domenica 29 marzo 2020

Chi pagherà il Conto della crisi

Nella storia dell'uomo è sempre arrivato quell'evento catastrofico che ha rotto gli equilibri, questo non è prevedibile, non si può sapere quando arriverà, l'unica soluzione è farsi trovare preparati quando questo dovesse arrivare.

Farsi trovare preparati significherebbe crearsi un muro finanziario che consenta di resistere al periodo di difficoltà. 

La crisi del 2008 ne era stata un'avvisaglia

Purtroppo in questi anni tutto si è fatto meno che quello!

In una società malata ed in un' economia drogata sempre più fondata sul debito questa pandemia lascerà moltissime cicatrici.

Era una catastrofe annunciata

I presupposti affinché potesse verificarsi una pandemia c'erano tutti. 
Solo il quando  era il dato incerto che ha fatto vivere l' umanità nell'illusione che nulla sarebbe mai successo. 

È adesso cosa accadrà? 

Il futuro è già presente. 

Basta vedere oltre oceano, negli Stati Uniti, per capire cosa accadrà in un prossimo futuro. 

Gli Stati Uniti per via del loro mercato dinamico tendono ad anticipare gli eventi che poi accadranno in un mercato più conservatore, come quello europeo. 

La domanda del sussidio di disoccupazione americano parla da sola, balzando oltre le 3 milioni di unità!!!

Basta pensare che negli ultimi 15/20 anni il picco massimo fu toccato nel 2008 e non si avvicinava minimamente al milione per capire la drammaticità di tali numeri.

Se le grandi imprese saranno tutelate dagli Stati la stessa cosa non sarà per gli autonomi

Questo accadrà in tutti gli stati, anche in quelli chiamati capitalisti (perché in realtà il capitalismo non esiste).

Hanno tanto potere e, con la scusa di salvare posti di lavoro, potranno beneficiare di aiuti per poter sopperire alla mancanza di liquidità, causa dell'incapacita' dei loro manager strapagati che hanno indebitato l'azienda, magari per aumentarne artificialmente il valore delle azioni.

Gli autonomi o i piccoli, invece, verranno lasciati al loro destino.

Loro saranno solo le prime vittime

Ben presto anche buona parte di noi lavoratori dipendenti, prima quelli con meno tutele ma poi anche quelli a tempo indeterminato conoscerà l'amara realtà e dovrà prenderne atto.

Come fuggire da questa situazione non mi è dato saperlo. 

Sicuramente non avere debiti, se possibile, sarebbe la miglior cosa per minimizzare i rischi..
Possedere beni rifugio potrebbe essere un'altra soluzione

Ma anche solo esserne consapevole è già un passo avanti!!! 

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