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giovedì 24 maggio 2018
E' in atto una grande rivoluzione (parte 4)
La rivoluzione in atto sta riguardando anche, se non soprattutto, il mondo del lavoro.
Il mondo del lavoro si rivoluzionerà in modo catastrofico.
Il mondo tecnologico sta mangiando il mondo.
L'automazione prenderà il sopravvento.
Il livello dl sopravvento da qui a qualche decennio sarà impressionante.
Tanti lavori verranno sostituiti da un algoritmo.
E perché mai dovremmo farci sostituire da un algoritmo? Saremmo scemi a farlo! Se così fosse!
Invece no, lo faremo. E perché?
1)Innanzitutto perché ci converrà, semplicemente perché questo algoritmo lo farà meglio e più velocemente di noi.
A pensarci bene lo stiamo già facendo.
Faccio un esempio molto banale, immagino di essere al supermercato, nelle ultime mie spese, se ci penso, essendo state molto piccole(da un pezzo o due) ho sempre pagato il conto tramite cassa automatica, dieci anni fa era per me impensabile farlo.
Perché ho pagato tramite cassa automatica? Semplicemente perché ha soddisfatto un mio bisogno, ovvero quello di risparmiare tempo evitando code alle casse tradizionali.
2) Perché ci conoscono meglio di chiunque altro, e come?
Semplice! Le aziende tecnologiche ci conoscono, in quanto hanno in mano i nostri dati, si ma come? Glieli diamo noi, costantemente, acconsentendo al trattamento della nostra privacy.
3)Il credo della tecno-religione, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, grazie alla diffusione dei social, è e sarà sempre più facile da diffondere.
4) questa la aggiungo io, perché probabilmente la situazione ci sarà anche sfuggita di mano.
Leggendo quello che ho appena scritto, sono sempre più convinto della ciclicità della storia ed anche che questa scuola italiana vada riformata, visto che tanti pischelli di oggi stanno studiando per svolgere un lavoro che forse tra trent'anni nemmeno esisterà più.
Soluzioni? Magari ragionare fin da subito chiedendosi fino a che punto la tecnologia ci darà vantaggi ed evitare che ci faccia troppo male, ma questo servirebbe solo a rallentarne appena uno sviluppo inevitabile.
Io penso sia giusto avere un piano B, ovvero rendersi UNICI per essere sostituiti il più tardi possibile da un algoritmo, aumentare la propria competenza tecnologica, fin da subito.
Concludendo: o ciascuno di noi decide per il proprio destino o qualcun altro sarà ben contento di deciderlo per noi e quel qualcun altro potrebbe essere un robot o un algoritmo.
Leggi anche: E' in atto una grande rivoluzione (parte 3)
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/05/e-in-atto-una-grande-rivoluzione-parte-3.html
mercoledì 23 maggio 2018
E' in atto una grande rivoluzione parte 3
Ciao a tutti,
riprendo finalmente con post più impegnati che per svariati motivi in questi giorni non ho scritto.
Vorrei battere il tasto sulla grande rivoluzione che è solo all'inizio, ma è già in atto.
Questa rivoluzione ha un nome: BLOCKAIN
Vi invito a vedere questo video
https://www.youtube.com/watch?v=5ZS4qeGqKQY&t=317s
Ma cos'è la Blockcain?
La Blockain è un database dotato di tre caratteristiche fondamentali:
INVIOLABILITA' ECONOMICITA' TRASPARENZA
per rendervi meglio l'idea inoltro un altro video
https://www.youtube.com/watch?v=btmobQJ_pwI
Questi sono solo due video, ma su youtube potrete trovarne di svariati.
Vi invito ad informarvi e ad approfondire il discorso perché quella in atto è una rivoluzione epocale, ancor di più di quella di internet
Lo scopo di questa incredibile rivoluzione ha un nome: DECENTRALIZZAZIONE
Ovvero ribaltare un sistema che crea egemonia dei poteri forti.
A tal proposito, vi invito a leggere anche il post precedente inerente a questo argomento.
E' in atto una grande rivoluzione (parte 2)
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/e-in-atto-una-grande-rivoluzione-parte-2.html
e visto che noi "comuni esseri mortali" in mano all'egemonia dei poteri forti siamo da considerare dei "CONTRABBANDATI"
Leggi anche CONTRABBANDATI (ESTRATTO)
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
riprendo finalmente con post più impegnati che per svariati motivi in questi giorni non ho scritto.
Vorrei battere il tasto sulla grande rivoluzione che è solo all'inizio, ma è già in atto.
Questa rivoluzione ha un nome: BLOCKAIN
Vi invito a vedere questo video
https://www.youtube.com/watch?v=5ZS4qeGqKQY&t=317s
Ma cos'è la Blockcain?
La Blockain è un database dotato di tre caratteristiche fondamentali:
INVIOLABILITA' ECONOMICITA' TRASPARENZA
per rendervi meglio l'idea inoltro un altro video
https://www.youtube.com/watch?v=btmobQJ_pwI
Questi sono solo due video, ma su youtube potrete trovarne di svariati.
