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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ
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mercoledì 21 maggio 2025

Bitcoin riscrive la storia, ma Google resta in silenzio

Bitcoin ha appena segnato un nuovo massimo storico. 

Superato anche il picco raggiunto in gennaio: 109.481 dollari. 

Un traguardo epocale, non perché non fosse preventivato, ma perché toccato in una sorprendente quiete mediatica.


Il grafico racconta una parabola impressionante.

Ma ciò che stupisce è ciò che manca: nessun boom di ricerche su Google Trends, nessun clamore. 

La folla ancora non si è accorta di nulla. 

Oppure è rimasta alla finestra, impassibile.


Stiamo forse entrando in una fase di accumulazione silenziosa, dominata da mani forti e investitori istituzionali?

Il prezzo corre, ma il rumore no. 

E allora la domanda nasce spontanea:

quando Bitcoin entrerà davvero in bolla, fino a che livello potrà spingersi?

Sarà meglio aggiornarsi in tempo, prima che sia troppo tardi!






lunedì 12 maggio 2025

Il paradosso dell'apparenza e la ricerca della ricchezza

Non è difficile apparire ricchi, almeno non per tutti. 

Basta una carta di credito, un po' di astuzia, e l'apparenza fa il resto. 

La gente si illude di aver raggiunto lo status sociale, di appartenere alla schiera dei "ricchi", perché sfoggia un iPhone di ultima generazione, magari un vestito firmato, o un'auto costosa. 

È un gioco che ha ormai stancato: è facile apparire ricchi, basta solo non essere troppo pigri con i pagamenti a rate.


Tuttavia, la vera ricchezza non si costruisce così. 

È facile sognare di possedere una Ferrari, ma molto più complicato è riuscire ad acquistare una casa senza essere sommersi dai debiti. 

La realtà, quella cruda, è che molti si arrendono alla tentazione di pagamenti dilazionati, senza pensare alle conseguenze sul lungo periodo. 


I consumi impulsivi, legati al desiderio di apparire più di quanto si è, non portano mai alla libertà economica. 

Anzi, sono il primo passo verso la schiavitù finanziaria.

Pensate a quanto costa ogni anno un iPhone nuovo. Il modello top di gamma di Apple, che ogni anno diventa più costoso, è il simbolo di questo paradosso. 

Se avessimo messo da parte i soldi che si spendono annualmente per acquistare l'ultimo modello, avremmo potuti  ottenere qualcosa di ben diverso, qualcosa che davvero aumenta il nostro valore. 


Un esempio? Quei soldi spesi in rate per il cellulare sarebbero potuti essere stati investiti proprio nelle azioni Apple.

Nel 2015, l'iPhone  costava circa 799 euro. 

Se l'eterno acquirente di lunga data, nel 2015 avesse investito gli stessi 799 euro in azioni Apple, oggi, tenendo conto dell'aumento del valore delle azioni (più di 7 volte il loro valore iniziale), avrebbe avuto un ritorno di circa 5.500 euro. 

Sarebbe passato da un singolo acquisto consumistico a un vero investimento, che avrebbe dato i suoi frutti nel tempo.

È uno dei miei più grandi crucci non averlo capito, una grandissima mancanza non essere sceso in profondità, essere stato pigro e non aver studiato. 

Fu, la mia, una stoltezza imperdonabile, per  non aver approfittato, nonostante la realtà di file chilometriche fosse a mia conoscenza.

Ma questa è solo la punta dell'iceberg. 

L'intuizione finanziaria è ben diversa dal desiderio di "consumare l'illusione", come molti fanno. 

È triste, vero? Non per non aver mai acquistato l'ultimo iPhone, ma per non averla  avuta  quell' intuizione, e vedere crescere quel piccolo investimento nel tempo.


Il paradosso è che, mentre tanti si indebitano per un simbolo di status, in realtà potrebbero costruire la propria vera ricchezza con pochi passi. 

Ma, evidentemente, non è facile. Non è facile partire dal basso e arrivare in alto. 

La vera sfida è scegliere di non essere prigionieri della pubblicità, del consumo e delle apparenze. 

Se è difficile diventare ricchi, lo è ancora di più sfuggire alla trappola dell'apparenza.


Ma, anche tra noi comuni mortali, c’è una differenza fondamentale. 

Mentre chi è povero e risparmiatore,  ha la possibilità di cambiare la sua situazione, chi invece, pur essendo povero, non rinuncia alle grandi firme e ai consumi ostentati, non solo è povero, non solo si preclude ogni possibilità, ma è anche pirla.



sabato 10 maggio 2025

La libertà è un dovere. E va pagata.

La libertà non è un lusso, né qualcosa di scontato. 

È un diritto, certo, ma un diritto che spesso costa. 

Non parlo di denaro, ma di sacrifici, di scelte difficili, di momenti in cui devi decidere se seguire la corrente o fare il tuo percorso, a prescindere dal prezzo. 

E il prezzo, quasi sempre, è alto.


Recentemente, riflettevo su quanto sembri essere normale accontentarsi di una vita che ci viene propinata. 

Cone se ci venisse  donata, quasi fosse una gentile concessione. 

Le persone si lasciano trasportare dalla routine, dalle comodità, e da un sistema che ci fa credere che il “normale” sia sufficiente. 

Ma cosa succede quando la normalità non è più sufficiente? 

Quando ci rendiamo conto che ciò che chiamiamo "libertà" in realtà è solo una gabbia dorata?

Guardiamo a quanto succede attorno a noi: i politici, i leader, i potenti, continuano a vivere nel lusso, nelle comodità.

Mentre il cittadino medio si trova costretto a fare i conti con stipendi che non crescono, con un futuro che sembra sempre più incerto. 

L’Italia, un paese che fu, un tempo, prospero.

Oggi fatica a risollevare la testa. 

Gli stipendi sono tra i più bassi d'Europa, e la gente se ne rende conto. Ma chi comanda? Chi detiene il potere? Spesso sono proprio quelli che se la passano meglio. 

La stessa classe politica che continua a fare promesse, ma che vive lontana dalla realtà quotidiana.

E così la libertà, quella vera, diventa un concetto per pochi. 

Ma non è così che dovrebbe essere. La libertà non è solo un diritto da dichiarare in Costituzione, è un dovere. E spesso, come ogni dovere, va pagata. Ma quando si è liberi, quando si è veramente liberi, la soddisfazione che ne deriva è immensamente più ricca di ogni lusso ostentato.

Io credo che la vera libertà passi da scelte difficili. 

Da momenti in cui rinunci a quello che la società ti impone, per costruire qualcosa che valga la pena. Ed è qui che entra Bitcoin. Non come una moneta, ma come simbolo di libertà. Di autodeterminazione. Di indipendenza.

Nel mio libro, Bitcoin, il prezzo della libertà e Bitcoin, il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network, ho cercato di raccontare questo: il cammino di chi ha deciso di non farsi schiacciare dal sistema. 

Di chi ha scelto di non accettare la normalità che ci viene imposta. E sì, è un cammino che richiede impegno, consapevolezza, sacrificio. Ma alla fine, la libertà ha un prezzo, e quel prezzo è la cosa più preziosa che possiamo ottenere.


E allora, se anche tu sei stanco di vivere in un mondo che non ti appartiene, inizia a fare delle scelte difficili. Non aspettare che qualcun altro lo faccia per te. La libertà è il nostro dovere. E, se ci pensi bene, è l'unico lusso che vale davvero la pena pagare.




venerdì 9 maggio 2025

Bitcoin torna a sei cifre. Ma tranquilli, è solo una bolla!

