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mercoledì 11 ottobre 2023

Le persone hanno iniziato a tagliare tante spese superflue, è il segno che siamo già in recessione

La recessione è dietro l'angolo sento vociferare.

A mio avviso ci siamo già.

Chi sono io per dirlo? Nessuno! Non ho né carica né competenze economiche.

Ma i dati, almeno quelli eclatanti, li so leggere, ed il PIL dell'ultimo trimestre (-0,3%), parla molto chiaro.

A fronte di un'inflazione comunque sempre alta (oltre il 5%), un PIL negativo è deleterio e le persone stanno già correndo ai ripari.

Le ferie sono state mediamente di più breve durata, e gli acquisti, durante il periodo vacanziero, maggiormente frugali.

I prezzi sono aumentati e stanno ancora aumentando.

Ma se nei primi mesi, proprio grazie ai rincari, la cifra d'affari delle aziende vedeva un incremento, ora il fatturato delle più sta virando verso il basso.

Il calcolo è semplice, se il fatturato è in calo nonostante i prezzi siano più alti, significa che le persone hanno smesso di acquistare.

Cosa aspettarsi dal mondo finanziario?

Da un punto di vista personale, pur non avendo l'ardire di prevedere, penso di assistere ad una contrazione dei valori delle attività, ovvero degli asset reddituali (come le azioni) a beneficio degli asset non reddituali, come i beni rifugio, ad esempio il bitcoin,  l'oro e le materie prime in generale. 

Cosa aspettarsi dal mondo economico?

E' quello che sta, al sottoscritto, più a cuore, perché mi riguarda direttamente, così come riguarda la grande maggioranza, rappresentata dai poveri diavoli come me.

Tanti stipendi sono rimasti fermi o non sono aumentati adeguatamente,  tutto ciò è molto pericoloso!

I piccoli esercenti sono quelli che rischiano maggiormente, perché potrebbero risentire maggiormente di questa situazione, rischiando di dover essere costretti ad alzar bandiera bianca, chiudendo i battenti, o a ridimensionare il personale.

Mi viene in mente un banalissimo esempio, forse stupido: il prezzo del caffè al bar!

Oramai lo si trova ovunque ad un prezzo sopra l'euro, non è certo colpa degli esercenti, in quanto il rialzo è figlio di una spesa superiore data all'acquisto. 

Fatto sta che il prezzo al pubblico risulta ormai altissimo, se si pensa, in realtà, al contenuto presente in una piccola tazza, e non escludo che possa aumentare ancora.

Certo! Trattasi di una piccola spesa ma che, se sommata nei giorni, potrebbe divenire, per un semplice lavoratore, un esborso importante, quanto meno da ridurre se non da tagliare del tutto, visto che non rappresenterebbe un acquisto necessario (come quello del carburante).

Il mio è forse un banalissimo esempio, ma potrebbe essere lampante!

L'economia del consumismo sta vacillando?

  

 


lunedì 17 aprile 2023

Quanto valiamo?

Non era mia intenzione scrivere, oggi, sull'argomento in materia.

Poi mi sono ritrovato ad ascoltare un video che ha colpito dritto al cuore.

L'intelligenza artificiale! La nuova rivoluzione!

La Cina è pioniera, ma ben presto si riversera' su tutto il Mondo e rivoluzionerà tutta l'economia.

Come sottolinea l'articolo, svilupperà in modo considerevole la produttività e si stimera', a breve, una crescita del PIL addirittura del 7% annuo!

Ma non sarà una crescita della ricchezza che riguarderà tutti!

Anzi! Sarà causa di lacrime e sangue, ci sarà un vero e proprio sterminio nei posti di lavoro.

La manodopera a bassa specializzazione sarà la prima ad essere colpita: braccianti agricoli ed operai generici potrebbero essere le prime categorie a perdere il lavoro, perché sostituite da robot. 

Ma con lo svilupparsi della tecnologia, nonché l'incentivo alla  costruzione di macchine più moderne e performanti, anche altre categorie verranno coinvolte. 

È la rivoluzione industriale 4.0 e sarà inevitabile, che piaccia o no! 

Credo non sia buona cosa rivoltarsi, non perché tutto ciò mi piaccia, anch'io stesso potrei esserne coinvolto, ma, semplicemente, perché sarà inutile! 

Forse l'azione migliore sarà prenderne atto e correre ai ripari! 

Chiedersi prima di tutto quanto valiamo, con Onestà intellettuale, non per giudicarsi ma per migliorare, aumentando le proprie skill. 

Quest'ultimo passo lo affronto anche nel libro appena uscito:

Una vita vincente

Scritto questo, vi saluto! 

