martedì 21 marzo 2023

Bitcoin non potrà che essere Sistema finanziario globale

Il fallimento di Silicon Valley Bank e le difficoltà di Credit Suisse, potrebbero solo essere i primi nodi che stanno arrivando al pettine.

Questa finanza è malata, forse addirittura marcia, annega nel debito e nelle infinite stampe di banconote cartacee che valgono sempre meno. 

I tassi d'interesse si sono alzati e, nonostante ciò, l'inflazione è ancora alta! 

La coperta è sempre più corta. 

Era un disastro già annunciato, in quel lontanissimo ferragosto del 1971, quando venne slegato il dollaro all'oro. 

Le catastrofi attuali, non sono che la logica conseguenza di tutto ciò. 

Giochi di potere e corruzione sono le cause di questo tracollo. 

La storia è ciclica e si è sempre ed inesorabilmente ripetuta negli anni e nei secoli. 

L'avidità umana, unita alla paura di perdere i privilegi, da parte di chi deteneva posizioni di potere, sono sempre state la causa di tutto ciò, ieri come oggi, nulla è più vecchia e ripetitiva dell'epoca che stiamo vivendo. 

La soluzione?, Non sono certo io a poterla dare, ma forse ci vorrebbero poche regole, chiare, certe, trasparenti, immodificabili e, soprattutto non manipolabili. 

Proprio come quelle su cui è fondata la blockchain di Bitcoin. 

Per questo motivo sono certo che Bitcoin, prima o poi, diverrà Sistema finanziario globale, con buona pace dei suoi detrattori, i quali dovranno farsene una ragione. 

Bitcoin è innovazione, che piaccia o no, ragione per la quale chiudo questo breve articolo  facendo mia una frase di Massimo Russo:

L'innovazione non chiede il permesso, travolge chi è immobile e cambia il Mondo. 

Ricordandovi di leggere il precedente articolo, vi saluto!

A presto. 


lunedì 20 marzo 2023

Le case green: tutela per l'ambiente o c'è altro?

Entro il 2030 tutti gli edifici devono rientrare in classe E, mentre entro il 2033 in classe D.

Si sta ancora discutendo, ma i vertici europei sono intenzionati ad andare avanti per la loro strada, senza ascoltare nessuno, con un modo di fare che di democratico ha solo il nome. 

Mi chiedo cosa possa servire tutto ciò a tutela dell'ambiente se, intorno a noi, il resto del Mondo continua a fare quello che gli pare. 

Un'autentica presa per il sedere per noi cittadini europei, anche se qui in Italia quasi nessuno sembra essersene accorto. 

Gli interessi, al momento, sembrano concentrati su altre questioni dalle quali preferisco restarne fuori. 

Ci sono ovviamente le solite esenzioni, chi non sarebbe sottoposto a tal obbligo? 

I luoghi di culto ovviamente, le case vacanza (fatemi capire, l'importante è non metterla a reddito? È forse quello il problema? Cosa c'entra con l'ambiente? ) e le case al di sotto dei 50 mq. 

Qualche polemica, a dire il vero, c'è! 

Sembra questa una manovra penalizzante per la classe meno abbienti (ma veramente?) perché risulta, a quanto pare, che le case non messe a norma non siano vendibili (se non a forte sconto) ma, soprattutto, non affittabili (vogliono proprio ostacolarla la classe media intraprendente). 

Qualcuno (ancora non molti, a dire il vero) sembra aver capito che la famiglia poco abbiente, la quale, se ha figli, non può vivere in micragnosi bilocali, qualora si trovasse bisognosa di liquidità ed avesse esigenza di vendere quella che risulterebbe la sua unica ricchezza consistente (l'immobile), si ritroverebbe in serie difficoltà. 

Meglio tardi che mai! Mi verrebbe da dire! 

Il nulla più assoluto, ovviamente, a difesa della classe media o medio alta, la categoria, come sempre, più penalizzata, da un po' di decenni a questa parte presa letteralmente di mira. 

Loro sono i soliti "figli di nessuno", che han sempre fatto tutto da soli, senza mai ricevere nulla da uno Stato assistenziale con certe categorie e punitivo con altre, ma non han mai nemmeno  chiesto nulla, se non di essere lasciati in pace. 

La situazione è ancora in divenire, siamo ancora agli inizi e, come già anticipato, si sta discutendo, ma l'intenzione  dei vertici europei è chiara e netta, mentre il 2030 è dietro l'angolo. 

La domanda che mi faccio è non se, ma quale lobby, quale grande multinazionale ci sarà dietro a tutto ciò? 

Presto lo scopriremo! 

Vi saluto e vi ricordo di leggere il precedente articolo. 

A presto!!! 



sabato 18 marzo 2023

Bitcoin oltre i 25000$

Nell'ultimo mese Bitcoin ha provato a sfondare più volte la resistenza a 25000$

Fino ad ora ogni tentativo era risultato vano, finendo poi con una secca discesa a 20/22 mila dollari.

