http://www.destrosecco.it/2018/04/28/biscione-nerazzurro-vinciamo-ed-champions/
Leggi anche: Dedicato al grande Gino Bartali
http://scrittorichepassione.blogspot.com/2018/04/dedicato-al-grande-gino-bartali.html
IL BLOG CHE RACCONTA SOLO LA VERITÀ. PERCHÉ IL SAPERE DA POTERE... E NON INGOMBRA
sabato 28 aprile 2018
lunedì 23 aprile 2018
Dedicato al grande Gino Bartali
Oggi è una bellissima giornata!!!
Gino Bartali, un passato da campione del ciclismo, uno che nella mia classifica personale, riguardante ogni sport (non solo il ciclismo) considero tra i primi dieci atleti "pazzeschi" dal 1900 in poi, è stato anche un grande uomo.
Già nominato nel passato UOMO GIUSTO, Israele l'ha inserito tra i suoi cittadini onorari, come riconoscimento per aver contribuito a salvare 800 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nei miei post parlo molto del disagio sociale e dei diritti umani, nessuno meglio di lui può insegnare a tutti noi come si vive, come ci si comporta e come si deve rispettare il prossimo.
Altre parole non ho per descrivere un atleta così forte ed una persona così giusta, quel poco che posso fare è dedicargli questo post e salutarlo con un video su youtube a lui dedicato.
https://www.youtube.com/watch?v=RBW5GpY431Q
Leggi anche: Perché le aziende italiane vanno male?
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/perche-le-aziende-italiane-vanno-male.html
Gino Bartali, un passato da campione del ciclismo, uno che nella mia classifica personale, riguardante ogni sport (non solo il ciclismo) considero tra i primi dieci atleti "pazzeschi" dal 1900 in poi, è stato anche un grande uomo.
Già nominato nel passato UOMO GIUSTO, Israele l'ha inserito tra i suoi cittadini onorari, come riconoscimento per aver contribuito a salvare 800 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nei miei post parlo molto del disagio sociale e dei diritti umani, nessuno meglio di lui può insegnare a tutti noi come si vive, come ci si comporta e come si deve rispettare il prossimo.
Altre parole non ho per descrivere un atleta così forte ed una persona così giusta, quel poco che posso fare è dedicargli questo post e salutarlo con un video su youtube a lui dedicato.
https://www.youtube.com/watch?v=RBW5GpY431Q
Leggi anche: Perché le aziende italiane vanno male?
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/perche-le-aziende-italiane-vanno-male.html
domenica 22 aprile 2018
Perché le aziende italiane vanno male?
Una domanda che mi sono sempre posto è:
ma perché le aziende italiane vanno mediamente sempre male?
Non vale la risposta "C'è crisi! C'è crisi!"
Io sono più lapidario: secondo me tante aziende italiane vanno male perché sono basate sull'ingiustizia, e tutto ciò che è ingiusto è destinato a crollare.
Mi spiego meglio, vorrei parlare di rapporto tra stipendio minimo e massimo
Spulciando on-line ho trovato un'intervista (abbastanza recente, datata 2016) in cui il direttore della Banca Etica di Padova parlava del suo stipendio, che era il più alto dell'azienda, e che era 4,6 volte superiore a quello più basso, questo perché, spiegava, per statuto non poteva superare di 6 volte quello minimo.
E' una piccola realtà che mi ha fatto venire in mente la Olivetti che, quando nasceva, aveva fissato un rapporto 1:10 e, mantenendo questa politica, crebbe fino a diventare una delle migliori aziende al mondo
Un po' prima di loro, giusto qualche annetto (2500 circa) un certo Platone, nel libro "La Repubblica", proponeva un rapporto 1 a 5
Qualcuno potrebbe obiettare che nel lungo termine questa politica è perdente e che porta alla morte dell'azienda in quanto manager migliori se ne vanno (e magari aggiungere che Platone è un pirla).
Io rispondo non con l'etica ma con i dati di fatto dati dagli esempi, quello della Olivetti appena citato è quello positivo.
Come esempio negativo citerei l' Alitalia, dove lì i manager sono stati da sempre strapagati e si vede in che acque naviga, chiedete agli azionisti come sono contenti della loro gestione!!!
Io credo che l'azienda non la facciano i manager, ma tutti i lavoratori che prestano per essa la loro professionalità.
Sinceramente io preferisco un milione di volte il modello della Olivetti e della Banca Etica a quello di altre aziende (come l''Alitalia ma non solo, c'è di peggio) per due motivazioni semplici:
-se uno guadagna un sesto dell'altro, forse non naviga nell'oro, ma sta dignitosamente;
-se uno guadagna un cinquecentesimo, o un millesimo o un cinque millesimo, non è più un uomo, ma un subumano, oppure, meglio ancora UN CONTRABBANDATO.