P. S. : ricorda di leggere anche il mio ultimo articolo ed il mio ultimo articolo tematico





martedì 17 gennaio 2023

L'Italia non è più un Paese per dipendenti.

Il nuovo governo ha varato la nuova riforma fiscale.

La flat tax 2023 parla chiaro!

Che piaccia o no,  non è certo in questo blog che si troveranno plausi o critiche politiche. 

Questa riforma, potrebbe cambiare decisamentete in meglio, la situazione di chi ha una Ral tra i 30000 e gli 80000 euro lordi. 

Che, in questa riforma, non ci sia equità fiscale, è indubbio, la defiscalizzazione di cui godranno i lavoratori autonomi è netta, quindi, affermare che, al 100%, sia giusta, non lo so. 

D'altro canto, i sostenitori del si, potrebbero rispondere che usciamo da un lunghissimo periodo di welfare, effettivamente non più sostenibile. 

L'equilibrio sta sempre un po' nel mezzo e potrebbe venirci in aiuto Ray Dalio, con la sua saggezza,  quando ci consiglia  "che la cosa, se sia giusta o no,  è un dato di fatto,  quindi accetta la realtà e fattene una ragione",  a tal proposito, suggerisco la lettura di questo suo libro

Quel che mi preme, è leggere attentamente il significato di questa nuova legge fiscale, che estende agli 85000 euro lordi una tassa piatta, per i lavoratori autonomi, al 15%.

È evidente che, questa presa di posizione, è netta, il Governo, appena salito in carica, sta prendendo le parti di una fetta di popolazione ben precisa:autonomi e piccoli imprenditori

Tutto ciò chi dovrebbe interessare maggiormente?

I giovani! Gli under 35 e, in particolar modo, chi deve ancora completare gli studi.

Le decisioni prese, soprattutto inizialmente, potrebbero incanalare sensibilmente la vita delle persone e, dal punto di vista professionale, questa riforma fiscale, per chi deve ancora intraprendere la lunghissima e tortuosa strada del lavoro, non può non essere tenuta in considerazione. 





lunedì 31 ottobre 2022

Il Metaverso

E' un Mondo che non conosco ancora! Ma che necessita al più presto del mio interesse.

Questo discorso non vale solo per me, ma per tutti.

Si stimano, per il prossimo anno, circa 40000 assunzioni nel settore.

Certo! A livello mondiale, in proporzione agli 8 miliardi di abitanti, saranno un'inezia! Lo 0,0005% 

Ma siamo solo all'inizio e, se personaggi autorevoli, come Zuckenberg, ne parlano, è una realtà che non possiamo ignorare. Che ci piaccia o no!

Le tante opportunità nascondono anche molte insidie!

Ma ignorarlo completamente potrebbe essere pericoloso, potrebbe farci fare la fine del dinosauro che guardia l'asteroide 

Vi saluto, al prossimo post e vi invito ad iscrivervi al blog o a seguirmi sul canale Telegram



 

martedì 12 giugno 2018

Il mondo sta cambiando alla velocità della luce

Giusto per cominciare bene questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=Zj3EKWOk9HQ


Eppure, nonostante l'evidenza, noto sempre astio e riottosità verso il cambiamento, nemmeno fossimo noi in grado di decidere il futuro!

Il problema è che il futuro non si cambia e negli anni a venire, nolente o volente, saremo obbligati a convivere con cambiamenti epocali.

Modi di lavorare differenti, etnie differenti sempre più a contatto tra loro, e non ci sarà modo di impedirlo.

Il mondo, in fin dei conti, è sempre stato un eterno cambiamento, solo che lo si è sempre vissuto in modo più lento, ma man mano che il progresso cresce, cresce anche la velocità nell'evoluzione.

Il problema è che l'uomo è di natura un essere vivente abitudinario, me compreso, ed è quello il limite che lo porta a voler negare l'evidenza.

-Rifiuto il cambiamento tecnologico perché ho sempre fatto così e mi trovo bene a fare così
-Rifiuto lo straniero che vuole venire a vivere dove vivo io.
-Rifiuto di considerare la concorrenza perché a me piace lavorare così (e ai tuoi clienti cosa piace?)

Il problema è che nessuno è padrone di decidere se accettare o rifiutare, il cambiamento è in atto e continuerà in modo sempre più inesorabile.

Premetto che non è mia intenzione fare politica, la mia è solo una lettura obiettiva dei fatti, sto solo guardando l'evidenza.

L'evidenza è sotto gli occhi di tutti e, chi rifiuterà di rapportarsi con il diverso che avrà di fronte (sia nei rapporti umani sia professionali) sarà destinato a chiudere o a rimanere isolato.

sabato 9 giugno 2018

La rivoluzione in atto porta anche opportunità

Inizio con un video di un noto influencer che, avrete capito, a me piace moltissimo

https://www.youtube.com/watch?v=U9o0ZkeTxpA&t=519s


Perchè mi affido ad altri?

