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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

mercoledì 9 novembre 2022

L'inflazione non è mai positiva, né per il mattone né, tanto meno, se sei indebitato.

Ho sentito ultimamente persone dire che, possedendo la casa, l'inflazione l'avrebbero considerata un'opportunità, oltretutto perché acquistata con mutuo a tasso fisso.

Il ragionamento è semplice, una rata, per esempio, equivalente a 1000 euro, grazie ad un'inflazione del 10%, il prossimo anno è come se fosse di 900 euro, come dar loro torto?

In più, hanno in possesso l'immobile che (lo dicono tutti!) è uno scudo contro l'inflazione.

Entrambe le osservazioni possono considerarsi vere, ma è necessario fare i giusti distinguo. 

Supponiamo che la casa venga acquistata da una giovane coppia e che entrambi lavorino e percepiscano uno stipendio medio di 1500 euro netti (più o meno sulla media).

La somma di entrambi gli stipendi fa 3000, detratti i 1000 euro ne rimarrebbero 2000.

Da qui ad uno anno, con un'inflazione del 10%, è vero che i debiti contratti, se restano fissi, è come se valessero meno, ma anche lo stipendio, se resta fisso (ed attualmente la situazione è questa) è come se valesse meno. 

I calcoli andrebbero rivisti anche sugli stipendi in questione, non solo sul debito, quindi, considerando i famosi 3000 euro a disposizione della coppia, tra un anno è come se valessero 2700 euro e, se a questi, si detraesse il mutuo (ora equivalente a 900), è come se ne rimanessero 1800 (il 10%in meno di 2000!!!)

Consideriamo ora il discorso casa, è vero , nel lunghissimo periodo, il mattone, se considerato in determinati periodi, ha perforato molto più dell'inflazione, ma in altri periodi no!

Per ottenere una performance sempre positiva sull'inflazione bisogna considerare periodi lunghissimi. 

Ad esempio, dal 2008 ad oggi (cioè dopo lo scoppio della bolla), il suo valore è addirittura sceso, ma anche dal 2015 ad oggi (pur beneficiando di un'inflazione fino lo scorso anno poco sopra lo 0 ) ha performato meno dell'inflazione.

Con l'inflazione alta, inoltre, i tassi dei mutui tendono a salire e l'acquisto della casa sarà, via via, meno alla portata delle persone che, alle prese con una quotidianità sempre più costosa, non potrà permettersi un simile esborso, preferendo probabilmente ricorrere all'affitto.

Ci saranno anche persone che, d'altro canto, faranno sempre più fatica a pagare il mutuo e, disperate, metteranno in vendita la casa.

Una domanda inferiore, a fronte di un'offerta superiore, non potrà che far crollare i prezzi.

La mia è comunque una riflessione da considerare solo sul generale, da zona a zona, poi, la situazione cambia.

Ultimo ma non ultimo, queste riflessioni, spesso, le fa che ha acquistato la prima casa e, quindi, anche nel caso (in questo momento molto remoto)  che il prezzo della casa dovesse dargli ragione, se la casa l'ha acquistata per viverci in via definitiva, quindi molti anni se non decenni, a che gli serve l'aumento del suo valore? 

Non intendo dare importanza zero a questo fattore, ne ha certamente, ma è secondaria!

Concludo il mio post riassumendone il significato in una mezza frase:

Un'inflazione eccessiva, per noi comuni mortali, è sempre negativa se non deleteria!!! 

Prima di salutarvi, se lo ritenete utile per rimanere sempre aggiornati, vi invito a seguire il mio blog, o ad iscrivermi al mio canale Telegram. 




martedì 8 novembre 2022

Una violentissima crisi in arrivo

 Le prime avvisaglie sono già iniziate al rientro delle ferie.

A settembre, diverse aziende,, non hanno aperto, o l'han fatto lavorando ad intermittenza.

Dal 2023,se la situazione non accennera' a cambiare, si stima la chiusura di quasi un milione di aziende, equivalenti ad oltre 3 milioni di  posti di lavoro!

Il 15% del totale, visto che i lavoratori, in Italia sono, attualmente, 23 milioni.

Forse è il momento di aprire gli occhi e capire che, la guerra, tra le due super potenze, si sta disputando non a casa loro, ma in campo neutro, e che il campo neutro siamo noi! 

lunedì 7 novembre 2022

Cosa può accadere durante una crisi energetica?

In una crisi energetica, una catena industriale può rompersi improvvisamente, in modi imprevedibili ed esponenzialmente drammatici!!!