 Già, 100.000 dollari. 

Un numero simbolico. Psicologico. Eppure sono ancora in troppi a fingere di non vedere, di non capire, di non voler nemmeno porsi una domanda. 

Perché?

Perché fa comodo. Perché, accettare Bitcoin, significherebbe mettere in discussione tutto: moneta, Stato, controllo, banche, sistema.

Ma il problema non è Bitcoin.

Il problema è ciò che Bitcoin svela: la nudità di un sistema che vive sul debito, sulla stampa infinita di denaro....... e sulla nostra ignoranza volontaria.

E quindi meglio deridere, ignorare, sminuire. Dire “tanto poi crolla”.

E intanto.......crolla tutto il resto.

Chi è dentro da tempo non festeggia solo un prezzo, ma una conferma: quella di aver scelto la strada più difficile, quella impopolare, quella derisa.

Eppure, giorno dopo giorno, blocco dopo blocco, transazione dopo transazione, quella strada prende forza.

Non perché la predicano i guru, ma perché la regge il protocollo.

Bitcoin non ha bisogno di promesse.

Non ha bisogno di fiducia. 

Semplicemente funziona!!! 

E basta!!!


Se anche tu vuoi capire, davvero, perché Bitcoin non è solo un investimento, ma una scelta di libertà, leggi i miei due libri:

– Bitcoin. Il prezzo della libertà

– Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network (scritto a quattro mani con Gabriele Baldini)


Due percorsi, complementari: il primo per chi parte da zero, il secondo per chi ha già capito abbastanza da voler andare oltre.

Lo farai domani?

Fa come vuoi, solo potrà essere troppo tardi.

Ma oggi puoi ancora scegliere.

Vediamoci chiaro: I miei due libri su Bitcoin

Rispondo ad una domanda che mi è già stata fatta ...... più volte. 

Perché dovrei acquistare i tuoi due libri su Bitcoin?

Pronta risposta: non so dirti io il perché, devi capirlo tu.

Non esiste un motivo che possa andare bene per tutti e, i miei, non sono testi necessari, si può vivere bene anche senza leggerli.

Ma, a tal proposito, indico io a chi sono rivolti!

1. Neofiti curiosi e pensanti (soprattutto il primo libro)

-Chi ha sentito parlare di Bitcoin, ma vuole capirne il significato profondo, non solo come tecnologia o investimento.

-Persone che si interrogano seriamente sulla libertà individuale, sul ruolo dello Stato, sulle crisi bancarie.

- Lettori attenti alla storia, alla filosofia, all’etica del denaro.

2. Bitcoiner autodidatti, in crescita (entrambi i libri, ma soprattutto il secondo)

- Chi ha già una base di conoscenza, e cerca una guida più strutturata e aggiornata.

- Utenti che vogliono capire come funziona il Lightning Network, i concetti di quarta epoca, halving, scalabilità e privacy.

-Persone che vogliono passare dalla curiosità alla consapevolezza operativa.

3. Scettici intelligenti

Anche chi è critico verso Bitcoin, ma vuole un punto di vista ragionato e ben argomentato, troverà in questi due libri una lettura utile, magari non per convincersi, ma per farsi un'idea più obiettiva e rispettare chi ci crede (anche se, in quanto intelligente, penso che già lo faccia).

4. Educatori, divulgatori e formatori (perché no?)

Questi testi offrono un linguaggio accessibile ma profondo, ideale anche per chi deve spiegare Bitcoin ad altri, sia in ambito scolastico o universitario, sia associativo.

In sintesi: questi libri non sono per chi cerca scorciatoie o guadagni facili (anche perché implica un certo sforzo, chiamato lettura), ma per chi cerca idee forti, chiarezza e strumenti per liberare la mente.

Come vedi, questi due libri non sono per tutti, ma se ti raffiguri in una di queste categorie, allora SI! questi due libri fanno per te!!!!


giovedì 8 maggio 2025

Il Centro del Fiume: Una Canzone che Non Smette di Parlare

Oggi, dopo molto tempo, ho risentito una canzone che, in qualche modo, è stata fonte di ispirazione per molti dei miei scritti. 

Si tratta di Il centro del fiume di Pierangelo Bertoli. 

Una canzone che conoscevo già, ma che, come sempre, quando la risento, provoca in me forti sensazioni. 

Le parole e la melodia mi scuotono, come se fosse la prima volta che le ascolto. Nonostante il passare degli anni, il suo impatto non cambia.

Questa canzone ha sempre avuto un effetto particolare su di me

Parla di quella lotta contro la corrente, di come il fiume della vita scorra inevitabilmente, e di quanto sia difficile trovare il proprio posto nel centro, al di là delle imposizioni e dei compromessi. 

E ogni volta che la risento, quelle stesse sensazioni riaffiorano, come se mi stesse parlando direttamente, risvegliando in me pensieri e riflessioni che hanno alimentato la mia scrittura.

L’effetto di quella canzone non è mai stato banale: la sua forza, la sua intensità, quella lotta contro la corrente, contro la rassegnazione e contro l’omologazione, mi hanno sempre colpito. 

Ma il fatto che, nel risentirla, le stesse sensazioni siano riaffiorate con una potenza inaspettata, mi ha fatto riflettere. 

In qualche modo, Il centro del fiume è sempre stata una sorta di colonna sonora per i libri che ho scritto. 

La sua verità, anche nelle sue asprezze, è qualcosa che non ha smesso di risuonare in me, soprattutto quando mi sono trovato ad affrontare temi legati alla libertà e all’autodeterminazione, tematiche che attraversano tutta la mia scrittura.

Infatti, Il centro del fiume è stata un'ispirazione costante per i temi che tratto nei miei libri. 

In particolare in Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network, dove esploro la lotta per la libertà, la scelta consapevole di nuotare contro la corrente. 

Non è mai facile, ma è in quel percorso che si trova il vero senso della vita, come Bertoli cantava: andare dove la vera libertà non è concessa, ma conquistata.





mercoledì 7 maggio 2025

Esploriamo Bitcoin: Il ruolo di Bitcoin nel mondo

 La sesta ed ultima  puntata di Esploriamo Bitcoin, intitolata "Il ruolo di Bitcoin nel mondo", esplora come Bitcoin stia influenzando l’economia globale, aiutando a combattere l’inflazione e migliorando l’accesso ai servizi finanziari, specialmente in paesi con economie instabili. 

Si parla anche dell'interesse crescente di istituzioni e governi verso Bitcoin come riserva di valore.

Nel video (sopra menzionato) vengono analizzati vari aspetti di Bitcoin:

Implicazioni economiche

ovvero come Bitcoin stia influenzando sia i mercati finanziari globali, sia le economie locali.

Bitcoin è una valuta decentralizzata e resistente all'inflazione, che è indipendente dalle Banche centrali, la cui caratteristica, atta a crearne un sistema economico parallelo, può ridurre il potere delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Tecnologia Blockchain

ovvero il funzionamento della tecnologia sottostante a Bitcoin.

Garantisce trasparenza e sicurezza, è utilizzata in svariati settori: la finanza, la supply chain e nei contratti intelligenti (smart contract).

Impatto sociale

l'adozione di Bitcoin che sta cambiando, sempre più, le dinamiche sociali ed i rapporti tra individuo ed Istituzioni.

