lunedì 28 novembre 2022

Arrangiarsi in patria forse è meglio

Quante volte abbiamo udito la frase "mollo tutto e vado all'estero"!

Non nascondo che io stesso ho cullato il pensiero di farlo

La tendenza ad emigrare sembra essere in crescita, buon per loro se si sono realizzati, hanno fatto benissimo!

Ciononostante tre sono i dubbi che mi han bloccato e mi han portato a cercare la mia strada nella madre patria.

Prima di tutto, vediamo il motivo che mi vedeva rivolto verso l'espatrio.

Il principale era legato ad una crescente mancanza di libertà che sto percependo, ogni anno sempre di più, ma, ragionandoci, è un trend che sta crescendo su scala mondiale, quindi, spostarsi di Paese in Paese non servirebbe a nulla

Il secondo era legato alla retribuzione, ma anche in questo caso, cercar fortuna all'estero potrebbe essere non così semplice, principalmente per due motivi:

1) emigrando all'estero diventeremmo, automaticamente degli immigrati e gli immigrati fanno statisticamente più fatica degli autoctoni a trovare impiego, sia per razzismo sia per diffidenza

2) la lingua, ostacolo da non sottovalutare, bisogna impararla e, se per risolvere problemi di semplice quotidianità può bastare un livello basico o poco più, per trovare impiego è necessario raggiungerne uno fluente

Il terzo era legato alla tassazione, motivo forse valido per un lavoro da dipendente, discorso comunque da considerare Paese per Paese, ma per quanto riguarda un lavoro autonomo, anche in Italia, le occasioni di tassazioni agevolate non mancano, vanno conosciute!

Ma ultima e non ultima, la ragione che mi ha bloccato in modo definitivo dall'impresa: la lontananza dagli affetti, situazione spesso troppo sottovalutata, ma che, durante la permanenza, viene inesorabilmente a galla, soprattutto nei momenti difficili.

Scritto questo, la mia è solo un'opinione personale,  non voglio minimamente condizionare o smontare le iniziative altrui, ma solo invitare le persone a pensarci molto bene prima di fare il grande passo, soprattutto se non più di giovanissima età.

Un saluto, alla prossima          

sabato 26 novembre 2022

E' stata una sfortuna nascere dagli anni '70 in poi? Parliamone!

Per noi nati dagli anni '70 in poi è stata una sfortuna!!!

Quante volte si è sentita questa frase? Vedendola sotto il profilo pensionistico, è vero, non c'è da discutere!

E' evidente che stiamo pagando lo scotto provocato da  un debito pubblico enorme, causato dai sprechi perpetrati dal dopo guerra per ben 50 anni.

Anche a costo di rendermi antipatico, la prima causa su cui puntare il dito è sulle baby pensioni, istituite nel 1973 ed erogate con disarmante leggerezza fino al 1995, han creato un vero e proprio esercito di giovanissimi pensionati che hanno influito sullo stato economico per decenni. Basti pensare che, ancora nel 2011, ne figuravano ancora ben mezzo milione.

Benché il problema del debito pubblico sia diffuso in tutto il Mondo, causa di un sistema marcio e fondato sul debito e che, in questi decenni, ha visto la risoluzione con generose stampe di moneta, in particolar modo dal 1971, quando il presidente Nixon slegò " temporaneamente" (si fa per dire) il dollaro dall'oro, l'Italia è uno degli Stati ad esserne più coinvolti, terzi al Mondo nel rapporto debito e pil .

La rottura degli accordi di Bretton Woods, avvenuta il 15 agosto 1971, ha letteralmente cambiato l'economia, con gli anni i nodi son venuti al pettine e stanno influendo sulla vita di tutti noi, soprattutto quella dei più giovani.

Da questo punto di vista è "indiscutibile" che, essere nati dagli anni '70 in poi, soprattutto in Italia, sia stato uno svantaggio, rispetto a chi è nato negli anni immediatamente post dopo guerra.

Hanno vissuto gli anni del boom economico, dove il lavoro si trovava molto più facilmente!

