Bitcoin.

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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

giovedì 16 marzo 2023

E se Bitcoin iniziasse ad essere capito dalla massa?

Bitcoin, prima di passare ad una definitiva adozione di massa, sembra debba attraversare tre fasi lunghe circa un ventennio l'una.

Una prima fase è partita dalla sua nascita, nel 2009 e si concluderebbe intorno la fine di questo decennio, è da considerare fase d'infiltrazione.

Una seconda fase, riguardante gli anni trenta e gli anni quaranta, è da considerare come fase strutturale.

La terza fase, comprendente il decennio degli anni cinquanta e sessanta, è da considerare come fase d'adozione di massa.

Inutile puntualizzare che l'asset Bitcoin si rivolga ai giovanissimi d'oggi, nati nel nuovo secolo, oltre che alle generazioni future che devono ancora nascere.

Ma anche in questi anni, Bitcoin, potrebbe essere un interessante bene rifugio per rifugiarsi dall'inflazione, per proteggere i propri risparmi e poter essere anche considerato un investimento in ottica di lungo termine.

Le valute legali stanno palesando problemi, é evidente che gli Stati vogliano passare alla valuta elettronica che toglierebbe ogni potere al piccolo risparmiatore, essendo soggetta a pignoramenti, blocchi o prelievi forzosi.

Bitcoin rappresenta l'unico denaro, oltre al contante, in totale possesso del risparmiatore.

Ma una considerazione, vorrei farla, anche improntata sul breve termine.

Nell'esatto momento in cui sto scrivendo questo articolo, la quotazione di Bitcoin, su Coinbase, è di 24751,88 $, considerando il numero attuale di Bitcoin pari a 19.319.294 (dato fornito da bitcoinblockhalf) moltiplicando il prezzo unitario per i totali pezzi in circolazione, ne verrebbe una capitalizzazione di 478188846772,72$ (preciso al centesimo!).

Una capitalizzazione di circa 480 miliardi, può sembrare tanto, ma considerandola in rapporto alla popolazione mondiale, da quest'anno oltre gli 8 miliardi (dati forniti da worldometers), equivale ad un possesso di circa 60$ per abitante.

N.B.: Ovviamente i dati presi in considerazione sono in costante evoluzione.

Una media di 60 dollari per singolo abitante è un dato bassissimo che potrebbe esplodere anche nel breve termine, considerando il continuo aumento di massa monetaria e l'aumento costante della popolazione (che si attesta intorno l'1% annuo).

Essendo un fanatico della matematica, oltre a questi dati, sono andato a verificare il reddito pro capite medio di un cittadino mondiale, il dato uscito equivale a 12234,80 ed è riferito al 2021.

Considerando questo dato come attuale (non dovrebbe discostarsi molto) ed ipotizzando che le persone, di questo reddito, decidessero d'investirne uno 0,33%, in Bitcoin (ovvero 40,37$), la capitalizzazione pro capite passerebbe da 60$ a 100$, registrando uno sviluppo del 66%!

Se invece l'investimento fosse un po' più ardito, ovvero dello 0,5%, l'aumento della capitalizzazione per persona aumenterebbe di 61,17$, sviluppando una progressione annua oltre il 100%.

Considerando lo scenario super ottimista (troppo nel brevissimo termine, ma lo considero ugualmente) ed ipotizzando un investimento dell'1% del reddito di ciascun abitante, lo sviluppo medio per abitante sarebbe di oltre 120$ e porterebbe ad un incremento della capitalizzazione di oltre il 200%, in un solo anno.

Da quel che potete considerare, non ho considerato i movimenti dei grandi Istituti finanziari, ma solo quelli della gente comune, improntati su un accumulo costante di capitale.

Bitcoin è un progetto pubblico aperto a tutti, per questo è nato e gli esempi fatti ne sono la prova.

Basterebbe un piccolissimo investimento da parte di tutti, anche dello 0,33% del proprio reddito pro capite, per dare uno scossone immediato al Sistema.

I cambiamenti sono sempre partiti dal basso, sarà così anche in questo caso!




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