Nel precedente post, oltre a presentare i miei due libri
ho introdotto i concetti basilari di Bitcoin!
Ripassiamo velocemente gli argomenti trattati
-Vi ho comunicato che Bitcoin è la principale criptovaluta, e che è una moneta fondata sulla crittografia.
- Vi ho comunicato che le transazioni vengono registrate sulla sua Blockchain, una piattaforma informatica trasparente ed immutabile.
- Vi ho anche comunicato che Bitcoin è una moneta decentralizzata
- E Vi ho altresì comunicato che Bitcoin è un bene scarso.
Se, per caso, vorreste rivedere quanto visto in precedenza, vi consiglio di tornare sul
post precedente.
Ed è proprio del concetto relativo alla sua scarsità, l'argomento di cui oggi vi voglio parlare.
Se siete stati concentrati nella lettura precedente, avrete sicuramente notato di come abbia sottolineato il numero massimo fissato dal protocollo, in 21 milioni di unità.
A dire il vero, quello comunicatovi, non è il suo numero, nell'attualità, reale, ma sarà il quantitativo massimo che la supply chain di Bitcoin raggiungerà in un periodo che si aggira intorno al 2140.
Il numero attuale non è comunque molto inferiore, è vicino alle 20 milioni di unità ed è in continua evoluzione, si può verificare su
bitcoinblockhalf.com
Su questo sito web informatico si possono visionare, per chi è curioso, interessanti statistiche correlate a Bitcoin.
Qui sotto la foto relativa all'inflazione di Bitcoin.
-Primo dato, ovvero da quando è stato creato, o meglio minato, il primo blocco di Bitcoin (dal 3 gennaio 2009) ad oggi, a fianco della dicitura "Total Bitcoin in circulation".
Si può subito constatare che, in circa 16 anni e mezzo, è entrato in circolo già il 95% della supply chain totale di Bitcoin (il terzo dato) e che, quindi, il numero di Bitcoin da "minare", è di poco superiore al milione (quarto dato).
Seguire con particolare attenzione questa spiegazione è fondamentale, perché serve per portare il lettore a fare un ragionamento mirato e far si che si ponga il seguente quesito: "Ma perché in poco più di sedici anni sono entrati in circolo, nella supply chain, quasi 20 milioni di Bitcoin, e per vedere in circolo il milione rimanente bisogna aspettare più di un secolo?"
Per rispondere a questa domanda basterebbe pronunciare una sola parola: halving!
In cosa consiste l'halving?
Lo dice la parola stessa, halving significa dimezzamento, ed è ciò che avviene, periodicamente, durante il mining di Bitcoin, per fare in modo di rendere sempre meno inflattiva la moneta (riducendo via via l'offerta), fino a far si che, un giorno, sarà addirittura deflattiva, perché non ci saranno più Bitcoin da minare.
Tutto ciò non è casuale, ma è stato costruito attraverso un ragionamento matematico.
Questo ragionamento è comprensibile, ma solo se ci si concentra e si segue con attenzione.
Entriamo nel dettaglio.
I Bitcoin vengono minati a singoli blocchi, e per farlo serve un tempo che è, approssimativamente, di dieci minuti (la diciannovesima voce della tabella).
L'attività di mining, consiste nel risolvere complessi problemi matematici, tramite computer appositi.
Coloro che si dedicano a tale attività sono denominati miners.
Per essere un miner non serve alcun attestato, o alcun permesso, chiunque potrebbe potenzialmente esserlo, ma bisogna possedere dei computer dedicati e stabilirsi in Paesi dove è possibile fruire dell'energia a basso costo (l'Italia non è il posto ideale).
Il tempo per risolvere questi problemi è ovviamente variabile, ma si aggira, mediamente, attorno i dieci munti, e tutto ciò non è casuale.
Il tempo necessario alla risoluzione è direttamente causato dalla loro complessità (ventunesima voce in tabella), e tale complessità viene periodicamente aggiustata, ovvero ogni 2016 blocchi, equivalenti approssimativamente a due settimane (visibile il countdown alla sua successiva modifica nell'ultima voce).
Questo perché se la risoluzione dei problemi matematici, negli ultimi 2016 blocchi, fosse stata eseguita in un tempo mediamente inferiore ai dieci minuti, la complessità verrebbe aggiustata al rialzo, se invece fosse stata più lenta e ci fosse voluto un tempo medio superiore ai dieci minuti, verrebbe aggiustata al ribasso.
Tutto ciò consente di mantenere la tempistica, tra un blocco e l'altro, in un tempo molto vicino proprio ai dieci minuti e, contestualmente, il numero medio di blocchi giornalieri a 144 (ventesima voce)
Il miner che risolve il problema, ovviamente non è un benefattore e non lo fà gratis, ma viene premiato con il quantitativo di Bitcoin presenti nel blocco.
A questo punto, il miner può decidere se tenersi i Bitcoin o se venderli.
Quanti sono i Bitcoin presenti in ogni blocco?
Attualmente i Bitcoin presenti, in ogni blocco sono 3,125 ed il numero è legato proprio all'halving.
L'halving si verifica ogni 210000 blocchi, equivalente ad un tempo leggermente inferiore ai quattro anni.
Fino ad ora ci sono stati quattro halving (diciottesima voce), attualmente vengono generati 450 Bitcoin al giorno (ottava voce), la voce successiva (la nona) ti dice quanti Bitcoin saranno generati dopo il successivo halving (ovvero 225).
Le voci immediatamente successive ti dicono qual è l'attuale inflazione annua di Bitcoin (si aggira attorno lo 0,8%) e quale sarà dopo il prossimo halving (allo 0,4%).
L'inflazione futura di Bitcoin sarà destinata via via a diminuire, nei suoi primi anni, invece, ovvero nel recente passato, è stata più alta.
Alla sua nascita, in ogni blocco erano contenuti 50 Bitcoin, la sua inflazione era molto alta; dopo il primo halving, al raggiungimento del blocco numero 210000, verificatosi a novembre del 2012, il premio per i miner è dimezzato a 25.
A luglio del 2016, venne minato il blocco 420000 e ci fu il secondo halving, da quel momento i Bitcoin vennero dimezzati a 12,5.
A maggio del 2020 si raggiunse il blocco 630000 e ci fu il terzo halving, ad aprile del 2024 si raggiunse il blocco 840000 e ci fu il quarto halving.
Scritto ciò, al lettore verrà automatico chiedersi se, per il miner, dopo l'halving, la situazione non sia peggiorata.
E in effetti, nel brevissimo termine, lo è, non per niente, molti miners, subito dopo l'halving spengono le macchine e sospendono l'attività, in quanto non più remunerativa.
Ma nel medio breve termine la situazione tende a migliorare, in quanto la riduzione dell'offerta è un parametro che favorisce l'aumento della quotazione (seppur non immediato).
Arrivato a questo punto, credo di avervi già riempito di informazioni e non intendo creare ulteriore confusione, pertanto vi saluto e vi do appuntamento al prossimo contenuto.
Se, invece, siete impazienti ed assetati di cultura, vi consiglio caldamente di iniziare lo studio con la lettura di
in cui è racchiusa buona parte parte del mio sapere, al prezzo di un paio di calzini di marca.
Ora però vi devo lasciare!
Ciao!!!