Molti di noi, compreso il sottoscritto, potrebbero vivere momenti completamente sconosciuti, semplicemente perché, fino ad ora, non sono mai stati vissuti, momenti che, forse, solo una sparuta minoranza, ovvero i più anziani, potrebbero ricordare ma che, dopo un lungo periodo di benessere, non saranno più abituati a rivivere.

Le singole aziende hanno una soglia di rottura, oltre la quale, hanno più convenienza a chiudere che continuare l'attività.

Scrivo questo perché è giusto che si sappia come stanno andando le cose, l'unione europea é in palese decadenza, anche se dai nostri media, tutto ciò, non viene riportato, ma diverse imprese, ed intendo grosse imprese, causa caro energia, si stanno organizzando per emigrare oltre oceano.

Ovviamente non saranno solo le aziende ed i suoi lavoratori ad essere toccate, ma tutte le famiglie. 

Il momento è particolarmente complesso, a tal proposito potrebbero essere utili due libri, uno antico ed anche molto economico, dal titolo L'arte della guerra di Sun Tzu ed il più moderno "Il nuovo ordine mondiale"  scritto da Rey Dalio, uno dei più grandi investitori di oggi.

Prima di tutto informarsi, poi anche agire,  per fare un esempio, la lettura sull'installazione dei pannelli fotovoltaici, pubblicata da un blog  sul fai da te, non ti dà  la soluzione, ma è comunque un argomento da considerare. 

La ricerca delle soluzioni lo vedo come il miglior modo per cavarsela alla meno peggio. 

Le alternative alla ricerca di soluzioni, lo scrivo senza mezzi termini, sono due e le vedo entrambe deleterie e poco giuste : o risparmiare fino all'osso, privandosi di tutto ciò che non è necessario, o cercarsi un secondo o (addirittura) un terzo lavoro. 






L'Avventura di un povero cristiano - cap 4 Il pomeriggio lavorativo dell'uomo infelice

Il pomeriggio lavorativo, per l'uomo infelice, comincia molto presto, a causa una pausa pranzo molto limitata.

Il lavoro è frenetico ed il suo sforzo è enorme, come se fosse questione di vita o di morte, del resto, l'uomo infelice ha l'ardire di sentirsi indispensabile e, talvolta, afferma, davanti ai suoi colleghi di livello inferiore, che questa filiale va avanti solo perché c'è lui!

Ignora di essere una pedina rimpiazzabilissima come tutte e che, prima o poi, accadrà.

Il ritmo, nelle prime ore pomeridiane, è frenetico ed è intervallato solo da qualche sigaretta che si concede, il momento del break davanti la macchinetta del caffè è quello che segna la vicinanza al traguardo, la fine delle grandi fatiche quotidiane.

Un momento in cui, l'uomo infelice, conosce un altro attimo di gloria, facendo sfoggio di tutta la sua saccenza, tenendo impegnata la piccola pausa di tutti i colleghi, costretti, per educazione, a rimanere in silenzio ad ascoltare lui che parla.

Parla!, Parla! Parla del nulla, ma parla in continuazione.

Le ultime ore in ufficio, scorrono a ritmo meno serrato, dalla finestra si vede il sole tramontare e l'uomo infelice ne approfitta per tirare i remi in barca, va in Google a visionare qualche offerta interessante che potrebbe caratterizzare i suoi acquisti del prossimo week end, perché l'uomo infelice passa il sabato e la domenica nei centri commerciali a comprare! Altrimenti, senza shopping, che vita sarebbe?

Spulcia tra le più svariate offerte, che sia un vestito di marca, o un  cellulare, preferibilmente I-phone, così, domenica sera, potrà fotografarsi durante qualche happy hour in centro, esibendo il suo nuovo acquisto da pubblicare sui social, in modo che tutti possano vedere.

In realtà a nessuno, tra i suoi contatti, interessa ciò che lui fa, nella stragrande maggioranza delle persone provocherà indifferenza e, al massimo, solo qualcuno di loro, potrebbe provare qualche emozione peraltro del tutto negativa, come risentimento ed invidia. 

Nessuno proverà stima ed apprezzamento reale per lui, ma l'uomo infelice è convinto del contrario, gliel'ha detto la moglie!

Ormai l'uomo infelice sta attendendo solo l'orario per uscire, freme, come se, una volta fuori, dovesse spaccare il Mondo!

Il suo orologio firmato, che si riesce a sintonizzare sull'ora precisa di tutte le località del Mondo e pure su Marte, segna finalmente le 18, e l'uomo infelice saluta chi rimane, facendo un particolare ossequio e salamelecco al superiore di turno, per poi andarsene.

