lunedì 2 ottobre 2023

Quanto li detesto

Sarà il cattivo umore del lunedì mattina ed il fisico ancora pigro, a guidarmi nell'idea di realizzare un post sarcastico ed alquanto leggero e disimpegnato. 

Il soggetto in questione che  analizzerò, in questo post, è un personaggio che talvolta incontriamo sui social. 

Non sono uno che ci passa molto tempo, ma con cadenza quasi quotidiana, due o tre minuti ci gingillo, scorrendo la home e spesso ridendo per video simpatici, solitamente quelli sui gatti che trovo su Instagram. 

Un effetto esattamente contrario, me lo danno alcuni figuri umani che definisco "simpatici come lo sterco dei volatili che veicolano sopra  noi". 

Uno di questi è sicuramente il leone da tastiera, quello aggressivo che insulta ed inveisce con violenza , dev'essere sicuramente una persona di notevole carisma visto che, più o meno nel 100% dei casi, si presenta con un nome di fantasia e con la foto di un personaggio dei cartoni animati. 

Ma, sebbene possa sembrare incredibile, riesce a non essere l'essere social più disdicevole, il gradino più alto lo riservo al moralista. 

Quelli sono i personaggi che mi fanno più ridere, in quanto sono i classici scopritori dell'acqua calda. 

Solitamente se la prendono con gli stipendi dei calciatori, denunciando che prendono troppo mentre gli operai stentano ad arrivare a fine mese, "meno male che ci sono loro ad illuminarci, altrimenti non me ne accorgevo!" (penso tra me, quando leggo le loro genialità populiste) 

I loro post, generalmente, riscuotono un discreto successo, in quanto scrivono quello che la gente vuole, e tutto ciò li esalta e, rimanendo nell'ambito calcistico, solitamente chiudono in questo modo:

"I calciatori sono solo dei viziati che pensano ai soldi! Non bisognerebbe pagarli e dovrebbero giocare solo per passione! Voglio vedere quanti di loro continuerebbero!" 

Ed altri like a pioggia. 

Leggendo tutto ciò, immagino sempre quanto gli autori di questi post lavorino solo per passione (se lavorano) e non per lo stipendio. 

L'imbecillita', a questo punto, raggiunge ottimi livelli, ma non è ancora all'apice, la quale viene raggiunta quando si tirano fuori le persone più sfortunate, ovvero i poveri nati nei paesi disagiati. 

Provo a fare mente locale, più volte ho sentito evocare a gran voce, da parte loro, un esproprio totale dello stipendio milionario dei calciatori per dare da mangiare ai bambini affamati. 

È ovvio ritenere giusto che chi ha di più debba dare, ma credo altresì non spetti a nessuno fare i conti nelle tasche altrui, mi chiedo quanto, del loro, questi moralisti siano disposti a dare a quei bimbi a loro così cari. 

Ho notato, soprattutto ultimamente, quanto la gente sia diventata generosa con il portafoglio degli altri. 

L'apice, a questo punto, è raggiunta, ma il moralista, ha anche molta tenuta e riesce a mantenerla a lungo. 

Ed altri suoi post che a me "piacciono" sono quelli sulla pace! 

Il moralista è un convinto pacifista e, solitamente, lui, che ha la soluzione a portata di mano, si espone e scrive post diretti contro le guerre tipo:

"Basta guerre! I popoli devono immediatamente cessare il fuoco e trovare un'intesa diplomatica!" 

Piovono like a quantità, tutto ciò prova che il moralista gode di ottima compagnia. 

Ed io che mi chiedo come, questi popoli, possano non averci pensato, perché sicuramente all'intesa diplomatica non ci avranno nemmeno provato,  avranno sicuramente preferito spararsi addosso! 

Forse bisognerebbe inviare subito il moralista tra loro a risolvere, personalmente lo collocherei proprio nel mezzo, tra entrambi i fuochi. 

Se alla lettura dei post contro i calciatori mi viene da ridere, quando inizio a leggere i loro post pro pace mi si raddrizzano i peli, più o meno come al gatto quando entra in contatto con l'acqua. 

Mi chiedo come, in realtà, siano loro nella vita. 

Mi chiedo, ad esempio, come il moralista si comporterebbe se vedesse un gruppo di quei ragazzotti esaltati, delle baby gang, picchiare un povero clochard, se interverrebbe o se, vigliaccamente, se ne andrebbe a gambe levate, perché, a detta sua, un suo intervento esarcerebbe ulteriormente gli animi. 

Io un' opinione ce l'avrei, e voi? 




venerdì 29 settembre 2023

E se fosse il buono nel torto?

Stamattina ho sentito un monologo molto divertente su TikTok ma, al contempo, anche un po' triste.

