o morire di crepacuore
che rinunciare di pensare a te
che sei il mio unico e grande amore,
perché quando ti penso
m'illimino d'immenso,
sei un sole che splendi
e la mia anima accendi,
una stella che brilla
e fa scoccare la scintilla,
un'eclisse di luna,
la mia piccola fortuna.
Sei bella come un fiore,
quando ti tocco mi batte forte il cuore,
e guardo te e penso ad una Margherita,
ti terrei tra le mie dita,
stretta stretta tutta la vita,
ma penso anche ad una rosa,
solo così dovrà esser la mia.....
Se ci sarà o non ci sarà,
la mia rosa non si sa,
solo il destino sa come finirà,
perché la vita è strana a volte dura,
ti racchiude tra le sue alte mura,
impossibili da scalare,
e tutti noi ci dobbiamo adeguare.
Ma nulla potrà sconfiggere il mio pensiero,
così unico, così puro, così vero,
indistruttibile da quant'è forte,
più della vita, più della morte.
Ma è ormai giunta l'ora di concludere,
non perché non abbia più da scrivere
e non perché non voglio,
Inter mia sei il mio orgoglio,
ma solo perché sta finendo l'inchiostro
e insieme ad esso anche il foglio.
Concludo sto disastro,
cercando di creare la rima ad incastro,
dicendo che di questo mondo,
non sempre sembra esser tondo,
non importa che partita giochiamo,
io so solo una cosa, so solo che ti amo
Questa è la poesia che introduce il mio romanzo Interista da morire,
scritto nel 2018
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