Conclusione: Un'azienda di CONTRABBANDATI non potrà mai andare bene
A tal proposito ti invito a leggere l'estratto del mio libro CONTRABBANDATI
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: POSSIAMO SOLO VINCERE
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/il-biscione-nerazzurropossiamo-solo.html
ma perché le aziende italiane vanno mediamente sempre male?
Non vale la risposta "C'è crisi! C'è crisi!"
Io sono più lapidario: secondo me tante aziende italiane vanno male perché sono basate sull'ingiustizia, e tutto ciò che è ingiusto è destinato a crollare.
Mi spiego meglio, vorrei parlare di rapporto tra stipendio minimo e massimo
Spulciando on-line ho trovato un'intervista (abbastanza recente, datata 2016) in cui il direttore della Banca Etica di Padova parlava del suo stipendio, che era il più alto dell'azienda, e che era 4,6 volte superiore a quello più basso, questo perché, spiegava, per statuto non poteva superare di 6 volte quello minimo.
E' una piccola realtà che mi ha fatto venire in mente la Olivetti che, quando nasceva, aveva fissato un rapporto 1:10 e, mantenendo questa politica, crebbe fino a diventare una delle migliori aziende al mondo
Un po' prima di loro, giusto qualche annetto (2500 circa) un certo Platone, nel libro "La Repubblica", proponeva un rapporto 1 a 5
Qualcuno potrebbe obiettare che nel lungo termine questa politica è perdente e che porta alla morte dell'azienda in quanto manager migliori se ne vanno (e magari aggiungere che Platone è un pirla).
Io rispondo non con l'etica ma con i dati di fatto dati dagli esempi, quello della Olivetti appena citato è quello positivo.
Come esempio negativo citerei l' Alitalia, dove lì i manager sono stati da sempre strapagati e si vede in che acque naviga, chiedete agli azionisti come sono contenti della loro gestione!!!
Io credo che l'azienda non la facciano i manager, ma tutti i lavoratori che prestano per essa la loro professionalità.
Sinceramente io preferisco un milione di volte il modello della Olivetti e della Banca Etica a quello di altre aziende (come l''Alitalia ma non solo, c'è di peggio) per due motivazioni semplici:
-se uno guadagna un sesto dell'altro, forse non naviga nell'oro, ma sta dignitosamente;
-se uno guadagna un cinquecentesimo, o un millesimo o un cinque millesimo, non è più un uomo, ma un subumano, oppure, meglio ancora UN CONTRABBANDATO.
Conclusione: Un'azienda di CONTRABBANDATI non potrà mai andare bene
A tal proposito ti invito a leggere l'estratto del mio libro CONTRABBANDATI
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: POSSIAMO SOLO VINCERE
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/il-biscione-nerazzurropossiamo-solo.html
martedì 17 aprile 2018
IL BISCIONE NERAZZURRO:POSSIAMO SOLO VINCERE!
Ciao a tutti
oggi posto il mio articolo della rubrica "Il biscione nerazzurro"già online sul blog "Destrosecco"
sul pre-partita tra Inter-Cagliari
Buona lettura
http://www.destrosecco.it/2018/04/17/biscione-nerazzurro-possiamo-solo-vincere/
oggi posto il mio articolo della rubrica "Il biscione nerazzurro"già online sul blog "Destrosecco"
sul pre-partita tra Inter-Cagliari
Buona lettura
http://www.destrosecco.it/2018/04/17/biscione-nerazzurro-possiamo-solo-vincere/
Sorella del Mondo di Sara Rossi
Calcio!!!
Dal blog "Destrosecco"
Il posticipo di Atalanta-Inter lo trovate descritto nel link qui in basso
http://www.destrosecco.it/2018/04/16/sorelladelmondo-inter-ne-servivano-tre-punti-torniamo-uno/
domenica 15 aprile 2018
Lo sapevate che?
A proposito di disagio sociale.
A proposito dei diritti che i più non conoscono di avere.
A proposito del nostro essere Contrabbandati (a proposito, l'avete letto?)
E a tal riguardo vi invito a leggere l'estratto
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
In questo post vorrei continuare sulla tematica economica dando il mio piccolo "contenuto di valore" gratuito a chi mi legge.
Il tema trattato oggi è più comune, nessuna cripto valuta nessun indice finanziario americano ma voglio parlare semplicemente di fondo pensionistico complementare
Sei un lavoratore dipendente?
Se si, sarai stato sicuramente messo davanti alla scelta se "lasciare il TFR in azienda" o versarlo nel Fondo pensione.
Il TFR è la liquidazione che ogni lavoratore matura giorno per giorno ed equivale al 6,91% del suo stipendio lordo.
Sono soldi! E fanno gola!!!
