sabato 1 ottobre 2022

Usciremo da questo momento? Dipende anche da noi

Da blogger, seppur amatoriale, sono appassionato della materia e mi piace curiosare anche i lavori dei miei "colleghi". Ne ho trovato uno piuttosto interessante che spiega l'ABC del fai da te, scritto bene e semplice nella comprensione. La lettura del suo ultimo articolo mi ha colpito molto ed è stata la molla che mi ha convinto a scrivere questo post. Dai piccoli trucchetti per poter consumare meno ad un ragionamento più socio politico e culturale, in cui esamino l'arma che abbiamo per poter crepare le mura solide di questo Sistema. Un Sistema che, in questo caso è comandato da chi possiede il gas, in altri casi da altre potenze, ma che ci vede in balia di tutti. L'offerta è in mano dei potenti che, a piacimento, possono decidere se diminuirla o meno e questo determina il prezzo In poche parole, chi possiede la materia prima può determinare il prezzo a suo piacimento = È di questi giorni la disperazione delle famiglie per il carovita ed i prezzi delle bollette. Gli scaffali nei negozi sono sempre più vuoti, è il segno che in Guerra ci siamo anche noi e ne siamo più che mai coinvolti In fin dei conti è sempre stato cosi: il prezzo è il rapporto tra domanda ed offerta. È così per tutto, dal valore delle case alle azioni quotate in borsa, dal prezzo del carburante che acquistiamo ai beni food e non food che riempiono i nostri carrelli della spesa. Insomma, se aumenta la domanda e l'offerta rimane stabile, inevitabilmente il prezzo del bene in questione sarà destinato ad aumentare, indipendentemente dal miglioramento o meno della sua qualità. Per questo la stampa di nuova moneta distribuita alle persone se, nell'immediato, viene percepita come positiva, nel medio termine provoca effetti negativi:l'aumento dei prezzi Se poi la domanda diminuisce (spesso volutamente) il prezzo del bene non può che esplodere e le manifestazioni di protesta e dissenso, a nulla servono. Scritto questo, sembra che siamo nel baratro. Ma un'arma l'abbiamo anche noi, più che mai tagliente, quella della domanda Se è vero che l'aumento o la dimuzione dell'offerta sono inversamente proporzionali al prezzo, é anche vero che l'aumento o la diminuzione della domanda lo sono direttamente. Solo diminuendo sensibilmente la domanda possiamo imporre la nostra forza. I trucchetti per consumare meno riscaldamento non sono che un piccolo esempio. Ma anche la rinuncia di certe comodità o, anche solo, il cambio di certe abitudini, potrebbero influire e non poco sulle nostre finanze. Il possesso della macchina , ad esempio, è molto costoso ma, in molti casi è necessario. Sullo stile di guida, però, si può intervenire Guidando piano, ad esempio, si ottiene un risparmio sul consumo di carburante non indifferente, tra il 15% ed il 25%. Ma se tutti facessimo così, la domanda crollerebbe e, insieme ad essa, anche il suo prezzo. Il risparmio sarebbe ancora più alto e noi saremmo più ricchi o, se non altro, meno poveri. Ho fatto solo un banalissimo esempio ed oltretutto su un bene essenziale come il carburante. Ci sono ben altri beni che essenziali non sono e di cui potremmo fare anche a meno Li percepiamo come tali perché sono comodi, danno benessere momentaneo e, in aggiunta a tutto ciò, i media ce li fanno credere come tali, tramite continui bombardamenti pubblicitari. Ma la realtà è solo una: possiamo anche vivere senza di essi. Ieri non esiste più, adesso viviamo il presente la realtà è cambiata, dobbiamo prenderne atto al più presto e comportarci di conseguenza, rispondendo con la semplicità La parola rinuncia dovrà tornare di moda ed è l'unica arma che abbiamo per vincere più battaglie possibili e, possibilmente, la Guerra. Se non accetteremo di adeguarci, allora, soccomberemo senza speranza.

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