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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

martedì 6 dicembre 2022

Democrazia a forte rischio

Scenari di altissima inflazione e di costi energetici enormemente alti potrebbero mettere a rischio la democrazia  in quel posto che è stato la culla di essa: l'Europa!!!

Soprattutto in un momento come questo in cui la crisi dei prezzi è asimmetrica, ovvero localizzata.

In Asia e negli Stati Uniti questo problema non c'è e, tutto ciò, per noi è molto pericoloso, in quanto rende le nostre aziende molto meno competitive rispetto a quelle degli altri continenti.

Discorso particolarmente valido per l'Italia.

Attualmente la disoccupazione è più o meno stabile, in questo periodo al 7,8%, ma, per il 2023 è in preventivo un aumento all'8,2%, può sembrar poco, ma trattasi di ben 63000 posti di lavoro

In uno Stato che si proclama "Repubblica democratica fondata sul lavoro" ma dove gli occupati sono circa 23 milioni sui 60 totali, decisamente meno della metà, un'ulteriore diminuzione non può che farci male

Soprattutto in un Paese che ha un debito altissimo e che, nonostante la flessione dell'ultimo anno, risulta essere ancora un pesantissimo fardello.

Le imposte per i redditi da dipendente sopra i 28000 euro lordi ammontano al 35% e, sopra i 50000 euro, addirittura al 43%, non è concepibile chiedere un ulteriore sforzo a questa categoria di lavoratori.

Per quanto ancora gli aiuti assistenziali, erogati negli ultimi quattro anni, saranno ancora possibili?

Il rischio di disordini sociali è molto alto e, con essi, anche la democrazia.

Chi conosce la storia è al corrente dei grossi problemi d'inflazione vissuti dalla Germania dopo la sconfitta della prima guerra mondiale, dei disordini che la invasero nel successivo decennio ed in cosa sfociarono: l'elezione di Hitler cancelliere nel 1933 (solo ricevocarne lo spettro mi spaventa).

I disordini sono sempre stati causati dall'estremo malessere e dalla povertà, cerchiamo d'imparare la lezione ed ognuno di noi faccia la sua parte, nessuno, a parte rarissimi casi,  ha solo diritti ed è esente da doveri.  


 


venerdì 2 dicembre 2022

Siamo in cattive acque

Come, forse, sapete, utilizzo canali d'informazione differenti dai media abituali. Canali che, nel tempo, han dimostrato di raccontare i fatti reali.

Non voglio convincere nessuno a cambiare ma, quanto meno, ad implementare!

Comunque sia, l'ottimismo sulla situazione attuale, apparentemente normalizzata, qui in Italia, potrebbe essere immotivato.

Non mi dilungo ulteriormente, ho deciso di farvi un assist, condividere questo video, ora sta a voi decidere se guardarlo o meno!!!


    

giovedì 1 dicembre 2022

Siamo nella momento in cui si annuncia la morte del Bitcoin

In quest'articolo si tratta la morte ormai imminente del Bitcoin, ad annunciarne la fine, sembra essere proprio la BCE.

Il titolo, da come potete leggere, parla molto chiaro 

La Bce suona le campane a morto del bitcoin: è all'ultimo sussulto, diventerà irrilevante


Ci risiamo, come più o meno quattro anni fa, si è ritornati a parlare di morte imminente di Bitcoin e sembra che quasi nessuno si accorga che questo asset sia passato dai 3250$, rappresentanti i minimi di quattro anni fa, proprio quando si pronosticava il suo crollo a 0,  ai circa 16000$ dei giorni nostri:
Non malaccio per un titolo agonizzante!!!

Possibile che Forbes possa essere così poco seria nell'aver pubblicato un articolo del genere, datato giugno 2020, in cui  pronosticava  il Bitcoin capace di raggiungere il valore di 300000$ entro 5 anni? 
E notate bene che, in quel periodo, Bitcoin valeva ancor meno di ora, nemmeno 10000$, il che non lo rende giustificabile con un  "Erano altri tempi". Non voglio assolutamente sostenere quanto da loro scritto, ma c'è comunque da rimarcare che giugno 2025 deve ancora arrivare.

Noto con piacevole sorpresa, come la vendita del mio libro "Bitcoin!Il prezzo della libertà" non si sia fermata, mi complimento con gli acquirenti perché non si soffermano a quello che viene raccontato dai media e vogliono ascoltare anche altre fonti per saperne di più. 