L'artista  usava tutto il suo talento per far ridere l'ascoltatore, ed era bravissimo nel farlo, ma ciò che diceva non era altro che descrivere il mare d'ingiustizia che, ogni giorno, sempre più ci annega.

Pensateci bene!!!

- acquistiamo un prodotto e paghiamo le tassa (l'IVA)

- sulla proprietà di taluni prodotti, ad esempio la casa, si paga anche annualmente la tassa sul possesso, quindi su un bene su cui abbiamo già pagato la tassa per acquistarlo.

-quando ereditiamo, si paga la tassa di successione su quel bene dove nostro padre aveva già pagato la tassa per acquistarlo.

Ogni anno siamo sempre più poveri ed il politico di turno indica come colpevole l'evasore

Però il politico, che  sarebbe un nostro dipendente, ogni anno che passa è sempre più ricco e noi più poveri.

Eppure compito del politico sarebbe quello di arricchire il popolo elettore, non di arricchirsi lui!

Si punta il dito sull'evasore ed è giusto, ma siamo così sicuri della ragione da parte dell'esattore? Dove finiscono tutti i soldi che paghiamo?

La realtà è sotto gli occhi di tutti, gli ultimi risultati elettorali, d'altronde, parlano chiaro:

a) il centro sinistra ha perso

b) ma il centro-destra non ha vinto

c) chi ha vinto è il "partito" degli astensionisti, forse perché han capito che con questa gentaglia al Governo, non si va da nessuna parte.

Ma se questi politici non rappresentano più noi elettori, non restano che due alternative, o si cambino i politici, o si cambino gli elettori!

Chissà che, a risoluzione di tutto ciò, non si faccia in modo di scegliere la seconda opzione?

giovedì 28 settembre 2023

Italia alle prese con l'inevitabile crollo

 Le sempre più numerose notizie di episodi di raptus e pazzia che riportano i media sono spesso commentate come un caso isolato che riguarda questa o quella persona, a detta di tutti, impazzita.

Queste tragedie vengono riportate come se fossero episodi isolati ed ingiustificati, ma il dubbio o il tarlo, che, tutto ciò, derivi da politiche monetarie scellerate e scorrette che stanno mandando in rovina le persone, mi si insinua sempre più nel cervello.

La gente, spesso, non capisce come mai non  riesca mai a sollevarsi economicamente, il video in questione dice a chiaramente che il Sistema fa in modo che la gente non se ne accorga.

Lo scrissi anch'io in un libro scritto in recente passato passato.

Spetta a Voi cercare di capire che nulla è casuale e prendere le adeguate contromisure, perché la situazione italiana non potrà che peggiorare



sabato 24 giugno 2023

Una vita vincente scritta in un diario di un perdente di successo

Tra pochi giorni, il 30 giugno, dalle 20,30 alle 22,30, sarò protagonista, insieme a Dario Mondini, di un evento chiamato

UNA VITA VINCENTE scritta in un DIARIO DI UN PERDENTE DI SUCCESSO.

L'evento si terrà ad Usmate in via Alfonso Casati 13

Il nome è dato dall'unione dei nostri due libri:

-Una vita vincente 

-Diario di un perdente di successo

Il mio è un info prodotto di natura finanziaria, il libro di Dario è un'autobiografia molto auto ironica e divertente.

Nella speranza di regalarvi una piacevole serata, vi attendiamo numerosi!!!


lunedì 12 giugno 2023

Unione Europea verso la censura

L'Unione Europea potrebbe, a breve, reagire con la censura  on line nei confronti delle notizie sgradite.

Se così dovesse essere, sarebbe un serio attentato nei confronti della democrazia e nell'espressione del libero pensiero.

È comunque da tempo che ritengo, tale democrazia, a rischio già con l'incedere del denaro digitale a scapito del contante, a quanto pare destinato a sparire.  

La digitalizzazione della moneta sarà il passo finale, che garantirà libero arbitrio nel mettere le mani nelle tasche di ogni cittadino e quindi il totale controllo su tutto. 

La manipolazione dell'informazione non sarà che un passo intermedio. 

Spero che questo piccolo articolo, per quanto possa essere letto e, nella fattispecie, rimanere in circolo, spero faccia riflettere. 


P. S. : Ricorda di leggere il precedente articolo ed il precedente articolo tematicol



giovedì 27 aprile 2023

Il Manifesto dello slow business

Ho appena finito di leggere un interessantissimo libro che, per maggior precisione, chiamerei manuale.

Trattasi del Manifesto dello slow business, scritto da Massimo Calabria.

