L'uomo infelice lo si incontra ovunque, sul posto di lavoro, nei centri commerciali, nei posti di svago ed anche al bar.
Farne un ritratto fisico è per me impossibile, solitamente è fuori forma perché non trova il tempo necessario sia per fare attività fisica, sia per curare l'alimentazione.
Ha un lavoro da dipendente, solitamente in ufficio, ed il suo orario di lavoro è un classico 9-18, dal lunedì al venerdì.
Passa i fine settimana nei centri commerciali o negli outlet, va in ferie sempre ad agosto.
Da un punto di vista comportamentale è molto più facilmente riconoscibile, in quanto è servizievole con i superiori, arrogante con i colleghi di grado inferiore e viscido con i pari grado.
L'uomo infelice, se si vuole trovarne un'utilità a riguardo, è un ottimo termometro per monitorare la propria situazione lavorativa in azienda; essendo un lecca piedi da competizione, se con te è gentile, vuol dire che sei ben visto dai capi, se è molto scorbutico (anche senza alcuna ragione) scatta l'allarme, i capi, probabilmente, han deciso di eliminarti, mobbing nei tuoi confronti in arrivo!
Chiudo questo primo capitolo sul mini racconto "L'avventura di un povero cristiano" e presto arriveranno nuovi contenuti a riguardo. Se ancora non l'hai letto, vai sul post precedente, se, invece, vuoi proseguire con la lettura, vai al prossimo post
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