Vi invito ad informarvi e ad approfondire il discorso perché quella in atto è una rivoluzione epocale, ancor di più di quella di internet
Lo scopo di questa incredibile rivoluzione ha un nome: DECENTRALIZZAZIONE
Ovvero ribaltare un sistema che crea egemonia dei poteri forti.
A tal proposito, vi invito a leggere anche il post precedente inerente a questo argomento.
E' in atto una grande rivoluzione (parte 2)
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/e-in-atto-una-grande-rivoluzione-parte-2.html
e visto che noi "comuni esseri mortali" in mano all'egemonia dei poteri forti siamo da considerare dei "CONTRABBANDATI"
Leggi anche CONTRABBANDATI (ESTRATTO)
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
domenica 20 maggio 2018
FINALE INCANDESCENTE
E' l'ultima partita dell'ultima giornata di campionato, e sarà anche una sfida accesissima, in palio l'accesso alla Champions League!
Lazio - Inter
Ecco l'articolo che racconta la vigilia di questo incontro!
http://www.destrosecco.it/2018/05/20/biscione-nerazzurro-finale-incandescente/
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: VINCERE E SPERARE
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/05/il-biscione-nerazzurro-vincere-e-sperare.html
Lazio - Inter
Ecco l'articolo che racconta la vigilia di questo incontro!
http://www.destrosecco.it/2018/05/20/biscione-nerazzurro-finale-incandescente/
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: VINCERE E SPERARE
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/05/il-biscione-nerazzurro-vincere-e-sperare.html
domenica 6 maggio 2018
IL BISCIONE NERAZZURRO: VINCERE E SPERARE
On line da ieri sera, il mio articolo sulla vigilia di Udinese-Inter
http://www.destrosecco.it/2018/05/05/biscione-nerazzurro-ultimo-treno-la-champions/
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: VINCIAMO ED E' CHAMPIONS
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/il-mio-articolo-sportivo-sulla-vigilia.html
http://www.destrosecco.it/2018/05/05/biscione-nerazzurro-ultimo-treno-la-champions/
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: VINCIAMO ED E' CHAMPIONS
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/il-mio-articolo-sportivo-sulla-vigilia.html
sabato 28 aprile 2018
Il mio articolo sportivo sulla vigilia di Inter-Juventus
http://www.destrosecco.it/2018/04/28/biscione-nerazzurro-vinciamo-ed-champions/
Leggi anche: Dedicato al grande Gino Bartali
http://scrittorichepassione.blogspot.com/2018/04/dedicato-al-grande-gino-bartali.html
Leggi anche: Dedicato al grande Gino Bartali
http://scrittorichepassione.blogspot.com/2018/04/dedicato-al-grande-gino-bartali.html
lunedì 23 aprile 2018
Dedicato al grande Gino Bartali
Oggi è una bellissima giornata!!!
Gino Bartali, un passato da campione del ciclismo, uno che nella mia classifica personale, riguardante ogni sport (non solo il ciclismo) considero tra i primi dieci atleti "pazzeschi" dal 1900 in poi, è stato anche un grande uomo.
Già nominato nel passato UOMO GIUSTO, Israele l'ha inserito tra i suoi cittadini onorari, come riconoscimento per aver contribuito a salvare 800 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nei miei post parlo molto del disagio sociale e dei diritti umani, nessuno meglio di lui può insegnare a tutti noi come si vive, come ci si comporta e come si deve rispettare il prossimo.
Altre parole non ho per descrivere un atleta così forte ed una persona così giusta, quel poco che posso fare è dedicargli questo post e salutarlo con un video su youtube a lui dedicato.
https://www.youtube.com/watch?v=RBW5GpY431Q
Leggi anche: Perché le aziende italiane vanno male?
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/perche-le-aziende-italiane-vanno-male.html
Gino Bartali, un passato da campione del ciclismo, uno che nella mia classifica personale, riguardante ogni sport (non solo il ciclismo) considero tra i primi dieci atleti "pazzeschi" dal 1900 in poi, è stato anche un grande uomo.
Già nominato nel passato UOMO GIUSTO, Israele l'ha inserito tra i suoi cittadini onorari, come riconoscimento per aver contribuito a salvare 800 ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nei miei post parlo molto del disagio sociale e dei diritti umani, nessuno meglio di lui può insegnare a tutti noi come si vive, come ci si comporta e come si deve rispettare il prossimo.
Altre parole non ho per descrivere un atleta così forte ed una persona così giusta, quel poco che posso fare è dedicargli questo post e salutarlo con un video su youtube a lui dedicato.
https://www.youtube.com/watch?v=RBW5GpY431Q
Leggi anche: Perché le aziende italiane vanno male?
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/perche-le-aziende-italiane-vanno-male.html
domenica 22 aprile 2018
Perché le aziende italiane vanno male?
Una domanda che mi sono sempre posto è:
ma perché le aziende italiane vanno mediamente sempre male?