A nessuno è mai stata detta la seguente frase, posto al bivio o dal datore o da un suo assistente :" Se lo lasci in azienda, un domani se ti licenzierai, potrai usufruire dei soldi, se lo metterai nel Fondo dovrai aspettare la pensione (e poi la battuta) che tanto non arriverà mai"
Messo davanti a questa due opzioni, o esplicitate così, la scelta è abbastanza ovvia!
Ma come Cristiano, potreste obiettare, non è vero?
Si è vero, ma spesso la verità viene detta solo in parte e la restante viene omessa.
E quale?
Per esempio che i contributi versati al fondo:
- possono essere prelevati fin da subito(fino al 70%) in casi di spese mediche
- e dopo 8 anni, sempre fino al 70% per l'acquisto della prima casa ma anche per altri motivi, da non giustificare, in questo caso in un più modesto 30%
Azz! A saperlo! Ed è tutto?
Certo che no!
L’adesione esplicita del lavoratore comporta:
A proposito dei diritti che i più non conoscono di avere.
A proposito del nostro essere Contrabbandati (a proposito, l'avete letto?)
E a tal riguardo vi invito a leggere l'estratto
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
In questo post vorrei continuare sulla tematica economica dando il mio piccolo "contenuto di valore" gratuito a chi mi legge.
Il tema trattato oggi è più comune, nessuna cripto valuta nessun indice finanziario americano ma voglio parlare semplicemente di fondo pensionistico complementare
Sei un lavoratore dipendente?
Se si, sarai stato sicuramente messo davanti alla scelta se "lasciare il TFR in azienda" o versarlo nel Fondo pensione.
Il TFR è la liquidazione che ogni lavoratore matura giorno per giorno ed equivale al 6,91% del suo stipendio lordo.
Sono soldi! E fanno gola!!!
A nessuno è mai stata detta la seguente frase, posto al bivio o dal datore o da un suo assistente :" Se lo lasci in azienda, un domani se ti licenzierai, potrai usufruire dei soldi, se lo metterai nel Fondo dovrai aspettare la pensione (e poi la battuta) che tanto non arriverà mai"
Messo davanti a questa due opzioni, o esplicitate così, la scelta è abbastanza ovvia!
Ma come Cristiano, potreste obiettare, non è vero?
Si è vero, ma spesso la verità viene detta solo in parte e la restante viene omessa.
E quale?
Per esempio che i contributi versati al fondo:
- possono essere prelevati fin da subito(fino al 70%) in casi di spese mediche
- e dopo 8 anni, sempre fino al 70% per l'acquisto della prima casa ma anche per altri motivi, da non giustificare, in questo caso in un più modesto 30%
Azz! A saperlo! Ed è tutto?
Certo che no!
L’adesione esplicita del lavoratore comporta:
- L’obbligo per il datore di lavoro di versare il contributo contrattualmente previsto che, invece, non compete a chi conferisce solo il TFR (tacitamente o esplicitamente).
- la deducibilità dal reddito fino al valore di 5.164,57 €. dei contributi versati (dall’azienda e dall’iscritto). Nel calcolo del limite non va considerato il flusso di TFR. Il risparmio fiscale viene riconosciuto al lavoratore direttamente in busta paga.
Queste informazioni nessuno è obbligato a dartele, vige la legge che l'ignoranza non scusa!!! Per questo sapere è potere!
Ma perchè mai questa mezza verità? Qual è l'interesse dell'azienda a conservarci quei soldi che tanto sono "nostri" ?
Semplice!
Gli ha in prestito quasi gratuitamente! Ad un tasso annuo dell' 1,5%!
https://www.codiceazienda.it/servizi/coefficiente-di-rivalutazione-del-tfr/
Si vabbè, potreste obbiettare, in questo periodo di crisi!!!
Ed io, nel salutarti, ho una motivazione nell'invitarti innanzitutto a fare ricerche in autonomia e intanto, giusto per curiosità, a leggere i post precedenti, in particolar modo
"C'ècrisi! C'ècrisi!"
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/ce-crisi-ce-crisi.html
Leggi anche
IL BISCIONE NERAZZURRO: VINCIAMO A BERGAMO ED E' CHAMPIONS!
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/il-biscione-nerazzurro-vinciamo-bergamo.html
sabato 14 aprile 2018
IL BISCIONE NERAZZURRO: VINCIAMO A BERGAMO ED E' CHAMPIONS!
Torniamo al Biscione nerazzurro
è on-line da pochi minuti il mio nuovo articolo
http://www.destrosecco.it/2018/04/14/25178/
LEGGI ANCHE C'e' crisi! C'e' crisi!
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/ce-crisi-ce-crisi.html
è on-line da pochi minuti il mio nuovo articolo
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LEGGI ANCHE C'e' crisi! C'e' crisi!
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