Bitcoin favorisce la libertà finanziaria e l'inclusione economica, di grande aiuto alle persone che vivono in Paesi con sistemi bancari instabili, ma potrebbe arrivare a sfidare anche le strutture politiche tradizionali.

 Scritto ciò, ti saluto e ti invito ad approfondire, tramite la visione del video che ti ripropongo, cliccando qui.

Ciao!!!

 

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mercoledì 30 aprile 2025

Esploriamo Bitcoin: La regolamentazione

L'America inventa, La Cina copia e l'Europa regola. 

Da questa giusta puntualizzazione del buon Marco Costanza, ritengo di dover presentare questa puntata, che presenta un argomento sicuramente meno accattivante dei precedenti, ma non per questo meno importante.

Anzi, capire la regolamentazione di Bitcoin e del mondo cripto, dovrebbe essere il primo passo da cui partire per operare.

Soprattutto in Europa, dove l' approccio, in questo mondo, è fortemente normativo con il:

-MICAR Market In Asset Cripto Regulation x offrire maggiore trasparenza e sicurezza agli investitori

-DSA Digital Service Act che ha come scopo la responsabilizzazione delle piattaforme on line

-DMA Digital Market Act volto a contrastare i monopoli digitali

non resta che sperare in una sempre maggiore comprensione ed in uno snellimento della burocrazia, che non farebbe altro che ostacolare un settore nato per essere libero e decentralizzato.

L'Europa si sta sicuramente candidando come pioniera della regolamentazione, ma il rischio che un eccesso di normative possa rallentare, o addirittura frenare, pesantemente un'economia ad altissimo potenziale, per le sue innovazioni, ed ancora giovane, viene spontaneo pensare, come esempio, alla Silicon Valley, che non è stata normata fin dai primi vagiti e poi è diventato un colosso.

L'Europa si trova nel mezzo tra due colossi

Da una parte l'America, che ha un'economia estremamente libera e dinamica, unita ad una forte propensione al rischio che in Europa non esiste; dall'altro la Cina che centralizza tutto, compreso l'approccio alla tecnologia.

E Bitcoin?

Secondo la legge italiana, dal 2017 la criptovaluta è stata considerata una rappresentazione generale di valore, utile sia per scambio sia per investimento.

Dal 2016, l'Agenzia delle Entrate, chiamata in causa dall' Echange italiano Conio, chiede di assimilare la criptovaluta alla stregua di valuta estera.

Tutto ciò determinava, per il possessore due obblighi:

1) dichiarare il possesso, che non consisteva, automaticamente, nel pagamento di imposte 

2) al pagamento sull' eventuale plusvalenza, ma (come per i possessori di valute estere) solo per coloro che risultavano in  possesso, per almeno 7 giorni consecutivi, di un ammontare superiore a 51645,69 euro (ovvero 100 milioni di vecchie lire). 

Tutto ciò consentiva, ai piccoli investitori, la possibilità di non doversi preoccupare della tassazione.

Con la legge di bilancio del 2023 è entrata in funzione la denominazione di cripto attività, ereditata dal regolamento europeo MICAR che, sinteticamente dicono questo:

1. Le criptovalute, dal primo gennaio 2023 entrano nel sistema fiscale italiano,  come "Redditi diversi"

2. Vedi sopra, le criptovalute vengono chiamate cripto attività.

3. Ci sono quattro fattispecie imponibili:

    - Vendo Bitcoin ed incasso euro o dollari (cessione a titolo oneroso);

    - Cambio Bitcoin in altre cripto o in altri servizi, (permuta), per essere fiscalmente rilevante, tale permuta dev'essere fatta tra cripto che non hanno uguali caratteristiche o funzioni (anche l'acquisto di un bene in Bitcoin è fiscalmente rilevante);

    - le plusvalenze da detenzione;

    - rimborso (ad esempio dagli exchange che sono falliti);

4. Nuovo limite di 2000 euro di plusvalenza, sopra la quale dichiaro la plusvalenza e sotto la quale sono esonerato (dal primo gennaio del 2025, anche questo limite è stato tolto).

5. La tassazione è del 26% della plusvalenza.

6. Viene introdotta la possibilità, per gli Exchange, di fungere da sostituto d'imposta.

7. Dal primo gennaio 2023 è in vigore la trattenuta d'imposta del due per mille per i possessori di cripto attività in

In poche parole

Riassumendo in versione più semplice e sintetica:

La puntata di Esploriamo Bitcoin intitolata "La regolamentazione" discute delle normative che riguardano Bitcoin e le criptovalute, con focus sulle sfide legali e fiscali in Italia e in Europa. 

Gli ospiti, tra cui l'avvocato Martina Granatiero,  ed il commercialista Gigi Turla, esplorano come le leggi stiano evolvendo per affrontare le criptovalute e le sue implicazioni.


mercoledì 5 febbraio 2025

Esploriamo Bitcoin: L'arrivo dei fondi istituzionali

Ciao a tutti.

Rieccomi tra voi, con la quarta puntata di "Esploriamo Bitcoin"

L'arrivo degli Etf spot su Bitcoin, ha cambiato l'approccio della finanza istituzionale su di esso. 

E, a tal proposito :

È Bitcoin che si è piegato ai grandi fondi istituzionali, o i grandi fondi istituzionali si sono piegati a Bitcoin?

Questa domanda sorge spontanea. Ognuno si tenga le sue opinioni, in seguito proverò comunque a dare una risposta, ma una cosa è certa, la crescita di Bitcoin sarebbe continuata ugualmente, vista la sua natura decentralizzata che evita l'implicazione di qualsiasi ente istituzionale.

L'ingresso di Bitcoin, all'interno della finanza istituzionale, credo non sia da considerare  una sconfitta per Bitcoin, ma nemmeno per le istituzioni, piuttosto lo considererei un vantaggio per tutti.

Vediamo, quindi, gli argomenti trattati in questa puntata, chiamata "L'arrivo dei fondi istituzionali" .

Come vengono attualmente conservati i Bitcoin

Attualmente sono tre le modalità in cui le persone, fisiche o giuridiche, conservano i loro Bitcoin

-in self custody

- in wallet custodial, tramite Exchange

- tramite investimenti in prodotti come Etp ed Etf, grazie ai servizi delle tradizionali Istituzioni finanziarie

Quale sia la migliore, non spetta a me dirlo, ogni caso è a sé e, da questo momento, si può veramente affermare che Bitcoin fa per tutti

Ogni forma di detenzione, ha i suoi lati pro ma, di contro, anche un prezzo da pagare, quello che io amo chiamare Il prezzo della libertà  e , a tal proposito, ti informo che ho scritto due libri in materia, il primo uscito nel 2021, ma sempre attuale, ed il secondo (scritto a quattro mani) uscito nel 2023. 

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La custodia in self custody è estremamente diversa rispetto a quella fatta presso enti terzi. 

Deve essere ben chiaro che, quando si parla di Bitcoin, si parla di una nuova tecnologia che va a scombussolare il paradigma esistente e che nasce dal basso. 

Bitcoin è stato ideato da un gruppo di programmatori e di attivisti, identificati col nome di Cypherpunk, che hanno ideato  dei software concreti e pragmatici, con l'idea di abbandonare la fiducia delle istituzioni, con l'idea di creare un asset che bypassasse qualsiasi intermediario. 

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Affidare i propri asset ad un istituto è totalmente diverso che detenerli in proprio. 

