Bitcoin.

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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

giovedì 1 dicembre 2022

Siamo nella momento in cui si annuncia la morte del Bitcoin

In quest'articolo si tratta la morte ormai imminente del Bitcoin, ad annunciarne la fine, sembra essere proprio la BCE.

Il titolo, da come potete leggere, parla molto chiaro 

La Bce suona le campane a morto del bitcoin: è all'ultimo sussulto, diventerà irrilevante


Ci risiamo, come più o meno quattro anni fa, si è ritornati a parlare di morte imminente di Bitcoin e sembra che quasi nessuno si accorga che questo asset sia passato dai 3250$, rappresentanti i minimi di quattro anni fa, proprio quando si pronosticava il suo crollo a 0,  ai circa 16000$ dei giorni nostri:
Non malaccio per un titolo agonizzante!!!

Possibile che Forbes possa essere così poco seria nell'aver pubblicato un articolo del genere, datato giugno 2020, in cui  pronosticava  il Bitcoin capace di raggiungere il valore di 300000$ entro 5 anni? 
E notate bene che, in quel periodo, Bitcoin valeva ancor meno di ora, nemmeno 10000$, il che non lo rende giustificabile con un  "Erano altri tempi". Non voglio assolutamente sostenere quanto da loro scritto, ma c'è comunque da rimarcare che giugno 2025 deve ancora arrivare.

Noto con piacevole sorpresa, come la vendita del mio libro "Bitcoin!Il prezzo della libertà" non si sia fermata, mi complimento con gli acquirenti perché non si soffermano a quello che viene raccontato dai media e vogliono ascoltare anche altre fonti per saperne di più. 

Anche perché, nel caso si volesse investire, questo potrebbe essere il momento giusto, sia ben chiaro, non intendo assolutamente garantire che lo sia, ma é sicuramente migliore  di quando era quotato 69000$.

Sembrano proprio altri tempi, ma in realtà non son passati nemmeno due anni  quando Bitcoin veniva presentato così dai media 

Proprio quei media che, tramite i loro canali d'informazione (carta stampata, radio, ecc..) ora lo stanno affossando per via dello scandalo che ha riguardato Ftx.

Meditate, prima di creder loro ciecamente,  quando li sentite!!




lunedì 28 novembre 2022

Arrangiarsi in patria forse è meglio

Quante volte abbiamo udito la frase "mollo tutto e vado all'estero"!

Non nascondo che io stesso ho cullato il pensiero di farlo

La tendenza ad emigrare sembra essere in crescita, buon per loro se si sono realizzati, hanno fatto benissimo!

Ciononostante tre sono i dubbi che mi han bloccato e mi han portato a cercare la mia strada nella madre patria.

Prima di tutto, vediamo il motivo che mi vedeva rivolto verso l'espatrio.

Il principale era legato ad una crescente mancanza di libertà che sto percependo, ogni anno sempre di più, ma, ragionandoci, è un trend che sta crescendo su scala mondiale, quindi, spostarsi di Paese in Paese non servirebbe a nulla

Il secondo era legato alla retribuzione, ma anche in questo caso, cercar fortuna all'estero potrebbe essere non così semplice, principalmente per due motivi:

1) emigrando all'estero diventeremmo, automaticamente degli immigrati e gli immigrati fanno statisticamente più fatica degli autoctoni a trovare impiego, sia per razzismo sia per diffidenza

2) la lingua, ostacolo da non sottovalutare, bisogna impararla e, se per risolvere problemi di semplice quotidianità può bastare un livello basico o poco più, per trovare impiego è necessario raggiungerne uno fluente

Il terzo era legato alla tassazione, motivo forse valido per un lavoro da dipendente, discorso comunque da considerare Paese per Paese, ma per quanto riguarda un lavoro autonomo, anche in Italia, le occasioni di tassazioni agevolate non mancano, vanno conosciute!

Ma ultima e non ultima, la ragione che mi ha bloccato in modo definitivo dall'impresa: la lontananza dagli affetti, situazione spesso troppo sottovalutata, ma che, durante la permanenza, viene inesorabilmente a galla, soprattutto nei momenti difficili.

Scritto questo, la mia è solo un'opinione personale,  non voglio minimamente condizionare o smontare le iniziative altrui, ma solo invitare le persone a pensarci molto bene prima di fare il grande passo, soprattutto se non più di giovanissima età.

Un saluto, alla prossima          

sabato 26 novembre 2022

E' stata una sfortuna nascere dagli anni '70 in poi? Parliamone!

Per noi nati dagli anni '70 in poi è stata una sfortuna!!!

