Il titolo del mio nuovo articolo è lo stesso del libro che ho appena acquistato.
Sono in trepidante attesa del suo arrivo, ma conoscendo - non di persona, ma di fama -il suo autore, sento di doverlo menzionare.
E non è (ancora) del suo libro, bensì del suo podcast e del suo canale YouTube, entrambi dedicati alla finanza personale
Un canale che consiglio vivamente
Ho seguito con estrema attenzione i suoi primi video su YouTube, da appassionato del tema.
Questo contenuto, non sostituisce in alcun modo la visione degli episodi - necessari a comprendere logiche e strumenti dell' investimento - ma vuole essere un contributo integrativo nella comprensione dei concetti principali.
E' ovvio (ma lo scrivo lo stesso) che non viene dato alcun consiglio finanziario, né da parte dell'autore del podcast né - tanto meno - dal sottoscritto.
Innanzitutto perché non essendo lui un consulente (ed io nemmeno), non può farlo (ed io nemmeno), poi perché come dice la parola stessa, la finanza personale è personale!
Perché investire?
Non basterebbe solo risparmiare?
La domanda è più che mai legittima.
Ma oggi, quattro sono i motivi (o le spine nel fianco) che rende, qui in Italia, fondamentale l'investimento sul lungo termine:
1) inflazione;
2) debito pubblico;
3) pensioni risicate (dovute anche ad una popolazione sempre più anziana);
4) stipendi immobili
L'equazione della ricchezza
Uno dei concetti fondamentali è l'equazione della ricchezza. Ma di che si tratta?
Non è nessuna formula magica, ma solo una semplificazione utile per comprendere le tre componenti fondamentali di un investimento :
-capitale
-durata
-rendimento
Se il rendimento dipende in gran parte dal mercato ( su cui non possiamo incidere, se non parzialmente), capitale e durata sono interamente nelle nostre mani.
Nessun titolo consigliato, ma tanta formazione!
Se non vengono suggeriti strumenti specifici, in cosa consiste allora la formazione?
Nella ricerca di una strategia che deve essere propria, dipende dalle caratteristiche personali:
-età
-reddito
-impegni finanziari
- tenore di vita
- predisposizione al rischio
A tal proposito, viene sottolineata la proporzionalità diretta tra rischio e rendimento
Per aumentare, nel tempo, le prospettive di rendimento è necessario prendersi maggiore rischio.
Chi non volesse correre rischi, cosa impossibile, ma comunque poterli limitare il più possibile, dovrà sacrificare parte del rendimento.
Non esistono, quindi asset che offrono alto rendimento e basso rischio.
Vengono altresì segnalate le principali forme di investimento
Due sono le modalità principali per investire il proprio denaro:
- prestarlo in cambio di un interesse;
- acquistare quote di un business e trarne ricavo;
Il primo caso è sotto forma di obbligazioni (bond)
Il secondo caso è sotto forma di azioni (stock).
Le azioni sono un investimento più rischioso delle obbligazioni e, nel lungo termine, hanno realizzato crescite più importanti rispetto alle obbligazioni ma, allo stesso tempo, sono da sempre soggette a maggiore volatilità.
È stato sottolineato come, se sei giovane, un prodotto ad accumulazione, mirato alla crescita di capitale, sia da preferire ad uno di distribuzione.
Il discorso è duplice:
- garantisce una crescita a tasso composto: in quanto il premio, in cedole o in dividend, andrebbe ad aumentare il capitale anziché essere monetizzato
- garantisce un beneficio fiscale: non essendoci la monetizzazione, le tasse non verrebbero ancora pagate, mentre l'intero importo andrebbe interamente a sommarsi con il capitale esistente
Un equilibrato mix tra azioni e obbligazioni,in questo recente passato, ha dato ottime performance
Per giudicare le performance di un investimento non è sufficiente soffermarsi sulla sua crescita.
È importante considerare anche la sua linearità.
Per questo l'inserimento di una componente obbligazionaria ha permesso di aumentarne la stabilità senza comprometterne eccessivamente la crescita.
Il mix vincente degli ultimi 40 anni potrebbe dare meno garanzie
Il vecchio mix, 40% di obbligazioni e 60% azioni, ora, potrebbe non dare le stesse garanzie dei precedente quarantennio.
- alta inflazione
- eccessivo debito pubblico
- tassi d'interesse in futuro più alti
Potrebbero rendere più difficile il cammino del classico mix, già incorso in una violenta battuta d'arresto, per lo stesso motivo, nel 2022.
Per questo potrebbe essere buona cosa coprirsi anche con beni rifugio, dati da:
-oro: visto da 5 millenni come il bene rifugio per eccellenza;
- materie prime: non necessariamente un grande investimento, se visto sul lungo termine, ma protettivo nei casi di shock produttivi, in quanto la loro crescita del momento, potrebbe bilanciare il rintracciamento degli altri titoli.
-bitcoin : sicuramente l'asset più polarizzate di questi ultimi vent'anni
Parola d'ordine: semplicità
È stato fino ad ora visto quanto sia importante diversificare.
Ma, per farlo, sarebbe necessario investire in diversi titoli di diversi settore, quanto capitale ci vorrebbe? Troppo per un normale investitore.
Una soluzione di sole tre lettere: ETF!!;
Exchange Trade Funds, panieri di titoli, sia tematici sia settoriali, che spaziano nel mondo azionario, obbligazionario, delle materie prime e dei beni rifugio.
E costano pochissimo!
Essendo titoli a gestione passiva, replicano fedelmente l'andamento del mercato, con costi di gestione inferiori al mezzo punto percentuale (i fondi a gestione attiva hanno costi del 2/3%).
Se ti sembra poco, ritagliati qualche minuto e fatti delle simulazioni a 5, a 10 e a 15 anni!
Non ti rubo altro tempo!
Nella speranza di esserti stato utile, ti saluto e ci vediamo al prossimo articolo