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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

mercoledì 14 dicembre 2022

Chi legge fa la differenza!

In Italia si legge sempre meno.  
Nel 2021 la quota dei lettori (considerando le persone dai 6 anni in su), rispetto al precedente anno, è passata dal 41,4% al 40,8%. 
Tra questo ristretto gruppo, il 44% ha letto almeno 3 libri, mentre i lettori forti (considerati tali quelli che hanno letto almeno un libro al mese), risultano essere il 15,3%. 

Perchè tute queste difficoltà a leggere? 
La spesa non può essere il motivo, si può anche leggere gratis prendendo in prestito libri in biblioteca. 
Ma anche comprandoli, la spesa è veramente bassa, si trovano ad 1 euro nei mercatini! Insomma! I libri te li tirano dietro! 
Nemmeno la mancanza di tempo può essere imputata come motivo, dedicare alla lettura dieci minuti al giorno possono bastare per rientrare tra il primo 18% (il 44% del 40,8%). 
Se una persona non è in grado di trovare 10 minuti di libertà, c'è qualcosa che non va nella sua vita. Questa carenza di lettori è, a mio avviso, maggiormente dovuta alle molteplici distrazioni create dal mondo odierno, dalla televisione ai mondi social! 
Leggere è rilassante per chi è allenato a farlo, altrimenti è faticoso e, agli occhi dei tanti, non si precepisce gratificazione alcuna. 

Eppure è solo leggendo che si può cambiare marcia 
Volete qualche esempio? Vi cito solo alcuni lettori forti: Warren Buffet, Elon Musk, Mark Zuckenberg! Vi par poco? Volete iniziare? Qualche lettura ve la suggerisco io, ovviamente quella dei miei libri :) Bitcoin!Il prezzo della libertà 
 
Vi saluto, alla prossima!

venerdì 9 dicembre 2022

Btp italiani! Attenzione alle CLACs

Sta girando la pubblicità dei Btp di Stato che sembra aver tutti i crismi di una televendita.

Un investimento che promette di mettere al sicuro i risparmi, il che non sarebbe male, ma , prima di sottoscriverli, leggi tutte le CLACs (clausule di azione collettiva presenti in tutti gli stati europei), leggile bene, una ad una!

Sono consapevole che ti chiedo di svolgere un lavoro molto noioso, ma è sempre meglio non dar nulla per scontato.

Qualcosa te la comunico io, ma ti consiglio comunque di essere autonomo e di guardare con i tuoi occhi.

A grandi linee, cerco di spiegarti le relative CLACs.

Clausule che consentono agli stati di ristrutturare i debiti in caso di necessità.

Sia ben chiaro, per necessità non è da intendersi fallimento!!!

Ma vediamo in cosa consisterebbero queste CLACs, ovvero quello che lo Stato potrebbe fare, con i soldi dei risparmiatori,  in caso di necessità:

- ridurre il valor nominale del titolo a scadenza;

- prolungare le scadenze dei titoli;

- effettuare modifiche al metodo di calcolo relativo al pagamento dei titoli;

- cambiare valuta dei titoli e cedole di rimborso;

- modificare le condizioni sugli obblighi di pagamento da parte dell'emittente.

Non voglio fare il disfattista e dire che tutto ciò succederà, probabilmente non accadrà nulla, ma fatto sta che le clausole ci sono, e se succede....


Alla prossima!


   


giovedì 8 dicembre 2022

Come volevasi dimostrare, il prezzo del gas sta salendo

Giorni fa scrissi un post in cui comunicavo che non potevamo considerarci fuori dai problemi legati alle bollette alte, in quanto il prezzo, relativamente basso, dei futures sul gas era stato causato da una bassissima domanda dovuta ad un ottobre eccezionalmente caldo.

Il freddo è arrivato e, con esso, anche l'aumento dei prezzi 

Non ne siamo fuori! Il peggio potrebbe ancora arrivare

Ricordo che, se anche quest'inverno potremmo passarlo relativamente indenni, per il prossimo potrebbero esserci  problemi!