Non vale la risposta "C'è crisi! C'è crisi!"
Io sono più lapidario: secondo me tante aziende italiane vanno male perché sono basate sull'ingiustizia, e tutto ciò che è ingiusto è destinato a crollare.
Mi spiego meglio, vorrei parlare di rapporto tra stipendio minimo e massimo
Spulciando on-line ho trovato un'intervista (abbastanza recente, datata 2016) in cui il direttore della Banca Etica di Padova parlava del suo stipendio, che era il più alto dell'azienda, e che era 4,6 volte superiore a quello più basso, questo perché, spiegava, per statuto non poteva superare di 6 volte quello minimo.
E' una piccola realtà che mi ha fatto venire in mente la Olivetti che, quando nasceva, aveva fissato un rapporto 1:10 e, mantenendo questa politica, crebbe fino a diventare una delle migliori aziende al mondo
Un po' prima di loro, giusto qualche annetto (2500 circa) un certo Platone, nel libro "La Repubblica", proponeva un rapporto 1 a 5
Qualcuno potrebbe obiettare che nel lungo termine questa politica è perdente e che porta alla morte dell'azienda in quanto manager migliori se ne vanno (e magari aggiungere che Platone è un pirla).
Io rispondo non con l'etica ma con i dati di fatto dati dagli esempi, quello della Olivetti appena citato è quello positivo.
Come esempio negativo citerei l' Alitalia, dove lì i manager sono stati da sempre strapagati e si vede in che acque naviga, chiedete agli azionisti come sono contenti della loro gestione!!!
Io credo che l'azienda non la facciano i manager, ma tutti i lavoratori che prestano per essa la loro professionalità.
Sinceramente io preferisco un milione di volte il modello della Olivetti e della Banca Etica a quello di altre aziende (come l''Alitalia ma non solo, c'è di peggio) per due motivazioni semplici:
-se uno guadagna un sesto dell'altro, forse non naviga nell'oro, ma sta dignitosamente;
-se uno guadagna un cinquecentesimo, o un millesimo o un cinque millesimo, non è più un uomo, ma un subumano, oppure, meglio ancora UN CONTRABBANDATO.
Conclusione: Un'azienda di CONTRABBANDATI non potrà mai andare bene
A tal proposito ti invito a leggere l'estratto del mio libro CONTRABBANDATI
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: POSSIAMO SOLO VINCERE
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/il-biscione-nerazzurropossiamo-solo.html
ma perché le aziende italiane vanno mediamente sempre male?
Non vale la risposta "C'è crisi! C'è crisi!"
Io sono più lapidario: secondo me tante aziende italiane vanno male perché sono basate sull'ingiustizia, e tutto ciò che è ingiusto è destinato a crollare.
Mi spiego meglio, vorrei parlare di rapporto tra stipendio minimo e massimo
Spulciando on-line ho trovato un'intervista (abbastanza recente, datata 2016) in cui il direttore della Banca Etica di Padova parlava del suo stipendio, che era il più alto dell'azienda, e che era 4,6 volte superiore a quello più basso, questo perché, spiegava, per statuto non poteva superare di 6 volte quello minimo.
E' una piccola realtà che mi ha fatto venire in mente la Olivetti che, quando nasceva, aveva fissato un rapporto 1:10 e, mantenendo questa politica, crebbe fino a diventare una delle migliori aziende al mondo
Un po' prima di loro, giusto qualche annetto (2500 circa) un certo Platone, nel libro "La Repubblica", proponeva un rapporto 1 a 5
Qualcuno potrebbe obiettare che nel lungo termine questa politica è perdente e che porta alla morte dell'azienda in quanto manager migliori se ne vanno (e magari aggiungere che Platone è un pirla).
Io rispondo non con l'etica ma con i dati di fatto dati dagli esempi, quello della Olivetti appena citato è quello positivo.
Come esempio negativo citerei l' Alitalia, dove lì i manager sono stati da sempre strapagati e si vede in che acque naviga, chiedete agli azionisti come sono contenti della loro gestione!!!
Io credo che l'azienda non la facciano i manager, ma tutti i lavoratori che prestano per essa la loro professionalità.
Sinceramente io preferisco un milione di volte il modello della Olivetti e della Banca Etica a quello di altre aziende (come l''Alitalia ma non solo, c'è di peggio) per due motivazioni semplici:
-se uno guadagna un sesto dell'altro, forse non naviga nell'oro, ma sta dignitosamente;
-se uno guadagna un cinquecentesimo, o un millesimo o un cinque millesimo, non è più un uomo, ma un subumano, oppure, meglio ancora UN CONTRABBANDATO.
Conclusione: Un'azienda di CONTRABBANDATI non potrà mai andare bene
A tal proposito ti invito a leggere l'estratto del mio libro CONTRABBANDATI
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/contrabbandati-estratto.html
Leggi anche: IL BISCIONE NERAZZURRO: POSSIAMO SOLO VINCERE
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/04/il-biscione-nerazzurropossiamo-solo.html
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