Contrabbandati

Contrabbandati
In una città dove nulla è davvero ciò che sembra, un Commissario fuori dagli schemi e un Giornalista a caccia della verità, si trovano immersi in una vicenda (forse) più grande di loro, tra traffici, tradimenti e redenzioni. "Contrabbandati" è un romanzo crudo e autentico, che mescola il ritmo del noir con il battito umano di chi, tra errori e speranze, cerca una via d'uscita. Una storia che sorprende, colpisce e, soprattutto, rimane. (Elio Montorsi)

martedì 26 agosto 2025

BITCOIN INARRESTABILE. La Fed cambia le regole del gioco

Il via libera della Fed che riscrive la finanza

👉 La Fed apre le porte al Bitcoin!


Ebbene sì! Ma che significa, in concreto?

Significa che le banche americane potranno offrire ai loro clienti servizi di custodia e gestione del Bitcoin.

Una decisione destinata a cambiare, una volta per tutte, il rapporto tra investitori tradizionali e mondo delle criptovalute.

Non un fuoco d’artificio, ma una rivoluzione silenziosa: quei cambiamenti che passano quasi inosservati al momento, ma che poi lasciano un segno indelebile.

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Agosto, il mese delle svolte

Agosto è considerato un mese di vacanza, eppure – non a caso – spesso diventa teatro di decisioni epocali.

15 agosto 1971: il presidente Richard Nixon chiude definitivamente gli accordi di Bretton Woods e la convertibilità del dollaro in oro.



Agosto 2011: in Italia, con il famoso “decreto di Ferragosto”, Tremonti prova a fermare la tempesta dello spread con una manovra da 45 miliardi. 
Tagli agli enti locali, innalzamento dell’età pensionabile, pareggio di bilancio. 
Un tentativo disperato, approvato ma stravolto, dove a cadere furono soprattutto pensioni e trasferimenti, mentre il taglio agli stipendi dei politici, proposto proprio dall'ex Ministro (giusto rendergliene atto) utile forse più come giusto esempio da dare ai cittadini (chissà perché 🤣) restò solo sulla carta.

La storia insegna: agosto non è mai un mese banale.

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Oggi è la Fed a muovere le pedine


Con questa decisione, la banca centrale americana apre la strada a un futuro in cui Bitcoin non sarà più un mercato di nicchia, ma un’opzione disponibile per chiunque.

E anche noi, in Europa, potremmo presto (o tardi, come spesso accade) assistere alla stessa accelerazione.

Chi oggi vede Bitcoin come un investimento “alternativo”, domani potrebbe trovarlo direttamente allo sportello della propria banca.

La rivoluzione è iniziata. E stavolta parla la lingua del Bitcoin!

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Ma giocare d'anticipo è ancora possibile.

Non esistono più scuse, le modalità per farlo sono due:

- in modalità diretta, avvalendosi di piattaforme sicure e regolamentate, come Coinbase (tra l'altro quotata nel Nasdaq)

- sotto forma di sottostante, tramite broker operanti nel settore, anche tra essi  scegliere quelli sicuri e regolamentati, ce ne sono diversi e, tra l'altro, molto economici, quello che a me viene in mente


In entrambi i casi, non starai solo acquistando un "asset", ma avrai anche scelto consapevolmente di far parte di questo cambiamento epocale! 

perché assistere alla storia, è ben diverso dal farne parte!











 

venerdì 22 agosto 2025

Lavoro 2.0 : Smart working, A.I. e le nuove sfide del futuro

Il mondo del lavoro sta cambiando


Inutile fare finta di nulla o nascondersi dietro un dito.

C’è però un minimo comune denominatore che resiste da secoli e, probabilmente, durerà fino alla fine dei tempi: al mercato non piace l’improduttività.

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Lo si può constatare leggendo la storia. 

Viene subito in mente un capolavoro di John Steinbeck, Furore, che racconta la disperazione dei contadini americani, improvvisamente esclusi dalla vita lavorativa a causa di una nuova tecnologia: il trattore. Grazie alla guida di un solo autista, questa macchina era in grado di sostituire il lavoro di decine di braccianti, più velocemente e meglio.

Quel cambiamento sconvolse la vita di milioni di persone, ma col tempo fu assimilato. 