D'altro canto si trattava, però, di lavori spesso ripetitivi e faticosi che, negli anni, venivano automatizzati e sostituiti dalle macchine.

Lo sviluppo della medicina era decisamente inferiore a quello attuale e si godeva di una speranza di vita inferiore.

Ultimo ma non ultimo, non esisteva internet e l'accesso a tantissime informazioni erano ai più precluse, di nicchia solo ai più ricchi.

Il confronto a nostro favore con chi è, invece, nato ancora prima, si fa addirittura impietoso, soprattutto se si considera chi è nato nel primo decennio del novecento o addirittura prima, han vissuto due guerre mondiali ed una pandemia peggiore della nostra.  

Sono il primo a puntare il dito sulle cose che non funzionano ed in "Bitcoin! Il prezzo della libertà" l'ho rimarcato a tinte forti, ma non per una lamentela fine a se stessa, bensì per convogliare le energie verso la risoluzione.


 





giovedì 24 novembre 2022

L'innalzamento del tetto al contante porta maggiore evasione? Io non ne sono sicuro

Una delle iniziative del  nuovo governo è l'innalzamento a 10000 euro del tetto al contante.

Tutto ciò ha suscitato malumore tra l'opposizione, il motivo è perché dovrebbe favorire il sommerso.

Io non ne sarei così sicuro.

Innanzitutto perché le piccole evasioni, in numero (non in valore) le maggiori, sono  quelle perpetrate dai piccoli professionisti ai danni dello Stato e vengono effettuate su piccoli importi, ben inferiori ai mille euro precedenti.

Potete rispondermi che, l'innalzamento del tetto, potrebbe  favorire evasioni con importi maggiori.

Anche su questo punto non sono d'accordo, visto che lo Stato è nella condizione di monitorare tutti i nostri movimenti e, tramite l'incrocio dei dati, è in grado di accorgersi di anomalìe determinate da eccessivi acquisti in rapporto al reddito dichiarato. 

Più che un favore nei confronti del potenziale evasore potrebbe, addirittura, trasformarsi in una trappola.

L'emigrazione dei capitali posseduti dai ricchissimi colossi verso i paradisi fiscali, sono invece possibili anche se il denaro fosse completamente elettronico e, questo, sarebbe un modo legale per evitare di pagare le imposte, differendo dall'evasione solo nel nome.

Ricordo a tutti che il denaro contante, insieme alle cripto valute decentralizzate (bitcoin è la più famosa), rappresenta l'unica forma di ricchezza completamente nelle nostre mani, ovvero non pignorabile, non soggetta a prelievo forzoso e nell'impossibilità di essere bloccato.

Possedere ricchezza nelle nostre mani è sinonimo di libertà, a tal proposito vi ripropongo il mio lavoro in materia . E non possederne affatto, sarebbe sinonimo di cosa? Lascio a voi l'onore di darne un nome 

martedì 22 novembre 2022

L'impatto della fortuna nella vita

La fortuna è un fenomeno aleatorio, sul lungo termine non impatta quasi mai. Affidarsi ad essa porta solo guai!

Non mi è mai piaciuto affidarmi alla fortuna.

Non dico che le botte di sedere non esistano, ma sono solo da considerare dei fenomeni aleatori non impattanti, se non nel breve termine.

Non è una novità, ho rimarcato più volte il mio odio verso i giochi di fortuna.

I giochi d'azzardo che non richiedono alcuna capacità, se non vincite dettate dal caso, sul lungo termine portano quasi sempre a perdite.

Basta pensare che, chi ha in mano il monopolio, è lo Stato e se lo fa è perché ci guadagna.

Sul singolo che ci  guadagna, in tanti ci perdono e, ultimo ma non meno importante, la storia dice che gran parte di quei pochi fortunati che si sono ritrovati per le mani grandi vincite, non hanno saputo gestirla,  dilapidando, in breve, tutto il patrimonio.