Sarebbe opportuno cercare di essere prevedenti, sia risparmiando sia isolando al massimo la casa, acquistando prodotti dedicati, come le pellicole per finestre, le guarnizioni , i pannelli termo riflettenti per radiatori, i para spifferi per porte (in particolar modo le blindate) , prodotti menzionati anche nei blog trattanti l'argomento che insegnano i trucchetti semplici per farlo.  

Spero ovviamente di sbagliarmi, ma, vista la situazione attuale, la mia è attualmente una previsione attendibile.

Al prossimo post, ma prima di salutarvi, vi ricordo che potete seguirmi, diventando miei follower, oppure seguire il mio canale Telegram


martedì 6 dicembre 2022

Democrazia a forte rischio

Scenari di altissima inflazione e di costi energetici enormemente alti potrebbero mettere a rischio la democrazia  in quel posto che è stato la culla di essa: l'Europa!!!

Soprattutto in un momento come questo in cui la crisi dei prezzi è asimmetrica, ovvero localizzata.

In Asia e negli Stati Uniti questo problema non c'è e, tutto ciò, per noi è molto pericoloso, in quanto rende le nostre aziende molto meno competitive rispetto a quelle degli altri continenti.

Discorso particolarmente valido per l'Italia.

Attualmente la disoccupazione è più o meno stabile, in questo periodo al 7,8%, ma, per il 2023 è in preventivo un aumento all'8,2%, può sembrar poco, ma trattasi di ben 63000 posti di lavoro

In uno Stato che si proclama "Repubblica democratica fondata sul lavoro" ma dove gli occupati sono circa 23 milioni sui 60 totali, decisamente meno della metà, un'ulteriore diminuzione non può che farci male

Soprattutto in un Paese che ha un debito altissimo e che, nonostante la flessione dell'ultimo anno, risulta essere ancora un pesantissimo fardello.

Le imposte per i redditi da dipendente sopra i 28000 euro lordi ammontano al 35% e, sopra i 50000 euro, addirittura al 43%, non è concepibile chiedere un ulteriore sforzo a questa categoria di lavoratori.

Per quanto ancora gli aiuti assistenziali, erogati negli ultimi quattro anni, saranno ancora possibili?

Il rischio di disordini sociali è molto alto e, con essi, anche la democrazia.

Chi conosce la storia è al corrente dei grossi problemi d'inflazione vissuti dalla Germania dopo la sconfitta della prima guerra mondiale, dei disordini che la invasero nel successivo decennio ed in cosa sfociarono: l'elezione di Hitler cancelliere nel 1933 (solo ricevocarne lo spettro mi spaventa).

I disordini sono sempre stati causati dall'estremo malessere e dalla povertà, cerchiamo d'imparare la lezione ed ognuno di noi faccia la sua parte, nessuno, a parte rarissimi casi,  ha solo diritti ed è esente da doveri.  


 


venerdì 2 dicembre 2022

Siamo in cattive acque

Come, forse, sapete, utilizzo canali d'informazione differenti dai media abituali. Canali che, nel tempo, han dimostrato di raccontare i fatti reali.

Non voglio convincere nessuno a cambiare ma, quanto meno, ad implementare!

Comunque sia, l'ottimismo sulla situazione attuale, apparentemente normalizzata, qui in Italia, potrebbe essere immotivato.

Non mi dilungo ulteriormente, ho deciso di farvi un assist, condividere questo video, ora sta a voi decidere se guardarlo o meno!!!


    

giovedì 1 dicembre 2022

Siamo nella momento in cui si annuncia la morte del Bitcoin

In quest'articolo si tratta la morte ormai imminente del Bitcoin, ad annunciarne la fine, sembra essere proprio la BCE.