Chiudo questo quarto capitolo sul mini racconto "L'avventura di un povero cristiano"  e presto arriveranno nuovi contenuti a riguardo. Se ancora non l'hai letto, vai al post precedente, se, invece, vuoi proseguire con la lettura, vai al prossimo post

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domenica 6 novembre 2022

L' Avventura di un povero cristiano - cap. 3 La pausa pranzo dell'uomo infelice

L'ora di pranzo si avvicina, l'uomo infelice ha differenti scelte da poter vagliare, d'altronde si trova in una grande metropoli.

Dall'altra parte della strada c'è una trattoria molto buona che offre un menù lavoratori a 15 euro, non male, la cucina è buona e sana.

Ma c'è anche un fast food che offre la consegna a domicilio ed il prezzo, consegna compresa, è più o meno lo stesso. 

L'uomo infelice, con il solito anticipo di venti minuti, inizia a pensare cosa scegliere, la cucina sana sarebbe meglio, ma il capo gli ha appena portato del lavoro da fare e deve mettersi in luce. 

Per questa volta preferirà la strada comoda, così com'è stato ieri e tutti i giorni precedenti, ma da domani volterà pagina, ne è fermamente convinto!

E' il momento di arruffianarsi per bene i superiori, potrebbe esserci un aumento in busta paga in arrivo, ben 62 euro (lorde ovviamente!) , che potrebbero permettergli di aprire molte strade.

Di aumenti del genere, grazie ad inganni tramati a danno dei colleghi, ne ha già presi ben tre che, però, non son valsi a cambiar nulla, piuttosto hanno influito negativamente, inducendolo ad un innalzamento immotivato del suo tenore di vita e ad un maggior indebitamento.

La moglie capricciosa ha preteso in regalo borsa e vestiti firmati, i figli la play station nuova, per non parlare delle ferie d'agosto, basta Italia, è ora d'alzare l'asticella! La partner ha preteso le Maldive!!! 

Certo! Son costate svariate migliaia di euro, ma volete mettere?  Le foto sui social sono valse tanti like e tantissima invidia nei suoi confronti! Ne è valsa proprio la pena!

Ma questo sarà l'aumento che darà la svolta!!!

Tra poco arriverà il pranzo, guarda il suo orologio firmato, lo fotografa e lo invia sui social, scrivendo che è ora di pranzo, ma sta ben attento a fotografarne la marca!

Intanto arriva il pranzo che trangugia mentre guarda il numero dei likes  che aumentano e, proporzionalmente, anche la sua libido.

Esce per qualche minuto dal mondo social e si butta sui pettegolezzi, scopre nuove news! Anche oggi pomeriggio avrà del materiale "interessante" da raccontare durante il break! Si sente un leone! Gli ormoni sono a mille.

Questa si che è vita!!!!

Beve in un secondo il caffè e fa un'altra foto al suo orologio, comunicando che il suo (scrive esplicitamente la marca) dice che è ora di riprendere! Piovono consensi e commenti tipo "sei un grande" o "che bello il tuo orologio! Ma quanto guadagni?" 

Nel leggerli gongola, ma fa finta di non vederli, deve far notare che è di ben altro livello! Gli ha insegnato la moglie a fare così! 

Si riavvicina alla scrivania, pensa "sono un vincente", si siede e riprende, rimettendoci, anche questa volta, metà della sua pausa pranzo, mentre il capo, alla faccia sua, è in palestra a correre sul tapis roulant! 

Chiudo questo terzo capitolo sul mini racconto "L'avventura di un povero cristiano"  e presto arriveranno nuovi contenuti a riguardo. Se ancora non l'hai letto, vai al post precedente, se, invece, vuoi proseguire con la lettura, vai al prossimo post

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sabato 5 novembre 2022

Ma è proprio vero che puoi tranquillamente non pagare l'affitto?

Se pensi che, chi è in affitto, possa crogiolarsi sulle (per me) ingiuste tutele rivolte all'inquilino, senza preoccuparsi, credo proprio che tu debba ricrederti, guarda questo video

Così ti fai un'idea se è meglio un mutuo o un affitto. 

So che il post è molto breve, ma lo scopo di questo blog, è fare informazione e le pillole informative, contenenti nel video da me segnalato, non mancano!

venerdì 4 novembre 2022

L'avventura di un povero cristiano - cap. 2 : Il giorno feriale dell'uomo infelice: la mattina

La sveglia mattutina, per l'uomo infelice, durante i giorni feriali, suona più o meno alle 7.

Per prima cosa si butta in doccia, anzi no, per seconda, prima prende in mano il cellulare e scorre in google le news, in particolar modo riguardanti la cronaca rosa;  rimanere aggiornato sui pettegolezzi è per lui molto importante. 