Sicuramente la detenzione tramite istituto è più semplice, alla portata di tutti, le gestioni richieste all'investitore sono minime, in quanto potrebbe anche permettersi lo smarrimento di username e password, tornandone in possesso tramite richiesta al gestore, e perfino di far finire le proprie credenziali in mano altrui, in quanto, prima di far entrare il cliente nell'area riservata, vien sempre richiesto loro di confermare l'accesso, via mail o tramite codice otp inviato al cellulare. 

Va da sé che, essendo le credenziali, gestite da enti terzi, questi ultimi hanno potenzialmente accesso ai fondi del cliente che, di conseguenza , non può considerarsi possessore unico dei fondi in questione. 

Un eventuale vantaggio, dato da gestione presso terzi, potrebbe essere dato, da quel potenziale e vergognoso vantaggio fiscale che lo Stato italiano potrebbe garantire, qualora venisse approvato, a svantaggio dei possessori diretti, e che ho già spiegato in un precedente articolo, intitolato Discriminati. 

È però importante far notare che, un accumulo di fondi centralizzato, è sicuramente di gran lunga superiore a quello di un piccolo risparmiatore che li detiene in modalità diretta e, proprio per questo, più appetitoso agli attacchi degli  hacker, episodio purtroppo già verificatosi più volte. 

La detenzione presso terzi implica, oltretutto, da parte del risparmiatore, che vi si affida, un obbligo di fiducia, e pertanto deve sperare anche nella trasparenza, nelle capacità, nell'etica e nelle moralità del gestore, che potrebbe appropriarsi dei suoi fondi o azzardare operazioni rischiose (anche in questo contesto, purtroppo i casi verificatisi sono diversi) 

Si è in balia dei regolatori, che potrebbero aggiungere nuove regole, nuovi adempimenti e nuovi obblighi che tutti i gestori sono tenuti a seguire e, conseguentemente ad essi, potrebbero generare costi di gestione più alti da sopportare. 

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È qui che entra in gioco la filosofia originaria di Bitcoin, quella che implica di  slegarsi dagli enti fiduciari, per gestire le proprie risorse. 

È inevitabile constatare che la gestione diretta abbia anche degli svantaggi, quel prezzo della libertà da pagare. 

Tutto ciò implica un cambiamento nel paradigma mentale. 

Colui che decide di mantenere in autonomia i propri Bitcoin, è solo contro tutti. 

Tutto ciò richiede responsabilità, studio e fatica. 

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Scritto questo, si desume che non esiste, in assoluto, una scelta giusta o sbagliata per tutti. 

Ciò che, invece, dovrebbe essere giusta, è la consapevolezza delle proprie scelte, a ciò che si va incontro scegliendo l'autonomia o l'affidamento presso terzi e, grazie ad essa, poter formulare la scelta più giusta per le proprie esigenze. 

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Riprendendo, invece, la domanda fatta ad inizio articolo:

La finanza tradizionale potrebbe cannibalizzare Bitcoin, o Bitcoin è troppo forte anche per la finanza tradizionale? 

Che Bitcoin stia diventando una sorta di oro digitale, nel portafoglio dei risparmiatori tradizionali,  è indubbio. 

Bitcoin ha dimostrato, nonostante la sua alta volatilità, data dalla sua giovane età , grazie al suo trend crescente, di essere più adatto ai cassettisti che agli speculatori. 

Sicuramente l'arrivo, tra le istituzioni finanziarie, di un colosso come Black Rock, è pesante, ma nonostante ciò, Bitcoin, grazie alla sua natura decentralizzata, non potrà mai essere cannibalizzato.

Insomma, Bitcoin è un progetto tecnologico che, attorno adesso, ha tutti i suoi attori, Blackrock potrà essere un attore più grande, ma non potrà mai cambiare il suo ecosistema. 

In fin dei conti, che ci fosse stato , prima o poi, l'arrivo dei colossi, era inevitabile. 

Scritto ciò, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo articolo. 

Ciaoooo!!! 




mercoledì 27 novembre 2024

Esploriamo Bitcoin : L'impatto ambientale di Bitcoin

Questa puntata l'aspettavo con ansia.

Non dico che le altre non mi interessassero, ma questo era il tema su cui mi sentivo più debole, avevo bisogno di ottime e puntuali spiegazioni.

Che Bitcoin fosse sinonimo di libertà, di scarsità ed anche (perché no?) di rendimento, già lo sapevo, ho approfondito e continuerò a farlo, anche questo aspetto, fruendo da chi ne sa più di me. 

Ad applicarmi su questi temi, che amo come non mai, è un gesto che eseguo senza sforzo, ma ammetto, con onestà, che "il discorso inquinamento" non ha mai riscosso oltremodo  il mio interesse

Sia ben chiaro, sapevo già quanto il mining di Bitcoin non fosse impattante sull'ambiente, sapevo già che si trattava dell'industria più green in circolazione, non certo per spirito ecologista dei miner, quanto  per mera convenienza economica, determinata dall' utilizzo d'energia a basso costo, ma avevo bisogno di avere spiegazioni dettagliate, insomma, volevo saperne di più!

E questo video mi ha aperto un mondo, in quanto ho scoperto che Bitcoin, non solo non è dannoso per l'ambiente, come lo sono molte industrie da tutti noi tollerate, ma addirittura serve! 

Le sue caratteristiche uniche, rendono il Mining risorsa strategica per le energie rinnovabili

Essendo, le mining farm, costruite all'interno di container mobili, godono di facile mobilità, possono lavorare ovunque, nelle zone remote, in cui vi è abbondante disponibilità di energia rinnovabile ma mancato utilizzo della popolazione locale. 

Il mining è altresì estremente flessibile, potendo accendere e spegnere le macchine all'istante, adattandosi alla domanda ed all'offerta di energia del momento. 

Questo significa che le mining farm, garantendo maggiore consumo, contribuiscono all'incremento delle centrali d'energia rinnovabile ed eoliche che, pur di provata utilità per l'ambiente, erano ridotte al minimo in quanto anti economiche, vista la mancanza di richiesta che occupava buona parte della giornata (le ore notturne), e tenute in piedi solo temporaneamente, ovvero finché potevano godere degli incentivi di Stato, presi ovviamente (e come sempre) dalle tasche dei cittadini. 

Il mining ha delle implicazioni sociali sulla popolazione

Il mining ha favorito impatti sociali ed economici in diverse parti del Mondo, cito giusto un paio di casi:

ERCOT, il più grande distributore d'energia del Texas, ha dichiarato la presenza delle Mining farm necessarie, in quanto utili ad evitare black out

In Kenia, diverse centrali idroelettriche dimesse, o a rischio di dismissione, grazie al mining, hanno ripreso a funzionare a pieno regime, garantendo elettricità alla popolazione del posto. 

Il mining riduce l'emissione di metano

L'attività di mining, sta risultando assai proficua anche nei pressi d'estrazione di combustibili fossili. 

L'estrazione di petrolio provoca una fuoriuscita di metano, molto pericoloso per l'ambiente, talvolta viene bruciato e trasformato in CO2 (molto meno inquinante), ma non sempre è possibile. 

Il rilascio di metano, oltretutto, avviene anche tra gli accumuli dei rifiuti presenti nelle grosse discariche. 

Insomma! Un disastro annunciato! Ma, a tal proposito, interviene, come soluzione, il Mining, che si serve anche del metano che, anziché essere disperso nell'ambiente, viene utilizzato come come energia utile al processo d'estrazione di Bitcoin. 