Anche perché, nel caso si volesse investire, questo potrebbe essere il momento giusto, sia ben chiaro, non intendo assolutamente garantire che lo sia, ma é sicuramente migliore  di quando era quotato 69000$.

Sembrano proprio altri tempi, ma in realtà non son passati nemmeno due anni  quando Bitcoin veniva presentato così dai media 

Proprio quei media che, tramite i loro canali d'informazione (carta stampata, radio, ecc..) ora lo stanno affossando per via dello scandalo che ha riguardato Ftx.

Meditate, prima di creder loro ciecamente,  quando li sentite!!




lunedì 28 novembre 2022

Arrangiarsi in patria forse è meglio

Quante volte abbiamo udito la frase "mollo tutto e vado all'estero"!

Non nascondo che io stesso ho cullato il pensiero di farlo

La tendenza ad emigrare sembra essere in crescita, buon per loro se si sono realizzati, hanno fatto benissimo!

Ciononostante tre sono i dubbi che mi han bloccato e mi han portato a cercare la mia strada nella madre patria.

Prima di tutto, vediamo il motivo che mi vedeva rivolto verso l'espatrio.

Il principale era legato ad una crescente mancanza di libertà che sto percependo, ogni anno sempre di più, ma, ragionandoci, è un trend che sta crescendo su scala mondiale, quindi, spostarsi di Paese in Paese non servirebbe a nulla

Il secondo era legato alla retribuzione, ma anche in questo caso, cercar fortuna all'estero potrebbe essere non così semplice, principalmente per due motivi:

1) emigrando all'estero diventeremmo, automaticamente degli immigrati e gli immigrati fanno statisticamente più fatica degli autoctoni a trovare impiego, sia per razzismo sia per diffidenza

2) la lingua, ostacolo da non sottovalutare, bisogna impararla e, se per risolvere problemi di semplice quotidianità può bastare un livello basico o poco più, per trovare impiego è necessario raggiungerne uno fluente

Il terzo era legato alla tassazione, motivo forse valido per un lavoro da dipendente, discorso comunque da considerare Paese per Paese, ma per quanto riguarda un lavoro autonomo, anche in Italia, le occasioni di tassazioni agevolate non mancano, vanno conosciute!

Ma ultima e non ultima, la ragione che mi ha bloccato in modo definitivo dall'impresa: la lontananza dagli affetti, situazione spesso troppo sottovalutata, ma che, durante la permanenza, viene inesorabilmente a galla, soprattutto nei momenti difficili.

Scritto questo, la mia è solo un'opinione personale,  non voglio minimamente condizionare o smontare le iniziative altrui, ma solo invitare le persone a pensarci molto bene prima di fare il grande passo, soprattutto se non più di giovanissima età.

Un saluto, alla prossima          

sabato 26 novembre 2022

E' stata una sfortuna nascere dagli anni '70 in poi? Parliamone!

Per noi nati dagli anni '70 in poi è stata una sfortuna!!!

Quante volte si è sentita questa frase? Vedendola sotto il profilo pensionistico, è vero, non c'è da discutere!

E' evidente che stiamo pagando lo scotto provocato da  un debito pubblico enorme, causato dai sprechi perpetrati dal dopo guerra per ben 50 anni.

Anche a costo di rendermi antipatico, la prima causa su cui puntare il dito è sulle baby pensioni, istituite nel 1973 ed erogate con disarmante leggerezza fino al 1995, han creato un vero e proprio esercito di giovanissimi pensionati che hanno influito sullo stato economico per decenni. Basti pensare che, ancora nel 2011, ne figuravano ancora ben mezzo milione.

Benché il problema del debito pubblico sia diffuso in tutto il Mondo, causa di un sistema marcio e fondato sul debito e che, in questi decenni, ha visto la risoluzione con generose stampe di moneta, in particolar modo dal 1971, quando il presidente Nixon slegò " temporaneamente" (si fa per dire) il dollaro dall'oro, l'Italia è uno degli Stati ad esserne più coinvolti, terzi al Mondo nel rapporto debito e pil .

La rottura degli accordi di Bretton Woods, avvenuta il 15 agosto 1971, ha letteralmente cambiato l'economia, con gli anni i nodi son venuti al pettine e stanno influendo sulla vita di tutti noi, soprattutto quella dei più giovani.