Dire "Io avrei fatto diversamente" è facile, ma la realtà é ben diversa, la fortuna sarà anche cieca, ma anche per essere fortunati sono richieste delle abilità. 

domenica 20 novembre 2022

La fortuna? Dipende dai punti di vista!

Sicuramente la fortuna ha un ruolo fondamentale sul successo di una persona e, non con tutti, la dea bendata, si comporta in egual modo.

C'è chi ha la fortuna di nascere bellissimo, con un fisico perfetto, o  in una famiglia ricca e potente.

Ma tutto è relativo.

Ci sono libri molto interessanti inerenti la materia della relatività, uno di questi è stato scritto da Albert Einstein!

Ma cosa intendo quando scrivo che tutto è relativo?

Magari non abbiamo avuto la fortuna di essere nati ricchi  (mi ci metto pure io in prima  persona) ma né un tetto sulla testa e né un piatto in tavola ci è mai mancato!

Magari non abbiamo mai trovato il lavoro super pagato o dei nostri sogni, ma, d'altro canto, ne abbiamo avuto sempre uno, svolto con una certa continuità.

Questi non sono che due semplici esempi, fatti solo per far notare che, cose  per noi  scontate, per altre persone ancor meno fortunate, potrebbero trasformarsi nel sogno della loro vita.

Per esempio, il sottoscritto e la grande maggioranza dei lettori di questo blog, ha avuto la fortuna di essere tra le 700 milioni circa di persone a nascere in Europa (gli abitanti attuali, immigrati compresi, sono più o meno 746,4 milioni).

Pensate se avessimo avuto la sfortuna di nascere nei paesi più poveri del continente africano, del continente asiatico o del continente sudamericano!!!

Tanto per farvi capire un po' di numeri, oltre 800 milioni sono le persone denutrite e , quasi 800 milioni le persone senza accesso all'acqua potabile. Non mi credete, ne avete ben donde! Infatti vi invito a guardare con i vostri occhi su worldometer 

Nei prossimi articoli riprenderò a parlare di questo tema, ho un po' di idee da condividere con voi, vi invito nel frattempo a farmi sapere cosa ne pensate, commentando o contattandomi via mail

Vi invito, altresì, ad iscrivervi al mio blog o a seguirmi sul canale Telegram


venerdì 18 novembre 2022

Bitcoin ha perso quasi l'80% in 12 mesi! Paura tra gli investitori! Vi spiego perché, secondo me, il progetto non fallirà!

Bitcoin è un progetto pubblico ed open source (ovvero aperto a tutti)

Come funzioni, un singolo post non può bastare a spiegarlo, in tal caso ho scritto un libro in materia.

Giusto per non dar impressione di spammare i miei prodotti, ci sono altri info prodotti in vendita che trattano la materia, cliccando qui, vi do l'opportunità di acquistare il best seller  

Negli ultimi dodici mesi, Bitcoin ha subito un fortissimo calo, creando notevole panico tra gli investitori.

Chi è spaventato, forse, non era pronto ad investire in Bitcoin. 

Prima di investire in ogni prodotto, ma soprattutto in asset come Bitcoin, bisogna conoscerne la materia ma, soprattutto, si deve mettere in preventivo anche un suo crollo a 0; ma, al momento, non ci sono i parametri per pensare tutto ciò

Bitcoin, già precedentemente, in bene due occasioni ha subito cali ben più notevoli, Marco Cavicchioli, in un suo recente articolo, lo spiega molto bene. 

Vi invito a leggere anche un mio recente articolo in materia

Nel salutarvi, vi ricordo nuovamente sia il mio libro sia il bestseller inerenti la materia.

Al prossimo post

martedì 15 novembre 2022

L'avventura di un povero cristiano - cap. 7 Il fine settimana dell'uomo infelice

Dopo una settimana di duro lavoro, arriva finalmente il tanto agognato week end per l'uomo infelice.

Due giorni da vivere liberamente dopo cinque di assoluta prigionia. A pensarci bene, il rapporto non torna, ma è uno sforzo necessario che ne vale senz'altro la pena! Volete mettere che vita squallida sarebbe non poter godere degli agi a disposizione oggi?