Sembra che l'utilizzo di metano, visto il bassissimo costo, risulti essersi sviluppato così tanto da ricoprire addirittura il 20% delle totali attività di Mining. 

Se questi dati fossero veri, e non stento a credere che lo siano, l'attività di Mining è, per il 20%, da considerare perfino carbon negative. 

Chiudo qui la mia spiegazione e ti auguro buona visione. 

Alla prossima! 

Ciao!!! 





venerdì 15 novembre 2024

Non perdetevi la puntata di questa sera

Questa sera, 15 novembre 2024, alle 23,30, andrà in onda la quarta puntata di "Esploriamo Bitcoin".

Cliccando qui i canali TV disponibili, a seconda della regione di appartenenza, per poterla vedere.

In caso contrario, sarà disponibile, come sempre, sul canale YouTube di Bitcoin Train. 

Titolo di questa puntata: L'arrivo dei fondi istituzionali. 

Ho promesso spiegazioni per facilitare la comprensione e così sto facendo. 

La mia spiegazione, inerente la prima puntata, Le ombre del sistema, qualora ve la foste persa, la troverete qui 

La spiegazione della seconda puntata, Dalla Blockchain al Mining, come funziona l'oro digitale  sarà on line da mercoledi 20 novembre alle 13

La spiegazione della terza puntata, L'impatto ambientale di Bitcoin,  sarà on line da mercoledì 27 novembre alle 13

Altro da aggiungere non ho, se non invitarvi ad informarvi anche tramite la lettura di testi dedicati, a partire da quelli del sottoscritto (il secondo scritto a quattro mani con Gabriele Baldini) :

Bitcoin. Il prezzo della libertà 

Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network 

e quelli di altri autori, al momento mi limito a proporvi questi due:

Missione El Salvador 

Villaggio Bitcoin

Che potreste trovare interessanti. 

Non resta che salutarvi. 

Ciaoooo!!! 




mercoledì 13 novembre 2024

Esploriamo Bitcoin - Le ombre del Sistema

Come promesso, eccovi un riassunto semplificato della prima puntata, intitolata "Le ombre del Sistema" che vi invito comunque a vedere, cliccando qui.

Ciò che scrivo, infatti, non può e non deve sostituire coloro che, più esperti del sottoscritto, si sono prodigati nello sforzo, ai fini di una maggior condivisione del sapere, ma può solo essere un utile supporto. 

Già dall'inizio dell'episodio, il presentatore (il giornalista Federico Rivi) spiega come, prima di spiegare i problemi che andrebbe a risolvere Bitcoin, andrebbero precedentemente esaminati, in modo tangenziale, i problemi esistenti nel Sistema finanziario tradizionale. 

Tema principale di questa puntata è la fiducia negli intermediari, tema importante e citato dallo stesso Satoshi Nakamoto nel suo White Paper con il quale, in data 31 ottobre 2008 presentava Bitcoin, nato poco dopo, il 3 gennaio 2009. 

Già nel video introduttivo, ad opera di Marco Costanza, viene fatto notare come l'euro, negli ultimi sette anni, abbia perso circa il 25% del suo potere d'acquisto. 

Semplifico, ciò che si acquistava con 1 euro sette anni fà, ora, con lo stesso euro, non è più possibile farlo, per poter acquistare lo stesso bene ci vogliono 1 euro e 25 centesimi. 

A cosa è dovuto tutto ciò? Alla politica espansionistica della banca centrale che, negli ultimi dieci anni ha aumentato la massa monetaria di oltre il 50%, con lo scopo di risollevare l'economia stagnante, ma tutto ciò ha prodotto una maggiore inflazione, che ha toccato il suo massimo ad ottobre del 2022, superando il 10% annuo. 

Un'economia che sta premiando chi fa debito e punendo chi risparmia, come ho rimarcato nel mio libro Una vita vincente, e che sta aumentando il divario tra ricchi e poveri. 

Fanno da contraltare i risparmi in beni scarsi come l'Oro (+170% negli ultimi 7 anni) e, soprattutto, il Bitcoin che, grazie anche alla sua giovane età e ad una maggiore potenzialità di crescita, ha realizzato, negli ultimi 7 anni, un rendimento annuo del 72%. 

Si evince, dal video introduttivo, come la grande indiziata, almeno a casa nostra, sia la BCE, che può operare principalmente con due diverse leve:  l'aumento della massa monetaria e la variazione dei tassi d'interesse,  misure che cambiano il valore del denaro che utilizziamo e che, di conseguenza, toccano le nostre vite. 

Ciò avviene perché tutti noi ci fidiamo degli esperti. 

Giacomo Zucco fa notare come la carenza di scelta, e quindi di concorrenza, tra gli esperti di moneta, scelti e messi lì dai governi, sia un forte problema. 

Fa notare, sempre Giacomo Zucco, come le Banche Centrali, quando stampano soldi, lo fanno per comprare il debito statale o riversarli nelle spese pubbliche e nel mercato azionario, provocando un rialzo del prezzo degli indici in modo artificiale che, in apparenza fa risultare essere un successo dei mercati, ma che, in realtà, altro non è che inflazione invisibile, che non viene conteggiata. 

Il problema, legato quindi alla mancanza di concorrenza, è ovvio, in quanto, in assenza di un comportamento corretto della Banca Centrale, non vi è alcun concorrente che possa prendere il suo posto. 

Guybrush, nel suo primo intervento, mette in risalto come la fiducia, nei confronti degli investitori sia stata tradita, citando il mantra di Mario Draghi "Un euro oggi è un euro domani"  quando l'inflazione ufficiale, da quando l'euro è in circolo, risulta essere del 35%, a mia percezione, questo è un dato che vedrei al rialzo, ma anche solo questo è sufficiente per mettere in mostra le falle del Sistema finanziario tradizionale. 

La moneta non dovrebbe mai essere infinita

La ricchezza non si crea dal nulla, il denaro è uno strumento utilizzato per scambiare e la controparte deve essere interessata a riceverlo. 

Giacomo Zucco sottolinea  come le cose infinite, accessibili a tutti, perdono di interesse e, quindi, di valore. Per far comprendere meglio il concetto, cita due beni a noi essenziali, in quanto vitali, come l'aria e l'acqua che, sono necessari per la nostra sopravvivenza ma che, essendo fortunatamente disponibili in grande quantità, non siamo disponibili a pagarli (l'aria) o a non pagarli eccessivamente (l'acqua). 

Un bene con offerta più bassa, a parità di domanda, tende ad avere un prezzo più alto, questo per il semplice equilibrio tra domanda ed offerta. 

L'aumento del prezzo dell'oro ne è una diretta conseguenza, in quanto ad una forte domanda di questi ultimi anni, non è potuta conseguire un'estrazione proporzionalmente uguale. 

La stampa di nuova moneta, invece, dipende solo ed esclusivamente da un ente (la Banca Centrale), il quale ha il potere di farlo quando lo ritiene necessario, mentre le persone si fidano e sperano che lo faccia bene. 

Purtroppo, gli ultimi accadimenti, hanno evidenziato come così non sia sempre stato. 

Guybrush, a questo punto, tocca un tasto assai dolente, spiegando come l'immissione di nuova massa monetaria, tra l'altro, favorisca i primi che la ricevono (ovvero gli istituti finanziari) che possono investire nei mercati prima che essi aumentino, e sfavorisce chi viene dopo, ovvero i retail (gli Investitori privati), i risparmiatori (che si trovano un capitale, messo da parte, svalutato nel suo potere d'acquisto) ed i lavoratori, in quanto percettori di uno stipendio  fisso che, a causa degli aumenti di prezzo, risulta essere sempre più misero. 

