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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

lunedì 15 marzo 2021

Trafficanti Narcos di Celeste Bruno

Uno scrittore contemporaneo che attira particolarmente la mia attenzione è Celeste Bruno. Ha prestato servizio per oltre 35 anni nella polizia, arrivando a ricoprire il ruolo di Commissario. Anni difficili i suoi, in particolaregli gli anni 80, nella quale dovette affrontare il periodo del terrorismo e della mafia al nord. Ha scritto svariati libri a riguardo Ed è proprio sulla mafia al nord il suo ultimo lavoro, intitolato "Trafficanti Narcos" Il link per poterlo vedere amazon è il seguente: https://amzn.to/3vs8WC5 Per uno come me che ama i polizieschi è manna che cade dal cielo

mercoledì 3 marzo 2021

Siamo ancora alle strette. Ma servirà?

Dopo un periodo di moderata libertà siamo tornati alle strette da un paio di giorni. Certo! Non alla completa reclusione, ma con libertà d'azione decisamente ridotta. I contagi sembrano imporlo, la decisione era nell'aria da qualche giorno, peccato che sabato scorso, 27 febbraio per la precisione, a Milano, in zona Navigli è accaduto qualcosa di vergognoso e ancora più vergognosa, è stata la non reazione da parte delle forze dell'ordine. Sia chiaro, non c'è l'ho con vigili, poliziotti e carabinieri, loro eseguono gli ordini dati dall'alto, ma con chi è pagato per decidere e non decide. Insomma! Meglio lasciar fare per poi limitare tutti come al solito? Forse si! È più comodo! Peccato che le decisioni andrebbero prese nella tutela di noi cittadini (quelli rispettosi alle regole) e non di chi governa, o di chi le regole non le rispetta. Questo atteggiamento, inoltre, non sta portando ad alcun beneficio, tanto per snocciolare un dato, (e questa volta on tiro fuori Israele, il top) in Gran Bretagna, i contagi di quest'ultimo lunedì sono crollati a meno di 5500 unità ed i decessi poco sopra le 100 unità, sempre troppi, ma molti meno dei nostri. Questo miglioramento sembra essere dovuto ad una campagna vaccinale che lì funziona e qui no. Spero che con questo nuovo governo ci sia una netta inversione e mi auguro anche in tempi brevi, la sostituzione del Commissario straordinario, avvenuta in questi ultimi giorni, fa ben sperare. Se questo sacrificio per uscirne al più presto è necessario, ben venga, ma, sia chiaro, il popolo non è più disposto a tollerare e, se l'intoppo di sabato scorso è da considerarsi solo uno scivolone, adesso si pretende la perfezione .

lunedì 1 marzo 2021

Un taxi per il paradiso

Forse solo qualcuno di voi sa che, ogni tanto, mi diletto a scrivere libri. Dopo il mio esordio con Contrabbandati acquistabile in formato e pub direttamente in amazon al seguente link: https://amzn.to/3r6e0tv un libro dichiaratamente contro il Sistema ed il più giocoso "Interista da morire", non acquistabile in Amazon, ma scaricabile in formato pdf sulla piattaforma Streetlib a meno di 1 euro, ecco il mio terzo libro, scritto a quattro mani con il mio compagno d'avventura Giuseppe Santabarbara, detto Peppe. Cosa ci ha spinto ad imbarcarci in quest'avventura? Sicuramente l'importanza che riserviamo al valore amicizia! Siamo, io e lui, persone dal differente passato e tutt'ora abbiamo vedute diverse, ma, a parte la stessa opinione sul valore amicizia da entrambi riservato, un minimo comune denominatore ci unisce: LA COERENZA Siamo entrambi due brutti ceffi senza peli sulla lingua, mai diciamo il contrario di quello che pensiamo e quel che vale per la parola si traduce in scrittura. Scriviamo come siamo e siamo quello che scriviamo. Male! Forse! Nessuno di noi due pretende di essere paragonato a Manzoni o a Leopardi! Nemmeno saremo certi che questo libro si venderà o sarà un minimo apprezzato dalla critica, se così non fosse diremo "pazienza", quello a cui invece teniamo maledettamente è che dia un "qualcosa" in più ai suoi lettori, tanti o pochi che siano. Di una cosa, però, siamo entrambi certi! I nostri valori sono rimasti intatti. Siamo rimasti sul pezzo dalla prima all'ultima parola. È per questo che proviamo grande soddisfazione nell'averlo realizzato e,come dice il mio amico Edo, comunque vada sarà sempre un successo! Se poi lo acquisterete lo sarà ancor di più (questa è mia 😂) https://amzn.to/3r9APfY