L'uomo infelice è una persona di particolare spessore, ci tiene ad essere aggiornato per poter tenere lezioni ai suoi colleghi, davanti alla macchinetta del caffé durante il break. Non che ai colleghi interessino i suoi contenuti, lo stanno ad ascoltare perché devono, per poi prenderlo per i fondelli appena se ne va.

Dopo la doccia si è fatto tardi, glielo ricorda la moglie, con il primo urlo quotidiano, che deve accompagnare i figli a scuola o all'asilo, quindi, beve un caffè al volo, senza nemmeno sentirne il sapore e scappa.

Una volta lasciati i figli come se fossero un pacco postale, parte in direzione lavoro, zona centro, perché l'uomo infelice vive nella grande città metropolitana, in mezzo alla ricchezza ed alle comodità, lavora in centro e, per recarvisi, usa sia la macchina sia i mezzi pubblici.

Il viaggio è breve, ma il traffico é tanto, quindi la tempistica si allunga ed è problematico anche trovare un parcheggio, rigorosamente a pagamento, perché si è nel mezzo della civiltà ed in mezzo a tal bellezza si paga tutto.

L'uomo infelice ora è solo e può, finalmente, sfogare tutta la sua frustrazione, quindi bestemmia! Bestemmia contro tutto e tutti, contro il rincoglionito che non si muove e non parte con l'accendersi del semaforo verde, contro il passante che si attarda nell'attraversare la strada e contro colui che, a detta sua, si appropria del parcheggio spettante a lui.

Finalmente il parcheggio è conquistato, la macchina parcheggiata, un po' lontano dalla fermata della metrò, circa centocinquanta metri, troppi per uno come lui, viziato dalle comodità, ma per questa volta farà uno strappo.

La metropolitana, però, tarda un paio di minuti, c'è scritto sul display, allora l'uomo infelice bestemmia ancora, finalmente arriva, è piena, ma riesce ugualmente ad entrare e, stretto come una sardina, trova la sua collocazione, gli abitanti sfigati dei paesi "fuori città" se le sognano queste comodità, pensa tra se.

Arriva al lavoro con un quarto d'ora d'anticipo, anche questa volta ce l'ha fatta,  conquista il suo momento impagabile di felicità, la colazione al bar.

Se si fosse alzato venti minuti prima, avrebbe potuto prepararsela, ma queste sono cose da "morti di fame", l'uomo infelice è ricco e benestante, quindi fa la colazione al bar! Si siede sempre al solito posto, ordina sempre il cappuccino, la stessa brioche e, durante questo momento bellissimo, può finalmente scorrere il cellulare con tutta calma.

Purtroppo il momento dura poco e poi bisogna pagarne il conto salato, perché nelle grandi città costa tutto di più, non è per tutti ma per lui si, quindi si alza e va a pagare i suoi 5 euro, anzi no! Dieci! Perché, già che c'è, si compra il suo pacchetto di sigarette che fuma quotidianamente.

La giornata deve ancora iniziare e l'uomo infelice ha già speso, tra colazione, sigarette, parcheggi e mezzi pubblici, 15 euro (senza contare la benzina), ma volete mettere la differenza tra vivere in una grande città o nel mezzo del nulla?

Scoccano le 9, la giornata inizia e la mattinata scorre tra stress e scartoffie, ogni tanto, però, si può alzare dalla sedia ed uscire sul balcone, al quinto piano di un grande grattacielo, ritagliarsi quei due minuti di libertà per fumarsi una sigaretta, in fin dei conti, dopo avere respirato tutta quest'aria inquinata, una bella boccata di catrame è quello che ci vuole. 

A metà mattina,  arriva il momento della pausa caffè e, davanti alla macchinetta, può finalmente ergersi al ruolo di Cicerone, raccontando tutte le novità pettegole riguardanti i personaggi famosi dello sport e dello spettacolo. Tutti tacciono e lo fissano, non vedono l'ora che finisca e se ne vada, ma lui non se ne avvede, staranno pendendo dalle sue labbra.

Lasciatosi alle spalle il momento di gloria, l'uomo infelice torna al lavoro, fino alla pausa pranzo, senza però disdegnare di fumarsi qualche buona sigaretta, sempre gradita. 

Chiudo questo secondo capitolo sul mini racconto "L'avventura di un povero cristiano"  e presto arriveranno nuovi contenuti a riguardo. Se ancora non l'hai letto, vai al post precedente, se, invece, vuoi proseguire con la lettura, vai al prossimo post. 

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