Le azioni fatte sulla moneta, provocano delle conseguenze sulla nostra vita. 

Le politiche monetarie determinano i comportamenti delle persone, e di come si approciano, di conseguenza, al risparmio, all' investimento ed alla loro visione futura. 

Generalmente non ce ne accorgiamo , ma in base a quanto varia il prezzo della moneta, noi stessi cambiamo i nostri comportamenti. 

Nel vedere l'aumento dei prezzi, c'è tendenza ad incolpare il capitalismo e la sua economia, vista come la colpevole, quando, invece, la vera colpevole è l'economia consumistica, che è l'esatto contrario. 

In realtà, il capitalismo, viene svantaggiato da questa situazione, in quanto viene generata la tendenza a spendere tutto, pensando al breve termine ed a non pensare al futuro. 

Con la svalutazione del denaro, si tende a non investire nei beni di lungo termine. 

Viene privilegiata un'alta preferenza temporale, ovvero tutto e subito, qui il paragone tra la cicala (ha un'alta preferenza temporale) e la formica (una bassa preferenza temporale). 

Eppure è solo con un atteggiamento rivolto ad una bassa preferenza temporale, (ovvero sopportare sacrifici oggi, in vista di un futuro più prospero) , quello, nella fattispecie, della formica, che si costruiscono progetti a lungo termine, famiglie e, di conseguenza, civiltà. 

Con un atteggiamento rivolto all'alta preferenza temporale, si spende tutto e subito e, anzi, ci si indebita per spendere ancora di più, rimandando il problema a domani. 

Un domani che, però, prima o poi, arriverà, e più tardi sarà quel giorno, peggio sarà. 

Il Sistema attuale, nello stampare denaro ed immetterlo nei mercati finanziari, si maschera da Sistema capitalista, ma in realtà è solo consumista. 

Il capitalismo produce risparmio, il consumismo solo rifiuti (con danni irreversibili anche verso l'ambiente). 

Le azioni della Banca Centrale, sono anche rivolte a mitigare le conseguenze negative nel breve termine. 

Tanto per ricorrere ad un esempio, intervenire per impedire il fallimento di una banca, può sembrare cosa buona e giusta, ma è, in realtà, un grosso problema. 

In quanto, il fallimento, non viene evitato in modo strutturale, ma in modo artificioso, che da si un vantaggio, ma solo nel breve termine, e non ne evita il fallimento futuro, in quanto è inevitabile e, proprio perché rimandato, sarà ancora più catastrofico. 

Chiudo qui il mio riassunto che, spero, possa avervi aiutato nella comprensione del video. 

Buona visione! 





martedì 12 novembre 2024

La mia diretta, su Facebook e su YouTube

Ieri, 11 novembre 2024, ho ripercorso il mio cammino da scrittore, presentando in diretta, su Facebook e su YouTube, i miei lavori.

Cammino diviso in due epoche, quella del periodo pre lock down e quella del periodo post lock down

Una netta distinzione, visto che i miei primi libri sono stati dei romanzi:

-Contrabbandati

-Interista da morire

-Un taxi per il paradiso ( scritto a quattro mani, insieme a Giuseppe Santabarbara)

Dopo il lock down, ho dato spazio anche ad un libro collettivo di denuncia sociale

-Il nemico invisibile  (scritto assieme a Catia Bruno, Carmela Bruno, Silvia Fiorini, Daniele Pasini, ed introdotto da Valentina Rigano) pubblicato nel 2022.

Ma maggiore spazio ho dedicato ai tre info prodotti

I due libri su Bitcoin, facenti parte della mia collana che ho chiamato Bitcoin. Il prezzo della libertà.

Il primo, uscito nel 2021 ed intitolato proprio 

- Bitcoin. Il prezzo della libertà 

Ed il successivo, uscito a fine 2023 ed intitolato 

- Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network (scritto a quattro mani con Gabriele Baldini)

Nel mezzo di questi due lavori un altro info prodotto, uscito nei primi mesi del 2023, ed intitolato

- Una vita vincente. Guadagna, semplifica e realizza i tuoi desideri .

Spiegando come la realizzazione nella vita, di ciascuno di noi, debba essere lo scopo individuale, e come non ci sia nulla di egoista in tutto ciò. 

Tale obiettivo, non può prescindere da una buona gestione del denaro, e lo si può ottenere solo con azioni che mirano a guadagnare, semplificare e realizzare i propri desideri.

A differenza dei due libri su Bitcoin, questo info prodotto spazia sia attraverso la finanza decentralizzata (Bitcoin), sia attraverso i prodotti finanziari tradizionali,  liquidi (conto corrente, obbligazioni, titoli di Stato, azioni, ecc.) ed illiquidi (i beni immobili, ad esempio le case ed i terreni, ed i beni rifugio, ad esempio l'oro)

Spiega come sviluppare il proprio reddito finale, bypassando il percorso legato alla carriera (disponibile per pochi e non sempre meritocratico), grazie all'introduzione di più micro redditi che, sviluppati nel tempo e sommati l'uno con l'altro, potrebbero creare un mix esplosivo e vincente.

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Ma è evidente come la situazione circostante, riguardante la serata di ieri, che ha visto il Bitcoin segnare ripetutamente nuovi massimi, sgretolando, prima il muro degli 80000 dollari e poi, in serata, anche quello degli 85000 dollari, mi abbia portato a concentrarmi maggiormente sui due lavori inerenti l'argomento.

Prima con un'introduzione sul primo lavoro, scritto in autonomia e che ripropongo, invitandovi a cliccare qui, dove ripercorro anche i problemi, legati alla finanza tradizionale, che hanno ispirato il genio dello sconosciuto ( o sconosciuta, o sconosciuti) Satoshi Nakamoto ad inventare questo incredibile progetto, pubblico ed open source, chiamato Bitcoin,dove ogni operazione (non nominativa ma intestata tramite caratteri alfanumerici, a tutela della privacy) viene registrata su un registro pubblico, chiamato Blockchain, visibile da chiunque, non cancellabile ed in memoria per sempre (a tutela della trasparenza)

Continuando, successivamente, con il secondo lavoro, sicuramente più tecnico del primo, anche per l'introduzione (appena accennata nel lavoro precedente) del Lightning Network, curato in modo dettagliato dal mio collega Gabriele Baldini.

Nello spazio temporale messo a disposizione, ho altresì cercato di spiegare come Bitcoin sia da considerare un progetto inclusivo, oltre che sociale.

Non è mancato il mio risentimento per la proposta di legge, atta ad aumentare la tassazione, peraltro solo sulle plusvalenza realizzate dai cripto asset ( e quindi iniqua) al 42%, oltretutto fatta solo in Italia, e, al contempo, la mia preoccupazione per la situazione economica europea, decisamente meno competitiva delle altre realtà. 

Ma rimane intatta la speranza, che lo scenario, in un futuro non troppo lontano possa cambiare, già qualcosa si sta muovendo, da come ho spiegato nel precedente articolo. 

Mi scuso anticipatamente, se i tasti li ho toccati in maniera non del tutto approfondita, d'altronde, in un'ora, non era possibile poter fare di più, ragione per cui  è in progetto, a breve termine, una nuova presentazione, fatta a due, solo ed esclusivamente sul nuovo libro, potendo così scandagliare, in modo più preciso, sia i problemi economici e morali che risolve Bitcoin, sia  le caratteristiche del Lightning Network, utilissimo per micro pagamenti istantanei, a fronte di bassissime commissioni. 