La maratona non è più regno indiscusso dei Keniani

Che i giapponesi fossero dei maratoneti livello lo sapevo. Che potessero arrivare ad insidiare i keniani mai l'avrei detto. Tutto è accaduto nella maratona disputata ieri a Lake Biwa in Giappone. Dopo aver assistito, nel 2019, all'abbattimento del muro delle 2 ore e sei minuti da parte del primo europeo bianco, ieri, un alteta asiatico, di nome Kengo Suzuki, ha fatto ancora meglio, riuscendo addirittura a correre sotto le 2 ore e 5 minuti. Il pazzesco 2 ore 4 minuti e 56 secondi lo colloca tra gli atleti di élite. I maratoneti keniani rimangono comunque i leader indiscussi ma, finalmente, anche da altre parti del mondo si sta assistendo ad un risveglio. Presto potremmo assistere a gare bellissime ed equilibrate che potranno solo far acquisire fascino a questo splendido sport che meriterebbe molta più considerazione mediatica.

venerdì 26 febbraio 2021

Quando i soldi dovrebbero fermarsi davanti alla vita

È di questi giorni la notizia sul raggiungimento di un triste traguardo. I morti per Covid hanno raggiunto le 2 milioni emmezzo di unità, certo nulla a che vedere con le 50 milioni di vittime seminate dall'influenza spagnola, ma comunque un risultato che deve metterci in apprensione. Sia ben chiaro, mi sono sempre dichiarato contro le repressioni e sempre lo farò, ma è evidente che questo problema debba essere risolto nel più breve tempo possibile e, al momento, oltre al buon senso, la parola d'ordine per la risoluzione sembrerebbe chiamarsi vaccino. MA ALLORA PERCHÉ SI VA COSÌ A RILENTO CON LE VACCINAZIONI? La mancanza di capitale è il motivo principale e, se pure noi stiamo arrancando e non poco, non voglio pensare ai tantissimi paesi, soprattutto i non Europei, messi peggio. Ma debellare questo schifoso virus è nell'interesse di tutti, ed è nell'interesse di tutti che tutti gli Stati ci riescano. Sarebbe forse l'occasione giusta per noi essere umani di poter iniziare ad aiutarci l'un con l'altro, certo non per bontà di cuore ma per convenienza, tuttavia sarebbe un inizio. Non so se tutto ciò capiterà mai, credo che questo mio desiderio rimanga solo utopia, eppure sarebbe così facile fermarsi un attimo e capire che, in fin dei conti, i soldi sono stati creati dall'uomo come veicolo di scambio e non sono altro che un mezzo a servizio nostro e non viceversa. Purtroppo siamo esseri imperfetti con due grosse debolezze intrinseche in noi : paura e avidità. Debolezze che nel corso del tempo han preso il sopravvento facendoci perdere il focus. Ora tocca a noi reagire con le nostre armi: intelligenza, spirito di adattamento e socialità. Cent'anni fa, i nostri antenati, pur con tanto dolore e tanta fatica riuscirono ad uscirne, ora tocca a noi.

giovedì 25 febbraio 2021

Parliamo un po' di corsa

Mi riaggancio ad un post fatto stamattina sui posti italiani più belli dove correre. È stata stilata una classifica ed il Lungarno di Firenze, da me segnalato nel post di oggi, è risultato essere tra i primi dieci. Ma in realtà ognuno di noi, soprattutto noi ex corridori, anzi ex amatori, anzi (siamo onesti) ex tapascioni, abbiamo tutti avuto un posto preferito che mai passerà alla storia. Un posto ai più sconosciuto ma che era per noi il circuito preferito per misurarci. Io, ad esempio, amavo cimentarmi in un circuito sterrato nel comune di Peschiera Borromeo lungo 4540 metri (ebbene si! L'ho anche misurato!). Si tratta di un sentiero che attraversa un piccolo bosco di nome Carengione. Ricordo le lunghe ripetute sul giro o sui due giri, una volta provai anche il giro secco ed un'altra addirittura i due giri secchi. Sull'esito dei due giri secchi ricordo che andai benino ma purtroppo ho dimenticato il tempo, coincise con la prima dell'Inter di Mourinho che stecco' clamorosamente, pareggiando in casa con una piccola ed io ero assai incavolato. Il giro secco, invece, ricordo che lo girai a 3'33" al km. Di quella mattina ricordo il caldo afoso, le piantagioni di pannocchie alte due metri sia a destra sia a sinistra del mio sentiero che toglievano il respiro ed aumentavano il caldo, l'erba sul mio cammino, a tratti alta fino alle ginocchia e la secchezza del terreno duro come cemento che, sconnesso com'era, nascondeva ad ogni metro insidie di distorsioni. Ricordo anche che, nonostante l'alta temperatura, andai a correre alle undici, vinto dalla pigrizia di alzarmi troppo presto. Ovviamente ricordo anche che mi presi del pirla da mia madre quando rientrai a casa e vide com'ero conciato, è un passato ormai lontano che non tornerà più ma che ricordo con un po di nostalgia, forse per la forza che non ho più. Purtroppo l'unica caratteristica mantenuta intatta è la pirlaggine, cercherò di accontentarmi. Ciao a tutti. Alla prossima.