Questa volta sembra avercela fatta, l'impressione sembra che possa addirittura puntare ai 35k!   

E' ovvio, oltre che inutile, puntualizzare che non c'è nessuna certezza che ciò avvenga, oltretutto è una news che può interessare chi è trader, non holder.

Oltretutto, ad un anno di distanza, il prezzo di Bitcoin risulta essere ancora in netto calo

quindi non sarebbe un risultato utopico, Bitcoin è in circolazione da 12 anni e non ha mai finito di stupirci.

La capitalizzazione di Bitcoin si aggira, in questo momento, a 530 miliardi di dollari 

è una capitalizzazione molto bassa e, seppur parzialmente, ancora manipolabile dai grandi istituti finanziari.

Ma nel post precedente ,che se non avete ancora letto vi invito a farlo, rimarcavo, tramite un ragionamento matematico, come fosse possibile per tutti noi soverchiare i poteri forti con la nostra unione, coesa e compatta,  anche con micro investimenti mensili.

Facevo notare come  un semplice 0,5% del proprio reddito investito in Bitcoin, se fatto da tutti, potesse addirittura raddoppiare la sua capitalizzazione da qui ad un anno, così come un 1% la facesse addirittura triplicare.

Pensate cosa potrà accadere quando sarà capito!

Aggiungere altro è inutile, calcolatrice alla mano ciascuno di noi è in grado di capirlo da solo, oltre che comprendere come certi risultati (per la stragrande maggioranza impossibili) possano risultare più vicini di quanto possano sembrare.

La rivoluzione finanziaria, democratica e pacifica, è già iniziata e sarà inarrestabile.

Chiudo qui l'articolo con una bellissima frase di Antonia Gravina, già citata nel mio Bitcoin! Il prezzo della libertà 

Un giorno ti accorgerai che sarà troppo tardi, capirai di aver perso la luna mentre cercavi di contare le stelle

 Ciao a tutti! A presto

 


giovedì 16 marzo 2023

E se Bitcoin iniziasse ad essere capito dalla massa?

Bitcoin, prima di passare ad una definitiva adozione di massa, sembra debba attraversare tre fasi lunghe circa un ventennio l'una.

Una prima fase è partita dalla sua nascita, nel 2009 e si concluderebbe intorno la fine di questo decennio, è da considerare fase d'infiltrazione.

Una seconda fase, riguardante gli anni trenta e gli anni quaranta, è da considerare come fase strutturale.

La terza fase, comprendente il decennio degli anni cinquanta e sessanta, è da considerare come fase d'adozione di massa.

Inutile puntualizzare che l'asset Bitcoin si rivolga ai giovanissimi d'oggi, nati nel nuovo secolo, oltre che alle generazioni future che devono ancora nascere.

Ma anche in questi anni, Bitcoin, potrebbe essere un interessante bene rifugio per rifugiarsi dall'inflazione, per proteggere i propri risparmi e poter essere anche considerato un investimento in ottica di lungo termine.

Le valute legali stanno palesando problemi, é evidente che gli Stati vogliano passare alla valuta elettronica che toglierebbe ogni potere al piccolo risparmiatore, essendo soggetta a pignoramenti, blocchi o prelievi forzosi.

Bitcoin rappresenta l'unico denaro, oltre al contante, in totale possesso del risparmiatore.

Ma una considerazione, vorrei farla, anche improntata sul breve termine.

Nell'esatto momento in cui sto scrivendo questo articolo, la quotazione di Bitcoin, su Coinbase, è di 24751,88 $, considerando il numero attuale di Bitcoin pari a 19.319.294 (dato fornito da bitcoinblockhalf) moltiplicando il prezzo unitario per i totali pezzi in circolazione, ne verrebbe una capitalizzazione di 478188846772,72$ (preciso al centesimo!).

Una capitalizzazione di circa 480 miliardi, può sembrare tanto, ma considerandola in rapporto alla popolazione mondiale, da quest'anno oltre gli 8 miliardi (dati forniti da worldometers), equivale ad un possesso di circa 60$ per abitante.

N.B.: Ovviamente i dati presi in considerazione sono in costante evoluzione.

Una media di 60 dollari per singolo abitante è un dato bassissimo che potrebbe esplodere anche nel breve termine, considerando il continuo aumento di massa monetaria e l'aumento costante della popolazione (che si attesta intorno l'1% annuo).

Essendo un fanatico della matematica, oltre a questi dati, sono andato a verificare il reddito pro capite medio di un cittadino mondiale, il dato uscito equivale a 12234,80 ed è riferito al 2021.

Considerando questo dato come attuale (non dovrebbe discostarsi molto) ed ipotizzando che le persone, di questo reddito, decidessero d'investirne uno 0,33%, in Bitcoin (ovvero 40,37$), la capitalizzazione pro capite passerebbe da 60$ a 100$, registrando uno sviluppo del 66%!

