in forma e, se percorsi a camminata rapida, non ci rimetterebbe nemmeno troppo tempo.
Ma l'uomo infelice è benestante! Lui il tragitto se lo fa col macchinone, bestemmiando ad ogni andata e ad ogni ritorno!
Alle 18.45 finalmente arriva! Ma prima di rincasare, l'uomo infelice, vuole godersi ancora un quarto d'ora di libertà, quindi fa un salto al bar sotto casa.
È ora dell'aperitivo! Ordina il suo bel cocktail, alcolico e costoso, la bevanda ideale da consumare a stomaco vuoto! Ma è di moda nelle grandi città, dove regna il benessere e tutto è più bello. È la città tutta da bere, lo dicono anche alla pubblicità, quindi, devi berlo se vuoi essere cool!
L'uomo infelice ha consumato il suo aperitivo e, inebriato dall'alcol, inizia a tener banco tra i presenti, informando tutti delle news odierne, replicando quel che ha fatto prima con i colleghi di lavoro, è inarrestabile e sa tutto di tutto.
In questo momento viene colto da tristezza e si accorge di essere infelice, ma sa subito di chi è la colpa e ne conosce la soluzione!
Siccome l'uomo infelice è populista, sa che la colpa è tutta dei politici italiani!
All'estero non è così, tutto è migliore! In realtà, lui, all'estero, non c'è mai stato, se non durante le sue costosissime vacanze di tre settimane, nelle quali aveva prenotato tutto e, di conseguenza, le ha trascorse servito e riverito, solo e rigorosamente all'interno del campeggio, mentre, al di fuori di esso, non ci ha mi messo piede. Ciononostante si arroga il diritto di conoscere il Mondo e sa benissimo com'è bella la vita in quei posti!
Pensa che deve escogitare un modo per fare soldi e cambiar vita, potendo così mollare tutto e fuggire! Scappare là, dove tutto è più bello!
Ma l'uomo infelice è intelligente e scaltro, trova subito la soluzione, un bel gratta e vinci dal costo di 5 euro, si sente che questo sarà il vincente!
Gratta speranzoso e, ovviamente, non vince, ma pazienza, prima o poi vincerà, se lo sente! Paga il conto e saluta.
Il suo quarto d'ora di libertà è costato ben 15 euro che, sommati ai 15 euro spesi in pausa pranzo ed ai 15 euro spesi la mattina, fan 45 euro!
Forse dovrebbe trovare il modo di risparmiare, piuttosto che sgomitare per un piccolo aumento.
Ma risparmiare é da sfigati, mentre i vincenti guadagnano di più dagli altri e vivono felici perché si comprano le cose belle da sfoggiare per farsi notare, questa si che è vita! Ha imparato da sua moglie a fare così !
Chiudo questo quinto capitolo sul mini racconto "L'avventura di un povero cristiano" e presto arriveranno nuovi contenuti a riguardo. Se ancora non l'hai letto, vai al post precedente, se, invece, vuoi proseguire con la lettura, vai al prossimo post.
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