Il titolo, da come potete leggere, parla molto chiaro 

La Bce suona le campane a morto del bitcoin: è all'ultimo sussulto, diventerà irrilevante


Ci risiamo, come più o meno quattro anni fa, si è ritornati a parlare di morte imminente di Bitcoin e sembra che quasi nessuno si accorga che questo asset sia passato dai 3250$, rappresentanti i minimi di quattro anni fa, proprio quando si pronosticava il suo crollo a 0,  ai circa 16000$ dei giorni nostri:
Non malaccio per un titolo agonizzante!!!

Possibile che Forbes possa essere così poco seria nell'aver pubblicato un articolo del genere, datato giugno 2020, in cui  pronosticava  il Bitcoin capace di raggiungere il valore di 300000$ entro 5 anni? 
E notate bene che, in quel periodo, Bitcoin valeva ancor meno di ora, nemmeno 10000$, il che non lo rende giustificabile con un  "Erano altri tempi". Non voglio assolutamente sostenere quanto da loro scritto, ma c'è comunque da rimarcare che giugno 2025 deve ancora arrivare.

Noto con piacevole sorpresa, come la vendita del mio libro "Bitcoin!Il prezzo della libertà" non si sia fermata, mi complimento con gli acquirenti perché non si soffermano a quello che viene raccontato dai media e vogliono ascoltare anche altre fonti per saperne di più. 

Anche perché, nel caso si volesse investire, questo potrebbe essere il momento giusto, sia ben chiaro, non intendo assolutamente garantire che lo sia, ma é sicuramente migliore  di quando era quotato 69000$.

Sembrano proprio altri tempi, ma in realtà non son passati nemmeno due anni  quando Bitcoin veniva presentato così dai media 

Proprio quei media che, tramite i loro canali d'informazione (carta stampata, radio, ecc..) ora lo stanno affossando per via dello scandalo che ha riguardato Ftx.

Meditate, prima di creder loro ciecamente,  quando li sentite!!




lunedì 28 novembre 2022

Arrangiarsi in patria forse è meglio

Quante volte abbiamo udito la frase "mollo tutto e vado all'estero"!

Non nascondo che io stesso ho cullato il pensiero di farlo

La tendenza ad emigrare sembra essere in crescita, buon per loro se si sono realizzati, hanno fatto benissimo!

Ciononostante tre sono i dubbi che mi han bloccato e mi han portato a cercare la mia strada nella madre patria.

Prima di tutto, vediamo il motivo che mi vedeva rivolto verso l'espatrio.

Il principale era legato ad una crescente mancanza di libertà che sto percependo, ogni anno sempre di più, ma, ragionandoci, è un trend che sta crescendo su scala mondiale, quindi, spostarsi di Paese in Paese non servirebbe a nulla

Il secondo era legato alla retribuzione, ma anche in questo caso, cercar fortuna all'estero potrebbe essere non così semplice, principalmente per due motivi:

1) emigrando all'estero diventeremmo, automaticamente degli immigrati e gli immigrati fanno statisticamente più fatica degli autoctoni a trovare impiego, sia per razzismo sia per diffidenza

2) la lingua, ostacolo da non sottovalutare, bisogna impararla e, se per risolvere problemi di semplice quotidianità può bastare un livello basico o poco più, per trovare impiego è necessario raggiungerne uno fluente

Il terzo era legato alla tassazione, motivo forse valido per un lavoro da dipendente, discorso comunque da considerare Paese per Paese, ma per quanto riguarda un lavoro autonomo, anche in Italia, le occasioni di tassazioni agevolate non mancano, vanno conosciute!

Ma ultima e non ultima, la ragione che mi ha bloccato in modo definitivo dall'impresa: la lontananza dagli affetti, situazione spesso troppo sottovalutata, ma che, durante la permanenza, viene inesorabilmente a galla, soprattutto nei momenti difficili.

Scritto questo, la mia è solo un'opinione personale,  non voglio minimamente condizionare o smontare le iniziative altrui, ma solo invitare le persone a pensarci molto bene prima di fare il grande passo, soprattutto se non più di giovanissima età.

Un saluto, alla prossima