Quante volte si è sentita questa frase? Vedendola sotto il profilo pensionistico, è vero, non c'è da discutere!

E' evidente che stiamo pagando lo scotto provocato da  un debito pubblico enorme, causato dai sprechi perpetrati dal dopo guerra per ben 50 anni.

Anche a costo di rendermi antipatico, la prima causa su cui puntare il dito è sulle baby pensioni, istituite nel 1973 ed erogate con disarmante leggerezza fino al 1995, han creato un vero e proprio esercito di giovanissimi pensionati che hanno influito sullo stato economico per decenni. Basti pensare che, ancora nel 2011, ne figuravano ancora ben mezzo milione.

Benché il problema del debito pubblico sia diffuso in tutto il Mondo, causa di un sistema marcio e fondato sul debito e che, in questi decenni, ha visto la risoluzione con generose stampe di moneta, in particolar modo dal 1971, quando il presidente Nixon slegò " temporaneamente" (si fa per dire) il dollaro dall'oro, l'Italia è uno degli Stati ad esserne più coinvolti, terzi al Mondo nel rapporto debito e pil .

La rottura degli accordi di Bretton Woods, avvenuta il 15 agosto 1971, ha letteralmente cambiato l'economia, con gli anni i nodi son venuti al pettine e stanno influendo sulla vita di tutti noi, soprattutto quella dei più giovani.

Da questo punto di vista è "indiscutibile" che, essere nati dagli anni '70 in poi, soprattutto in Italia, sia stato uno svantaggio, rispetto a chi è nato negli anni immediatamente post dopo guerra.

Hanno vissuto gli anni del boom economico, dove il lavoro si trovava molto più facilmente!

D'altro canto si trattava, però, di lavori spesso ripetitivi e faticosi che, negli anni, venivano automatizzati e sostituiti dalle macchine.

Lo sviluppo della medicina era decisamente inferiore a quello attuale e si godeva di una speranza di vita inferiore.

Ultimo ma non ultimo, non esisteva internet e l'accesso a tantissime informazioni erano ai più precluse, di nicchia solo ai più ricchi.

Il confronto a nostro favore con chi è, invece, nato ancora prima, si fa addirittura impietoso, soprattutto se si considera chi è nato nel primo decennio del novecento o addirittura prima, han vissuto due guerre mondiali ed una pandemia peggiore della nostra.  

Sono il primo a puntare il dito sulle cose che non funzionano ed in "Bitcoin! Il prezzo della libertà" l'ho rimarcato a tinte forti, ma non per una lamentela fine a se stessa, bensì per convogliare le energie verso la risoluzione.


 





giovedì 24 novembre 2022

L'innalzamento del tetto al contante porta maggiore evasione? Io non ne sono sicuro

Una delle iniziative del  nuovo governo è l'innalzamento a 10000 euro del tetto al contante.

Tutto ciò ha suscitato malumore tra l'opposizione, il motivo è perché dovrebbe favorire il sommerso.

Io non ne sarei così sicuro.

Innanzitutto perché le piccole evasioni, in numero (non in valore) le maggiori, sono  quelle perpetrate dai piccoli professionisti ai danni dello Stato e vengono effettuate su piccoli importi, ben inferiori ai mille euro precedenti.

Potete rispondermi che, l'innalzamento del tetto, potrebbe  favorire evasioni con importi maggiori.

Anche su questo punto non sono d'accordo, visto che lo Stato è nella condizione di monitorare tutti i nostri movimenti e, tramite l'incrocio dei dati, è in grado di accorgersi di anomalìe determinate da eccessivi acquisti in rapporto al reddito dichiarato. 

Più che un favore nei confronti del potenziale evasore potrebbe, addirittura, trasformarsi in una trappola.

L'emigrazione dei capitali posseduti dai ricchissimi colossi verso i paradisi fiscali, sono invece possibili anche se il denaro fosse completamente elettronico e, questo, sarebbe un modo legale per evitare di pagare le imposte, differendo dall'evasione solo nel nome.

Ricordo a tutti che il denaro contante, insieme alle cripto valute decentralizzate (bitcoin è la più famosa), rappresenta l'unica forma di ricchezza completamente nelle nostre mani, ovvero non pignorabile, non soggetta a prelievo forzoso e nell'impossibilità di essere bloccato.

Possedere ricchezza nelle nostre mani è sinonimo di libertà, a tal proposito vi ripropongo il mio lavoro in materia . E non possederne affatto, sarebbe sinonimo di cosa? Lascio a voi l'onore di darne un nome 

martedì 22 novembre 2022

L'impatto della fortuna nella vita

La fortuna è un fenomeno aleatorio, sul lungo termine non impatta quasi mai. Affidarsi ad essa porta solo guai!