Non resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo articolo. 

Ciao!!!!! 







mercoledì 10 luglio 2024

Bitcoin! Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network. La seconda intervista social sul secondo libro della collana

Qualche giorno fa, io e Gabriele siamo stati nuovamente impegnati in una diretta su YouTube e su Facebook

Ovviamente, il tema era la presentazione del nostro libro

Ma di cosa abbiamo parlato?

Magari, prima di ricorrere all'acquisto, il lettore vorrebbe saperne (giustamente) un pò di più!

Diverse sono le tematiche, di carne al fuoco ce n'è molta, l'ovvio consiglio di ascoltare il video appare addirittura scontato.

Ma vediamo di anticipare qualcosa in forma scritta:

-Primo tema

Perché Bitcoin è stato creato, i suoi fondamentali e perché trattasi dell'unica moneta adatta al risparmio

-Secondo tema

La proprietà privata, facendone le dovute premesse e spiegando il perché di tale affermazione, si è parlato anche dell'attuale situazione americana e della sua moneta.

-Terzo tema

A cosa serve Bitcoin, non perdete assolutamente questo pezzo!

-Quarto tema

Pagare in Bitcoin su layer 1 (la blockchain) o su layer 2 (lightning network)

-Quinto tema La self sovranity

Vista come filosofia di vita, spiegando come autonomia e responsabilità camminino di pari passo.

-Sesto tema: Le considerazioni finali.

-Settimo tema

La cronaca attuale (halving, etf Bitcoin, adozione di massa)


Da come potrete constatare, di argomentazioni ce ne sono molte, non vado oltre, la scelta, se ascoltare o meno, ora è solo vostra!

Ricordate solo che, se essere informati è un diritto, informarsi è un dovere!!!

Alla prossima!

Ciao!





sabato 8 giugno 2024

La mente libera


Questo post inizia in un modo che potrebbe sembrare fuori tema con il titolo. 

Il pomeriggio del 6 giugno 2024, dopo un lungo periodo, la BCE ha tagliato i tassi. 

È stato un taglio moderato, dello 0,25%, ma sufficiente per infondere ottimismo nei mercati finanziari. 

Non ha fatto eccezione nemmeno Bitcoin che, dopo un periodo di lateralizzazione, veniva da alcuni giorni di crescita che l'avevano riportato a sopra la soglia dei 70000 dollari ed a sfiorare 71000, proprio il giorno precedente. 

Durante la giornata in questione, Bitcoin sembrava avviato ad una giornata senza sussulti ed in leggero ribasso, con il rischio di tornare sotto i 70000 ma, dopo la notizia del taglio, è rimbalzato, sfondando il muro dei 71000, portandosi molto vicino ai massimi di sempre, ovvero i 73800 toccati nel mese di marzo. 

Tutto ciò non mi stupisce, personalmente non do nemmeno troppo peso ad un piccolo rimbalzo provocato univocamente da una decisione della BCE, ciò che guardo, da sempre, è il medio e lungo termine, composto da mesi e da anni. 

Non metto la mano sul fuoco sullo sfondamento del massimo di sempre, probabile ma non certo in questi giorni, infatti, dopo una giornata buona al di sopra dei 71000 dollari, Bitcoin è crollato a 68500, per poi attestarsi poco sotto i 70000.

Il breve periodo, sinceramente, non mi interessa e non mi è mai interessato, ma, allargando l'orizzonte temporale, quanto meno sul medio periodo, non mi sorprenderei se, nell'arco dell'anno, Bitcoin possa andare ben oltre questi valori e spingersi anche oltre i 100k.

Non mi stancherò mai di sostenere quanto Bitcoin vada studiato

I miei due libri potrebbero essere d'aiuto

Bitcoin il prezzo della libertà 

Bitcoin il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network  (scritto con Gabriele Baldini) 

Se ne trovano anche altri sulla materia, spetta a voi scegliere, fatto sta che in Italia siamo ancora molto indietro rispetto agli altri Stati,  in particolar modo nei confronti degli Stati Uniti e della vicina Svizzera, e questo gap, nel prossimo futuro, potrebbe penalizzarci e non poco.

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Basta un velocissima ricerca su Google, per poter constatare come l'asset Bitcoin, destinato nemmeno due anni fa, all'irrilevanza (parole della BCE stessa, secondo quanto riportato in un articolo de "La Repubblica" che ripropongo), abbia realizzato un progressione del 57% da inizio anno,  del 161% rispetto ad un anno fa e del 683% sui 5 anni, da metà gennaio di questo 2024 è entrato ufficialmente nel mondo della finanza tradizionale, altro che irrilevanza! 

Nonostante ciò, in molte persone, qui da noi, ancora lo ripugnano, negando un'evidenza che è sotto gli occhi di tutti.

Nell'ultimo articolo scritto, quasi due mesi fa, avevo parlato proprio della verità oggettiva, quella che è non solo un diritto, ma anche (anzi, soprattutto) un dovere di tutti noi.

Ricercare la verità, liberandosi dalle credenze che, da sempre, hanno annebbiato, nei secoli, la mente dell'uomo




martedì 16 gennaio 2024

Bitcoin entrato nella finanza tradizionale

 L'11 gennaio 2024 sarà una data che passerà alla storia.

Checché se ne dica, e nonostante quel che ci raccontano i media nazionali, la realtà c'è ed è verificabile da chiunque, basta volerla cercare.

Certo! Non tutti sono d'accordo con il mio punto di vista e, per onestà intellettuale, è giusto fare vedere anche chi la pensa al contrario, anche perché trattasi di un giornale specializzato in ambito economico, come Milano Finanza.

Scritto questo, vi invito ad ascoltare ciò che noi, autori di "Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network" abbiamo da dire.

Il giorno successivo all'approvazione degli ETF su Bitcoin, è andata in onda una diretta facebook, sia del sottoscritto, sia del mio collega, visibile anche su YouTube 

Siamo credibili?

Non spetta a noi dirlo,sta a voi giudicare, fatto sta che il nostro punto di vista sembra coincidere anche con quello del presidente della FED (Jerome Powell) nel frattempo, per essere di parola con quanto detto, eccovi il link per ascoltare, in questo lungo video pubblicato da un altro YouTuber, anche le sue parole.

Non resta che salutarvi.


martedì 2 gennaio 2024

Il 2024 inizia con uno spike di Bitcoin

Ciao a tutti, nell'augurarvi un buon anno, lascio subito alle spalle il ricordo di quelli che furono i recenti festeggiamenti,  per buttarmi subito su Bitcoin.

Per chi non lo dovesse sapere, il suo mercato non conosce giorni di chiusura, è sempre aperto, tutti i giorni h24.

Scritto questo, confermo che, già dal giorno di Capodanno, le sue contrattazioni hanno generato sviluppi sulla sua quotazione, non fortissimi, a dire il vero, ma pur sempre notevoli.

Al momento dei botti d'inizio anno, la quotazione di Bitcoin risultava essere di 42323 dollari. 

Nelle prime ore ha laterizzato leggermente verso il basso, toccando un minimo di giornata a 42232, per poi invertire la tendenza e rimbalzare verso l'alto, prima lentamente, poi, in serata, con un mini spike. 

Sul finire del primo giorno dell'anno, Bitcoin ha toccato il suo massimo di giornata, sopra i 44000, chiudendo, vicino al suo massimo, a quota 44175 dollari. 