Se invece l'investimento fosse un po' più ardito, ovvero dello 0,5%, l'aumento della capitalizzazione per persona aumenterebbe di 61,17$, sviluppando una progressione annua oltre il 100%.

Considerando lo scenario super ottimista (troppo nel brevissimo termine, ma lo considero ugualmente) ed ipotizzando un investimento dell'1% del reddito di ciascun abitante, lo sviluppo medio per abitante sarebbe di oltre 120$ e porterebbe ad un incremento della capitalizzazione di oltre il 200%, in un solo anno.

Da quel che potete considerare, non ho considerato i movimenti dei grandi Istituti finanziari, ma solo quelli della gente comune, improntati su un accumulo costante di capitale.

Bitcoin è un progetto pubblico aperto a tutti, per questo è nato e gli esempi fatti ne sono la prova.

Basterebbe un piccolissimo investimento da parte di tutti, anche dello 0,33% del proprio reddito pro capite, per dare uno scossone immediato al Sistema.

I cambiamenti sono sempre partiti dal basso, sarà così anche in questo caso!




martedì 14 marzo 2023

Le banche falliscono, Bitcoin decolla!

E' cronaca d'attualità il fallimento della Silicon Valley Bank e la relativa preoccupazione estesa in tutto il Mondo, Europa compresa.

Contestualmente a questa situazione, il prezzo di Bitcoin ha reagito con un'accelerazione improvvisa, sfondando il muro dei 25000 dollari.

Che sia una coincidenza o meno non so dirlo, anche se un'idea, sul perché di questo improvviso decollo, ce l'avrei, ed è spiegata bene in questo interessantissimo video che ho piacere di condividere con voi.

Una situazione questa, tanto spiacevole quanto inaspettata, ma soprattutto strana se penso alle parole della BCE, forse cadute, dai più, nel dimenticatoio. 

Parole di solo pochi mesi fa, quando, grazie alla complicità dei media, da sempre ottimi portavoce dei poteri forti, dichiarava Bitcoin prossimo al fallimento.

Articolo che riporto molto volentieri, invitandovi a cliccare qui, ma che avevo già sottolineato in precedenza.

Quello che, però, mi lascia sconcertato, è la scarsa attendibilità da parte di chi, il diffusore di notizie, lo fa di professione. 

Soprattutto nei confronti di quei cittadini che, fidandosi, prendono le decisioni sui loro investimenti sulla base di ciò che viene loro detto.

Sarebbe ora che onestà e trasparenza si facessero largo, soppiantando i soliti buffoni, come già stavo facendo notare nell'articolo precedente.

Scritto questo, vi saluto.  

lunedì 13 marzo 2023

L'informazione manipolata

Ricordate tre anni fa, quando Trump chiamò il virus Covid19 virus cinese?

Venne etichettato come razzista ed ignorante. 

Ora si scopre che, forse, tutti i torti non gli aveva.

Era il periodo in cui si tacciava di cospiratore o di complottista chi nutriva dubbi su questo virus, chi si schierava contro il lock down, per non parlare di chi decideva di non vaccinarsi.

Volete saperne di più? Magari approfondendo o ricordando eventi forse caduti nel dimenticatoio? Anche se poco piacevoli, è sempre molto utile ricordare e constatare che, dai media, siamo, fondamentalmente, presi sistematicamente per il sedere.

Scrissi un mio contributo in materia sul libro collettivo Il nemico invisibile, intitolato La Repubblica fondata sul green pass

Scritto questo vi saluto e, nel ringraziarvi per il raggiungimento delle 50000 visualizzazioni, vi do appuntamento al prossimo articolo, non prima, però, di invitarvi a leggere il precedente

venerdì 10 marzo 2023

La prima moneta digitale

 Non tutti forse sanno che la digitalizzazione della moneta è già iniziata, in quanto c'è già uno Stato che ha fatto da apripista: la Nigeria.

Vediamo insieme come sta andando!

La moneta in questione è la Naira nigeriana. 

Lo Stato ha già inserito nel commercio la Naira digitale, promuovendo il suo utilizzo tramite sconti sui servizi.

Nonostante l'approccio inizialmente benevolo, le persone hanno preferito continuare nell'utilizzo del contante, il governo nigeriano ha quindi abbandonato il suo buonismo entrando a gamba tesa.

Quello che ha fatto, come anticipato nel mio precedente articolo, è imporre un limite al prelievo del contante.

Non ho molto da aggiungere

Se il buon giorno si vede dal mattino...... 

Ah si!  Una news sembra esserci. 

Tramite i rumors, sembra che tutto ciò non stia favorendo, come si augurava il governo, tramite la sua democratica imposizione, l'utilizzo della Naira digitale, bensì l'acquisto di Bitcoin. 

Ora si che posso riprendere dal buon giorno che si vede dal mattino ed il sole è alto e splende più che mai. 

Ricordandovi ancora una volta di leggere il mio precedente articolo, vi saluto, dandovi presto appuntamento per discutere di tante altre belle novità.