Da questo punto di vista è "indiscutibile" che, essere nati dagli anni '70 in poi, soprattutto in Italia, sia stato uno svantaggio, rispetto a chi è nato negli anni immediatamente post dopo guerra.

Hanno vissuto gli anni del boom economico, dove il lavoro si trovava molto più facilmente!

D'altro canto si trattava, però, di lavori spesso ripetitivi e faticosi che, negli anni, venivano automatizzati e sostituiti dalle macchine.

Lo sviluppo della medicina era decisamente inferiore a quello attuale e si godeva di una speranza di vita inferiore.

Ultimo ma non ultimo, non esisteva internet e l'accesso a tantissime informazioni erano ai più precluse, di nicchia solo ai più ricchi.

Il confronto a nostro favore con chi è, invece, nato ancora prima, si fa addirittura impietoso, soprattutto se si considera chi è nato nel primo decennio del novecento o addirittura prima, han vissuto due guerre mondiali ed una pandemia peggiore della nostra.  

Sono il primo a puntare il dito sulle cose che non funzionano ed in "Bitcoin! Il prezzo della libertà" l'ho rimarcato a tinte forti, ma non per una lamentela fine a se stessa, bensì per convogliare le energie verso la risoluzione.


 





giovedì 24 novembre 2022

L'innalzamento del tetto al contante porta maggiore evasione? Io non ne sono sicuro

Una delle iniziative del  nuovo governo è l'innalzamento a 10000 euro del tetto al contante.

Tutto ciò ha suscitato malumore tra l'opposizione, il motivo è perché dovrebbe favorire il sommerso.

Io non ne sarei così sicuro.

Innanzitutto perché le piccole evasioni, in numero (non in valore) le maggiori, sono  quelle perpetrate dai piccoli professionisti ai danni dello Stato e vengono effettuate su piccoli importi, ben inferiori ai mille euro precedenti.

Potete rispondermi che, l'innalzamento del tetto, potrebbe  favorire evasioni con importi maggiori.

Anche su questo punto non sono d'accordo, visto che lo Stato è nella condizione di monitorare tutti i nostri movimenti e, tramite l'incrocio dei dati, è in grado di accorgersi di anomalìe determinate da eccessivi acquisti in rapporto al reddito dichiarato. 

Più che un favore nei confronti del potenziale evasore potrebbe, addirittura, trasformarsi in una trappola.

L'emigrazione dei capitali posseduti dai ricchissimi colossi verso i paradisi fiscali, sono invece possibili anche se il denaro fosse completamente elettronico e, questo, sarebbe un modo legale per evitare di pagare le imposte, differendo dall'evasione solo nel nome.

Ricordo a tutti che il denaro contante, insieme alle cripto valute decentralizzate (bitcoin è la più famosa), rappresenta l'unica forma di ricchezza completamente nelle nostre mani, ovvero non pignorabile, non soggetta a prelievo forzoso e nell'impossibilità di essere bloccato.

Possedere ricchezza nelle nostre mani è sinonimo di libertà, a tal proposito vi ripropongo il mio lavoro in materia . E non possederne affatto, sarebbe sinonimo di cosa? Lascio a voi l'onore di darne un nome 

martedì 22 novembre 2022

L'impatto della fortuna nella vita

La fortuna è un fenomeno aleatorio, sul lungo termine non impatta quasi mai. Affidarsi ad essa porta solo guai!

Non mi è mai piaciuto affidarmi alla fortuna.

Non dico che le botte di sedere non esistano, ma sono solo da considerare dei fenomeni aleatori non impattanti, se non nel breve termine.

Non è una novità, ho rimarcato più volte il mio odio verso i giochi di fortuna.

I giochi d'azzardo che non richiedono alcuna capacità, se non vincite dettate dal caso, sul lungo termine portano quasi sempre a perdite.

Basta pensare che, chi ha in mano il monopolio, è lo Stato e se lo fa è perché ci guadagna.

Sul singolo che ci  guadagna, in tanti ci perdono e, ultimo ma non meno importante, la storia dice che gran parte di quei pochi fortunati che si sono ritrovati per le mani grandi vincite, non hanno saputo gestirla,  dilapidando, in breve, tutto il patrimonio.

Dire "Io avrei fatto diversamente" è facile, ma la realtà é ben diversa, la fortuna sarà anche cieca, ma anche per essere fortunati sono richieste delle abilità.