Il concetto di Slow Business è molto semplice, oltre che virtuoso, consiste nella creazione di valore economico non fine a se stesso, ma orientato ad un miglioramento generale.

L'autore, nello scriverlo, si è ispirato ad un grande dell'imprenditoria italiana: Adriano Olivetti, che concepiva la fabbrica non solo rivolta al profitto, ma anche alla crescita di chi, al suo interno, ci lavorava. 

Uno di quelli che rispondeva con i fatti, senza fermarsi, come troppi ciarlatani fanno, ad esternazioni bellissime ed altisonanti. 

Ognuno, durante la lettura, fa il libro Suo, interpretandolo soggettivamente. 

I miei pensieri, per esempio, sono caduti su Henry Ford, quando dichiarava che C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti

Un info prodotto, questo, dichiaratamente rivolto ad imprenditori ed a lavoratori autonomi. 

A tutti coloro che hanno deciso, con coraggio, di mettersi in gioco, procurandosi un reddito investendo solo su se stessi, sulle proprie capacità di generare  valore riconosciuto, nei confronti della società.

Ovviamente, di questa categoria, ne ha sempre fatto parte anche l'autore, classe 1965 e laureato in architettura. 

A prova della Sua spiccata intraprendenza, parlano i fatti. 

Una volta conseguito il diploma di geometra, iniziò, appena diciannovenne, ad esercitare in proprio, aprendo la sua prima partita IVA, ma senza rinunciare allo sviluppo del Suo percorso formativo, sfociato nella laurea. 

Nel 2014 ha fondato il Sistema C. R. E. A. : Creazione Rete Espansione Affari, consistente in una community di lavoratori autonomi che agiscono secondo tre valori: trasparenza, efficienza e condivisione.

Nel 2021, mentre andava in stampa questo libro, ha fondato l'associazione Slow Business, costituita da imprenditori e professionisti, con il fine di realizzare e promuovere attività formative. 

Alla base di questa associazione è il comportamento virtuoso della singola persona che, nel rispetto dei valori facenti parte del Sistema Crea, si fonda sul rapporto tra le persone, le quali hanno la possibilità di promuovere la loro impresa, rispettando l'ottica del libero mercato. 

È uno scritto breve e di facile comprensione, che non annoia, coinvolge il lettore e che, personalmente, ho letto tutto d'un fiato. 

L'ho apprezzato interamente, dalla prima all'ultima pagina ma, come in ogni testo scritto, c' è sempre un argomento che colpisce di più. 

Personalmente, mi è rimasto particolarmente impresso  il capitolo relativo al potere della community, quando l'autore ricorda gli anni 70 e le giornate passate, col nonno, al mercato del bestiame che si teneva a Rovato (paese in provincia di Brescia). 

Quello che mi ha colpito, dritto al cuore, erano gli accordi, rigorosamente verbali e sanciti da una stretta di mano, quindi senza scritti, senza firme e senza postille strane, perché non c'era bisogno di tutto ciò, in quanto erano sempre e rigorosamente rispettati. 

Perché oggi non è più così? 

Dopo questa considerazione personale, vi saluto e vi ripropongo il 

Manifesto dello slow business

vi ricordo altresì di leggere il precedente articolo, oltre che il precedente articolo tematico. 



domenica 23 aprile 2023

Banche argentine al collasso

Non mi prendo alcun merito, l'articolo attuale è figlio di quanto preso leggendo altrove, cliccando  questo link .

Vi invito a leggere 

A quanto pare, sembra che la banca centrale argentina (Banco Central de la República Argentina) ha bloccato il mercato dei cambi in dollari fino a lunedì.

Non è la prima volta che capita tutto ciò e, il fatto che la banca stia attingendo dai conti personali dei cittadini, non mi stupisce più di tanto, anche se, in teoria, tutto ciò sarebbe scandaloso.

E' l'epilogo finale di questa finanza moderna, fondata su un economia consumistica.

E' quello che porta la centralizzazione.

Autonomia e responsabilità sarebbero i requisiti con cui noi investitori, ma ancor prima risparmiatori e, soprattutto, lavoratori, dovremo metterci in testa di avere.

Purtroppo tutto ciò non è una novità, l'Argentina non è il primo Paese in cui si sono bloccati i conti dei cittadini,  non sarà nemmeno l'ultimo.

E' ora di correre ai ripari? Non sta a me dirlo

Qualora voleste iniziare a pensarci:

Ho scritto due libri in materia

Bitcoin! Il prezzo della libertà

e l'ultimo, appena uscito

Una vita vincente  

Che decidiate o meno di acquistarli, vi ringrazio comunque di aver letto il mio articolo e vi saluto.

P.S.: Ricordati di leggere il precedente articolo ed il precedente articolo tematico