Il “maledetto trattore”, inizialmente odiato, divenne presto una risorsa indispensabile, quasi una benedizione. 

Così accade da sempre: dopo lo shock iniziale, la società entra in una nuova fase di stabilità economica che, pur con disuguaglianze, porta un miglioramento diffuso del benessere.

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Il problema è che la ricerca non si ferma mai. 

L’automatizzazione cresce senza sosta e i lavori tradizionali di oggi, con ogni probabilità, domani non esisteranno più. 

Può sembrare una frase fatta, ma è la cruda verità, che piaccia o no.

La società contempla il lavoro solo se porta un reale valore aggiunto: era così ieri, lo è oggi e lo sarà domani.

Un esempio concreto? Il cassiere ai caselli autostradali: una mansione che sta scomparendo perché i sistemi automatici la sostituiscono a costi più bassi e senza margini di errore umano. Più produttivi, dunque più convenienti.

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Dal “maledetto trattore” al Lavoro 2.0



Nel contesto del lavoro 2.0, è essenziale comprendere le implicazioni dell'ignoranza digitale. 

Così, ricollegandomi ad un mio precedentemente articolo, l'ignoranza è costosa, la mancanza di competenze, in questo caso quelle digitali, può comportare svantaggi significativi.

Quello che allora fu il trattore, oggi lo sono l’intelligenza artificiale, la robotica e la digitalizzazione. 

Sono loro i nuovi “sconvolgimenti tecnologici” che stanno ridisegnando il lavoro. 

Non si tratta di scenari futuristici, ma di una realtà già presente: chatbot che sostituiscono i call center, software che analizzano dati al posto degli analisti, macchine che producono in catene di montaggio, quasi senza l’intervento umano.

Ma se la tecnologia elimina alcune mansioni, ne crea inevitabilmente altre. 

È il passaggio al cosiddetto Lavoro 2.0, un modello in cui non contano più solo le ore trascorse in ufficio, bensì la capacità di adattarsi, di imparare continuamente e di generare valore attraverso competenze nuove.

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Le caratteristiche del Lavoro 2.0



Smart working e flessibilità: la pandemia ha accelerato un processo già in corso. 

Oggi non serve essere sempre in ufficio per lavorare bene; contano gli obiettivi raggiunti, non la presenza fisica.

Competenze digitali: saper usare strumenti online, piattaforme collaborative e software intelligenti è diventato essenziale, indipendentemente dal settore.

Apprendimento continuo: chi pensa di cavarsela con il “sapere” acquisito all’inizio della carriera, rischia di restare indietro. 

La formazione costante è ormai un obbligo, non un optional.

Nuove figure professionali: data analyst, esperti di cybersecurity, sviluppatori di AI, ma anche consulenti per la sostenibilità o coach per il benessere aziendale. 

Professioni impensabili solo vent’anni fa.

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Le sfide aperte

Il Lavoro 2.0 non è privo di rischi. 

La crescente precarietà contrattuale, la gig economy e la scomparsa di tutele tradizionali creano incertezza. 

Allo stesso tempo, il confine tra vita privata e professionale diventa sempre più sfumato: se posso lavorare ovunque e in qualunque momento, rischio di non staccare mai davvero.

Inoltre, la velocità dell’innovazione rischia di lasciare indietro chi non riesce a tenere il passo: un divario non solo economico, ma anche culturale e sociale.

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Conclusione: cavalcare l’onda



Il mercato, ieri come oggi, non perdona l’improduttività. 

Ma, come accadde con il trattore, anche le nuove tecnologie possono trasformarsi da minaccia a opportunità, se affrontate con lo spirito giusto.

Il Lavoro 2.0 non va visto come una condanna, ma come un’onda da cavalcare. 

Chi saprà adattarsi, imparare e reinventarsi, potrà trovare in questo nuovo scenario non solo un lavoro, ma anche una forma di realizzazione personale.

Chiudo questo articolo con una frase ormai datata, non mia, ma di Massimo Russo, e che riportai anche in un mio precedente lavoro, intitolato Bitcoin, Il prezzo della libertà.

"L'innovazione non chiede il permesso, travolge chi è immobile e cambia il Mondo"

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