Come scritto nell'articolo precedente, il governo italiano sembra intenzionato ad attuare una manovra a svantaggio dei possessori individuali di Bitcoin e cripto, a scopo, a mia personalissima opinione, solo "punitivo", in quanto si stima di incassare, da tale iniziativa, circa 17 milioni (un'inezia).
Anche il resto dell' unione europea non scherza, nel migliore dei casi vi è completo disinteresse, nel peggiore, invece, si vociferano proposte perfino peggiori e scandolasamente assurde, emblematico il caso della danimarca, dove si è proposto di tassare al 42% anche le plusvalenze non ancora realizzate.
Il ridicolo alibi esternato da Cornelli, legato alla mancanza di scopo sociale (da parte di Bitcoin), è fondato su un castello di sabbia che si sta sgretolando, troppe le incongruenze, di queste ne cito solo alcune, le più clamorose:
- il progetto Bitcoin è neutro, comandato da un algoritmo e fondato su regole immodificabili da chiunque (anche da chi l'ha costruito), nessuno ne è proprietario, solo chi decide, in libera scelta, di farne parte (più sociale di così!)
- acquistare Bitcoin è ormai alla portata di tutti, in quanto non è nemmeno necessario un pc, ma può bastare anche un semplice cellulare ed una connessione internet (più inclusivo di così!)
-le plusvalenze ottenute grazie all'investimento in etf su Bitcoin resterebbero al 26% (sono gli etf ad essere magici? A trasformare Bitcoin in un investimento sociale?)
-le vincite realizzate grazie al gioco d'azzardo, riconosciuto per il suo immenso valore sociale (forse perché semina povertà in modo indiscriminato), sono solo del 20% (a tal proposito, perché?)
Il resto del Mondo, invece, corre!
Nella vicina Svizzera, stato europeo ma non facente parte dell'Unione, non esiste tassazione alcuna, nei confronti degli investitori, sulle plusvalenze realizzate da qualsiasi investimento (anche in Bitcoin).
Negli Stati Uniti, uno dei due candidati alle prossime elezioni, Donald Trump, vorrebbe potenziare la mining farm e consolidarne la leadership (ebbene sì, gli USA sono i primi anche nel mining).
I repubblicani hanno dichiarato apertamente la loro intenzione di accumulare Bitcoin, e da vedere questi come riserva di valore, ed utilizzarli perfino per risolvere i problemi legati ad un debito pubblico ormai senza freni; a tal proposito (visto che, in quanto a debito pubblico, eccelliamo), una simile strategia, tanto semplice quanto intelligente, non potrebbe essere adottata anche in Italia?
Gli attuali numeri due, i russi, vogliono potenziare la mining farm e diventare i leader mondiali del settore.
Il 18 ottobre 2024, nell'ultimo Forum dei Brics, è stato deciso che l'adozione di Bitcoin deve arrivare ai massimi livelli mondiali.
Bitcoin, rivoluzione del mondo legata alla Blockchain ed intelligenza artificiale!
Su questo sta puntando il resto del Mondo, mentre qui in Europa si tagliano le gambe a chi vuole innovare. Incapacità o mala fede? Oppure entrambe?
I nostri competitor stanno gettando le basi del futuro, perfino la disastrata Argentina si sta muovendo, intanto noi guardiamo al passato e decadiamo, mentre le monete Fiat, giorno dopo giorno, stanno perdendo sempre più valore e sono sempre più prossime allo schianto.
Da cittadino, facente parte dell'Unione europea, spero ci sia un veloce e radicale cambiamento di approccio verso il prossimo futuro, prima che sia troppo tardi, ne va della nostra vita (e, ultimo ma non ultimo, anche della mia!)
Concludo condividendo, con Voi lettori, una notizia di cronaca attuale, ovvero che, mentre sto scrivendo questo articolo, Bitcoin sta quotando più di 72000 dollari, ad un passo dal massimo di sempre, e con concrete probabilità, proprio nella giornata odierna, 30 ottobre 2024, di ritoccare nuovi massimi.
Scritto ciò, vi saluto.
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