Non mi è mai piaciuto affidarmi alla fortuna.

Non dico che le botte di sedere non esistano, ma sono solo da considerare dei fenomeni aleatori non impattanti, se non nel breve termine.

Non è una novità, ho rimarcato più volte il mio odio verso i giochi di fortuna.

I giochi d'azzardo che non richiedono alcuna capacità, se non vincite dettate dal caso, sul lungo termine portano quasi sempre a perdite.

Basta pensare che, chi ha in mano il monopolio, è lo Stato e se lo fa è perché ci guadagna.

Sul singolo che ci  guadagna, in tanti ci perdono e, ultimo ma non meno importante, la storia dice che gran parte di quei pochi fortunati che si sono ritrovati per le mani grandi vincite, non hanno saputo gestirla,  dilapidando, in breve, tutto il patrimonio.

Dire "Io avrei fatto diversamente" è facile, ma la realtà é ben diversa, la fortuna sarà anche cieca, ma anche per essere fortunati sono richieste delle abilità. 

domenica 20 novembre 2022

La fortuna? Dipende dai punti di vista!

Sicuramente la fortuna ha un ruolo fondamentale sul successo di una persona e, non con tutti, la dea bendata, si comporta in egual modo.

C'è chi ha la fortuna di nascere bellissimo, con un fisico perfetto, o  in una famiglia ricca e potente.

Ma tutto è relativo.

Ci sono libri molto interessanti inerenti la materia della relatività, uno di questi è stato scritto da Albert Einstein!

Ma cosa intendo quando scrivo che tutto è relativo?

Magari non abbiamo avuto la fortuna di essere nati ricchi  (mi ci metto pure io in prima  persona) ma né un tetto sulla testa e né un piatto in tavola ci è mai mancato!

Magari non abbiamo mai trovato il lavoro super pagato o dei nostri sogni, ma, d'altro canto, ne abbiamo avuto sempre uno, svolto con una certa continuità.

Questi non sono che due semplici esempi, fatti solo per far notare che, cose  per noi  scontate, per altre persone ancor meno fortunate, potrebbero trasformarsi nel sogno della loro vita.

Per esempio, il sottoscritto e la grande maggioranza dei lettori di questo blog, ha avuto la fortuna di essere tra le 700 milioni circa di persone a nascere in Europa (gli abitanti attuali, immigrati compresi, sono più o meno 746,4 milioni).

Pensate se avessimo avuto la sfortuna di nascere nei paesi più poveri del continente africano, del continente asiatico o del continente sudamericano!!!

Tanto per farvi capire un po' di numeri, oltre 800 milioni sono le persone denutrite e , quasi 800 milioni le persone senza accesso all'acqua potabile. Non mi credete, ne avete ben donde! Infatti vi invito a guardare con i vostri occhi su worldometer 

Nei prossimi articoli riprenderò a parlare di questo tema, ho un po' di idee da condividere con voi, vi invito nel frattempo a farmi sapere cosa ne pensate, commentando o contattandomi via mail

Vi invito, altresì, ad iscrivervi al mio blog o a seguirmi sul canale Telegram


venerdì 18 novembre 2022

Bitcoin ha perso quasi l'80% in 12 mesi! Paura tra gli investitori! Vi spiego perché, secondo me, il progetto non fallirà!

Bitcoin è un progetto pubblico ed open source (ovvero aperto a tutti)

Come funzioni, un singolo post non può bastare a spiegarlo, in tal caso ho scritto un libro in materia.

Giusto per non dar impressione di spammare i miei prodotti, ci sono altri info prodotti in vendita che trattano la materia, cliccando qui, vi do l'opportunità di acquistare il best seller  

Negli ultimi dodici mesi, Bitcoin ha subito un fortissimo calo, creando notevole panico tra gli investitori.

Chi è spaventato, forse, non era pronto ad investire in Bitcoin. 

Prima di investire in ogni prodotto, ma soprattutto in asset come Bitcoin, bisogna conoscerne la materia ma, soprattutto, si deve mettere in preventivo anche un suo crollo a 0; ma, al momento, non ci sono i parametri per pensare tutto ciò

Bitcoin, già precedentemente, in bene due occasioni ha subito cali ben più notevoli, Marco Cavicchioli, in un suo recente articolo, lo spiega molto bene. 

Vi invito a leggere anche un mio recente articolo in materia

Nel salutarvi, vi ricordo nuovamente sia il mio libro sia il bestseller inerenti la materia.

Al prossimo post