E' l'ora di raccogliere tutto ciò che si è seminato in questi primi cinque giorni, lo aspettano due giorni di shopping sfrenato!

Ma ci sarebbe un problema!!!

Sia l'uomo infelice sia la graziosa consorte si sono già spesi quasi tutto, durante la settimana in vizi e, con mutuo e bollette che incombono, sarebbe il caso di risparmiare.

Ma risparmiare è da sfigati e, in loro soccorso, arriva la carta di credito, con la quale possono comprare quel che vogliono.

Ma il mese prossimo? Quando saranno addebitate le spese? Nessun problema! Si possono tranquillamente rateizzare in tantissime rate mensili, pagando degli interessi che, spalmati nei mesi, quasi non si sentono.

Ma anche quando le rate si accumulano arriva la soluzione! La banca è tanto brava con loro, aumentando il montante della carta di credito; concede loro, inoltre, la possibilità di scendere di qualche migliaio d'euro sotto zero nei loro conti, a fronte di piccole percentuali d'interesse, prima mille poi tremila e poi anche diecimila euro!

Che la vita da ricconi possa continuare!!! 

Il sabato consiste in una mattinata impegnata tra parrucchiere, estetista e lavaggio macchina, il pomeriggio al centro commerciale,  tra supermercato e negozi limitrofi, esaurendo tutte le ore del pomeriggio e buona parte del capitale disponibile sulle rispettive credit card.

In alcuni momenti, l'uomo infelice, leggendo i prezzi, sente dolore, ma l'astrattezza della carta aiuta meglio ad assorbirlo, basta solo strisciarla e poi... si può sempre rateizzare! 

E pazienza se trattasi di un debito cattivo! 

Tra qualche ora inizierà la vera libidine!

E' la gloria del sabato sera! Da passare tassativamente con gli amici al ristorante! Per sfoggiare gli acquisti del giorno e fotografare tutto sui social!

La domenica non può non essere trascorsa negli outlet, le occasioni presenti sui capi d'abbigliamento firmatissimi che indossano solo i vip del momento, non si possono perdere! In fin dei conti, chi più spende, meno spende! Glielo ricorda sempre la moglie, nei momenti in cui l'uomo infelice inizia a pensare che, forse, stanno esagerando.

Poi un nuovo grande momento è alle porte! 

Il costosissimo happy hour della domenica sera, dove moglie e figli, oltre a consumare cibo spazzatura e  costosissimi cocktail tutt'altro che sani,  possono sfoggiare nuovamente i loro acquisti lussuosi e riportarli nuovamente sui social, dove like e commenti sorpresi abbondano.

Siamo arrivati alla fine di questo romanzo, dove è stata scandagliata attentamente la vita settimanale dell'uomo infelice, ovvero "L'avventura di un povero cristiano".

Tutto il resto è noia, cioè un ripetersi continuo , intervallato solo dalle tre settimane di ferie ad agosto, e che, di settimana in settimana, formerà prima mesi e poi anni.

Uno stile di vita, quello dell'uomo infelice, che terrà finché il suo fisico glielo permetterà, talvolta non molto,  tutto ciò è bene per questo Sistema che non dovrà provvedere al suo mantenimento pensionistico.

L'importante è che sopravviva il tempo sufficiente per educare al meglio i suoi figli, ovviamente non ad essere persone gentili, affidabili, credibili, oneste ed empatiche, ma far quello che viene loro richiesto nella vita, cioè a lavorare per consumare, vivendo in città, passando i fine settimana nei centri commerciali ed acquistando tutto ciò che viene loro detto . 

 Chiudo questo settimo capitolo sul mini racconto "L'avventura di un povero cristiano"  e presto arriveranno nuovi contenuti a riguardo. Se ancora non l'hai letto, vai al post precedente

Nel frattempo ti invito ad iscriverti al mio blog per rimanere sempre aggiornato o, se preferisci, a seguirmi sul canale Telegram