Secondo quanto hanno sempre riportato i media, Warren Buffet, che considero un mio maestro di vita, non ha mai gradito particolarmente Bitcoin.
È ovvio che io non la pensi così, nonostante questo non ho mai cambiato opinione su di lui.
Sicuramente un po' mi spiaceva, in quanto tutto ciò mi portava a chiedermi in continuazione cosa lui avesse visto in più di me, che io proprio non riuscivo a vedere.
Titoli che, in passato, trovavo on line (e che al momento non sono riuscito a riprendere), scrivevano, più o meno, ".... e se lo dice Warren Buffet"
Da solo, poi, ero riuscito ad approfondire questa verità, in quanto Warren Buffet, ad un asset come Bitcoin, preferiva le azioni, le obbligazioni, i terreni e gli immobili in quanto attività, ovvero asset che garantivano una rendita.
Le azioni con i dividendi, le obbligazioni con le cedole, le case con gli affitti ed i terreni per tutto ciò che potevano generare.
E allora l'oro? Fu la domanda che mi feci, seguita da un'immediata ricerca che mi soddisfò alquanto, perché a Warren Buffet, da persona coerente qual è, oltre a Bitcoin, non piaceva più di tanto nemmeno l'oro, pur riconoscendone le sue qualità di bene rifugio.
Puntualizzazione omessa dai media, e già da questo particolare capii che l' intenzione era, a senso unico, quella di screditare Bitcoin e tenerne lontano la grande massa più tempo possibile.
Approfondendo la conoscenza su questa persona, che ha fatto la storia della nostra economia moderna, tramite la lettura del libro "I consigli di Warren Buffet" sull'oro sono state scritte testuali parole:
"L'oro è un bene improduttivo. Ne rilevo la sua utilità in vista di diversificazione, ma non dovrebbe rappresentare parte rilevante di un portafoglio".
In una lettera agli azionisti, datata 2011,mentre l'oro quotava 1750 dollari l'oncia, scrisse che, se per assurdo, si fosse riunito e fuso insieme tutto l'oro allora presente sul Pianeta, circa 170 mila tonnellate, si sarebbe ottenuto un cubo di 21 metri per lato ed a parità di valore si sarebbe potuto acquistare ben più di 400 milioni di acri di terreno coltivabile (quello presente negli Stati Uniti).
Warren Buffet si chiedeva, a distanza di un secolo, quanto mais, grano, cotone ed altro avrebbero prodotto tutti questi acri ed invitava a confrontarlo con l'oro che, per quanto bello, sarebbe rimasto immutabile e non avrebbe creato nulla.
Continuando la lettura del libro si poteva, altresì, notare come anche le obbligazioni non fossero uno strumento particolarmente gradito a Warren Buffet, definendole ideali solo in certi momenti e per breve periodo, ma molto rischiose sul lungo termine, in quanto facile preda dell'inflazione (eppure, a noi piccoli investitori, vengono sempre promosse come asset sicuro, da coloro che dovrebbero aiutarci nella gestione del denaro)
E su Bitcoin?
Warren Buffet è vero che disse di starne lontani, ma poi aggiunse:
"è un metodo per trasmettere denaro in forma anonima molto efficace"
Scrisse che non ne capiva il suo valore intrinseco, ma anche che l'idea di una moneta non basata su valuta FIAT e non legata ad un governo riscontrava un certo fascino, ma che, al momento, non entrava nel suo "circolo di competenza", pertanto si sarebbe momentaneamente limitato ad osservare i suoi sviluppi.
Certo! Non era quella una promozione per il Bitcoin, ma nemmeno una secca bocciatura come è sempre stato fatto credere.
È tutto?
Assolutamente no! Nel proseguio del libro, in un capitolo intitolato l'ABC del Business, Buffet segnalava i leader di ieri e di oggi ed io, ne riporto l'elenco:
-tra i leader di ieri: Alexander Graham Bell, Rose Blumkin, Andrew Carnegie, Walt Disney, Thomas Edison, Jack Welch, Henry Ford, Katherine Graham, William Randolph Hearts, Steve Jobs, Ingvard Kamprad, Ray Kroc, Estée Lauder, J. P. Morgan, Rockfeller, Cornelius Vanderbilt, Sam Walton, Thomas Watson Jr.
E tra i leader di oggi? Bernard Arnault, Mary Barra, Jeff Bezos, Richard Branson, Michael Bloomberg, Tim Cook, Jamie Dimon, Jack Dorsey, Bill Gates, Paul Allen, Steve Ballmer, Reed Hasting, Kjlie Jenner, Robyn Fenty, Phil Knight, Jack e Pony Ma, Robin Li, Rupert Murdoch, Elon Musk, Amancio Ortega, Howard Schultz, Oprah Winfrey, Mark Zuckenberg, Sheryl Sandberg ed infine, messo in ultima posizione solo per la sua identità ancora ignota, indovinate un po' chi ha nominato?
Proprio Satoshi Nakamoto, colui o colei, o coloro, che ha inventato il protocollo Bitcoin.
Letto ciò, il sassolino dalla scarpa me lo sono tolto, chissà che in futuro non me ne tolga altri?
L'importante è comportarsi da uomini e non da pupazzi, cercandosela da soli la verità, proprio come insegnava il mitico Bud Spencer nel suo film Bomber