Perchè ne sanno più di me ed hanno più esprienza, lo ammetto senza vergogna.

Internet sta rivoluzionando il mondo in modo totale e catastrofico.

Ma come tutte le rivoluzioni, in mezzo ci sono nuove opportunità da cogliere al volo!!!

Voglio essere semplice e battere il chiodo su un solo concetto tratto da questo video.

La terza porta nel mondo del lavoro

Mi spiego meglio, nel mondo del lavoro tradizionale ci sono sempre state due porte:

1) quella delle persone comuni, tutti noi in fila ad aspettare il nostro turno semmai ci sarà, sorbendoci code interminabili
2) quella per i raccomandati, che avevano la corsia preferenziale e ce li siamo sempre visti sfrecciare avanti

Era così e faceva parte del sistema, bisognava accettarlo, così mi han sempre detto.

Internet è quella terza porta, nascosta e nel retro, che è dura e faticosa, ma maledettamente obiettiva e meritocratica.

Qui non esiste raccomandazione che tenga, chi ottiene risultati ha successo, chi non li ottiene no.

Essendo una strada lunga da percorrere due sono le qualità principali:

1) Pazienza
2) Disciplina

Ma il bello di questo mondo è che ognuno può organizzarsi e rivolgersi al pubblico come meglio crede
-o mettendoci la faccia tramite video
-o mettendoci la faccia tramite testi scritti come me

Comunque sia, bisogna metterci la faccia, ulteriore motivo per lavorare seriamente

Vi saluto, al prossimo post

Leggi anche: Una grave sconfitta per l'umanità
https://scrittorichepassione.blogspot.com/2018/06/una-grave-sconfitta-per-lumanita.html

giovedì 24 maggio 2018

E' in atto una grande rivoluzione (parte 4)



La rivoluzione in atto sta riguardando anche, se non soprattutto, il mondo del lavoro.

Il mondo del lavoro si rivoluzionerà in modo catastrofico.

Il mondo tecnologico sta mangiando il mondo.

L'automazione prenderà il sopravvento.

Il livello dl sopravvento da qui a qualche decennio sarà impressionante.

Tanti lavori verranno sostituiti da un algoritmo.

E perché mai dovremmo farci sostituire da un algoritmo? Saremmo scemi a farlo! Se così fosse!

Invece no, lo faremo. E perché?

1)Innanzitutto perché ci converrà, semplicemente perché questo algoritmo lo farà meglio e più velocemente di noi.

A pensarci bene lo stiamo già facendo.
Faccio un esempio molto banale, immagino di essere al supermercato, nelle ultime mie spese, se ci penso, essendo state molto piccole(da un pezzo o due) ho sempre pagato il conto tramite cassa automatica, dieci anni fa era per me impensabile farlo.
Perché ho pagato tramite cassa automatica? Semplicemente perché ha soddisfatto un mio bisogno, ovvero quello di risparmiare tempo evitando code alle casse tradizionali.


2) Perché ci conoscono meglio di chiunque altro, e come?
Semplice! Le aziende tecnologiche ci conoscono, in quanto hanno in mano i nostri dati, si ma come? Glieli diamo noi, costantemente, acconsentendo al trattamento della nostra privacy.

3)Il credo della tecno-religione, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, grazie alla diffusione dei social, è e sarà sempre più facile da diffondere.

4) questa la aggiungo io, perché probabilmente la situazione ci sarà anche sfuggita di mano.

Leggendo quello che ho appena scritto, sono sempre più convinto della ciclicità della storia ed anche che questa scuola italiana vada riformata, visto che tanti pischelli di oggi stanno studiando per svolgere un lavoro che forse tra trent'anni nemmeno esisterà più.

Soluzioni? Magari ragionare fin da subito chiedendosi fino a che punto la tecnologia ci darà vantaggi ed evitare che ci faccia troppo male, ma questo servirebbe solo a rallentarne appena uno sviluppo inevitabile.

Io penso sia giusto avere un piano B, ovvero rendersi UNICI per essere sostituiti il più tardi possibile da un algoritmo,  aumentare la propria competenza tecnologica, fin da subito.

Concludendo: o ciascuno di noi decide per il proprio destino o qualcun altro sarà ben contento di deciderlo per noi e quel qualcun altro potrebbe essere un robot o un algoritmo.

Leggi anche: E' in atto una grande rivoluzione (parte 3)
https://scrittorichepassione.blogspot.it/2018/05/e-in-atto-una-grande-rivoluzione-parte-3.html