La crescita è continuata nelle prime ore di oggi ed è, attualmente, sui livelli massimi di giornata, a quota 45804 dollari. 

In data 31 dicembre feci un'analisi riportata sul gruppo Telegram chiamato Bitcoin Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network, come il libro appena uscito ad ottobre, nel quale feci notare come il record di Bitcoin, inerente il suo prezzo medio annuo, fosse di 47424,40 dollari e risalisse al 2021.

Feci altresì notare che, in questo 2024, era auspicabile aspettarsi quanto meno un ritocco di tale record. 

La mia aspettativa sembra, al momento, avere un senso. 

Il prezzo medio annuo di queste prime ore del 2024,  sta rasentando i 45k, troppo presto per dire come, questo 2024, si evolverà, ma ipotizzare un rialzo è, quanto meno, realistico. 

Ritengo altresì probabile anche un ritocco degli attuali massimi di sempre, registrati proprio verso fine 2021, in area 70000 dollari. 

Se il trend (fino ad ora, negli anni, sempre confermatosi) dovesse continuare anche nei prossimi mesi, entro l'halving (o al massimo poco dopo), Bitcoin dovrebbe, addirittura, raggiungere la sesta cifra (i fatidici 100000 dollari!). Tutto ciò lo ritengo un po' meno probabile, ma la sensazione personale altro non è che un'idea soggettiva, che poco ha da spartire con la fredda obiettività che analizza gli accadimenti . 

Il trend si interromperà o continuerà? Non sono in grado di stabilirlo, ma mancano pochi mesi all'halving (previsto per Aprile) e presto vedremo cosa accadrà. 



sabato 2 dicembre 2023

Bitcoin definitivamente sopra i 30k?

Il giorno 23 ottobre 2023, secondo quanto riportato negli storici della piattaforma di trading Investing.com, Bitcoin aprì le contrattazioni a 29984,20$.

Quella data, all'apparenza anonima, potrebbe diventare, da un punto di vista statistico, storica.

In quanto potrebbe essere l'ultima in cui  Bitcoin ha quotato meno di 30000$.

Quel giorno, dopo quattro giornate consecutive di rialzi, seppur relativamente modesti, nel quale Bitcoin passò da un valore di 28321,80 $ al valore, sopra citato, di 29984,20$, fu caratterizzata da uno spike considerevole (+10,20% in un solo giorno), che portò Bitcoin (dopo avere toccato un massimo di 34375,60) a chiudere la giornata a 33041,80.

E' stata, probabilmente, quell'improvvisa accelerazione a permettere lo sfondamento del muro dei 30000$.

Da quel dì, Bitcoin è cresciuto altri due giorni prima di subire un leggero storno, ma restando a distanza di sicurezza dai 30k.

Oggi è il quarantesimo giorno che Bitcoin rimane abbondantemente sopra, ed attualmente sembra addirittura prossimo ad attaccare il muro dei 40k.

Scrivo tutto ciò perché, chi si ostina ad aspettare un valore molto più basso, per poter acquistare, potrebbe attendere invano ed all'infinito.

Il momento giusto per comprare non esiste, tecnicamente sarebbe stato quello post crollo da pandemia, quando, in data 13 marzo 2020, toccò, dopo il tonfo catastrofico del giorno precedente (causa panic selling) un minimo di 3869,50$, ma chi avrebbe avuto (in quel momento) il coraggio di osare?

Forse, prendere in considerazione un più modesto PAC (Piano d'Accumulo di Capitale) potrebbe rivelarsi la strategia giusta.

Nei miei libri

Bitcoin. Il prezzo della libertà

Bitcoin Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network (scritto con Gabriele Baldini), in vendita su Amazon, spiego il perché.

I libri, volendo, si possono anche acquistare in Bitcoin, cliccando il link che potete trovare nel post precedente.

Scritto questo, vi saluto.

Alla prossima

  

 

   

venerdì 1 dicembre 2023

I miei libri acquistabili anche utilizzando Bitcoin

Da ieri, 30 Novembre 2023, i miei libri in formato cartaceo, sono acquistabili anche utilizzando Bitcoin, per recarti sullo store on line dedicato, ti basterà cliccare il seguente link.

E', questo, sia un modo per rendere più agevole l'acquisto da parte del cliente, dandogli la possibilità di fruire del prodotto desiderato inserendo una nuova modalità di pagamento, ma anche un esempio di coerenza, visto che il sottoscritto ha già pubblicato due libri su Bitcoin, ed accettare il pagamento in tale forma è il minimo che si possa fare per essere credibili.

Restano tuttavia disponibili anche le originali forme d'acquisto, soprattutto sia canale fornitore, sia su Amazon.

Vi saluto, al prossimo articolo

mercoledì 22 novembre 2023

Puoi ancora procastinare?

Stamattina, come faccio puntualmente a cadenza settimanale, ho analizzato la progressione di Bitcoin su Dollaro ed Euro, prendendo come spunto un arco temporale di cinque anni.

L'esito è stato, a dir poco, impietoso:

+817,48% sull'Euro

+781,44% sul Dollaro

Ma non pago, ho altresì svolto un'altra ricerca (non troppo impegnativa), risalendo all'inflazione delle due valute in questione. 

L'inflazione del Dollaro, a cinque anni, ammonta al 21,95% 

L'inflazione dell'Euro, a 5 anni, ammonta al 17,79%

Questo significa che, il capitale detenuto in valuta legale, non solo ha subito dei mancati guadagni non indifferenti, ma ha anche perso, in un arco temporale nemmeno troppo ampio, una percentuale cospicua nel suo potere d'acquisto.

Tanto per fare un esempio, se un determinato bene, cinque anni fa si riusciva ad acquistare con cento dollari, oggi non si riesce più, ce ne vogliono 121,95.

A casa nostra, dove l'inflazione sembra essere stata leggermente inferiore, le cose sembrano andare un po' meglio ma non troppo, quel che cinque anni fa costava 100 euro ora ne costerebbe 117,79.

In poche parole :

-100 euro lasciate ferme, per cinque anni, ora ne varrebbero 84,90;

e se, cinque anni fa, queste 100 euro, le avessi convertite in altre monete, ora quanto varrebbero? 

-100 euro lasciate ferme in dollari, ora ne varrebbero 82;  

- 100 euro lasciate ferme in sterline britanniche, ora ne varrebbero 81,99;

- 100 euro lasciate ferme in franchi svizzeri, ora ne varrebbero 95,15;

-100 euro lasciate ferme in yen giapponesi, ora ne varrebbero 93,15;

-100 euro lasciate ferme in corone svedesi, ora ne varrebbero 80,66:

-100 euro lasciate ferme in lire turche, ora ne varrebbero 22,18;

-100 euro lasciate ferme in pesos argentini, ora ne varrebbero 6,32;

-100 euro lasciate ferme in bolivar venezuelani, ora varrebbero (più o meno) 0.

E se le 100 euro fossero state parcheggiate in Bitcoin? 

Ora varrebbero 917,48!!!

E' anche vero che conservare Bitcoin non è uno scherzo ma, alla luce di tutto ciò, sei così sicuro che puoi ancora permetterti di non conoscerlo?

 Pensi realmente che non possa valere la pena acquistare un libro che ne parli? Pensaci bene!!!

E se hai dubbi, giusto averne, iscriviti gratuitamente al canale Telegram dedicato e pensaci!

Ma fai presto! Il tempo corre e, soprattutto, passa.