Bitcoin.

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IL PREZZO DELLA LIBERTÀ
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mercoledì 28 maggio 2025

Il tempo che buttiamo (e quello che ci potrebbe salvare)

Passiamo anni a cercare promozioni.

Rincorrendo stipendi leggermente più alti, spesso sacrificando momenti preziosi con la famiglia o con noi stessi. 

Ci adattiamo, ci si modella e ci si piega per compiacere capi e aziende che, nella maggior parte dei casi, potrebbero sostituirci in un attimo.


Eppure, non troviamo un’ora al mese per studiare come far lavorare i soldi per noi.

Viviamo in una società che premia la fatica apparente, e ignora l’intelligenza finanziaria. 

Accettiamo senza reagire che il nostro tempo venga comprato a basso costo, ma ci rifiutiamo di investire in conoscenze che potrebbero restituircelo, moltiplicato.


Il paradosso è evidente. 

Ci affanniamo per qualche euro in più in busta paga, mentre potremmo costruire libertà nel lungo termine, se solo iniziassimo a capire il valore del denaro e del tempo.

La vera ricchezza non è solo economica. È libertà. 

È scegliere cosa fare del proprio tempo. 

Ed è lì che, prima o poi, tutti torniamo a guardare.

Peccato che venga sempre capito troppo tardi

venerdì 23 maggio 2025

Il debito e la povertà mascherata

Viviamo in una società dove tutto è accessibile a rate. 

Smartphone a rate. Vacanze a rate. Perfino le scarpe da ginnastica si possono pagare a rate.

Il risultato? Una ricchezza di facciata. Apparente. 


Dietro, c’è una povertà crescente, nascosta da abiti firmati e auto in leasing. 

Si vive sopra le proprie possibilità non per bisogno, ma per apparire.

Il debito non è più un’eccezione, è la regola. 

Ma un conto è investire, un altro è indebitarsi per mantenere uno status. Per soddisfare un bisogno indotto. 


Così il debito diventa una trappola. 

E la libertà, anche economica, si allontana. 

Perché se lavori solo per pagare ciò che hai già consumato, sei povero. 

Anche se hai un iPhone in tasca.


Lo vediamo su scala personale, ma anche nazionale. 

Gli Stati Uniti iniziano a scricchiolare, sotto il peso delle loro stesse aste obbligazionarie. 

Il Giappone è già dentro una bolla immobiliare e sociale, tenuta in piedi artificialmente da anni di politiche monetarie ultra espansive. 

E intanto le famiglie giapponesi fanno fatica a risparmiare anche solo pochi yen.


La vera ricchezza è non dover dimostrare nulla a nessuno.

E, soprattutto, non dover più nulla a nessuno.


giovedì 22 maggio 2025

Stati Uniti: il gigante dai piedi d’argilla?

Negli ultimi giorni, un evento ha scosso i mercati finanziari americani con la forza di uno schiaffo improvviso.

Un’asta di obbligazioni del Tesoro è andata sostanzialmente deserta, segnalando un allarme che non può essere ignorato. 

I tassi offerti non sono riusciti ad attirare sufficiente domanda, un fatto raro e preoccupante, soprattutto per un Paese che da decenni è considerato il porto sicuro della finanza globale.


Dietro a questo scollamento c’è un debito pubblico che sta diventando sempre più insostenibile.

Ad aggiungersi una Federal Reserve alle prese con un'inflazione ancora difficile da domare, e un contesto geopolitico sempre più incerto. 

Gli investitori iniziano a chiedersi: fino a quando si potrà stampare moneta senza conseguenze? 

Fino a quando il dollaro resterà il re indiscusso?


Nota finale

In un’epoca in cui la fiducia è moneta rara, l’asta andata deserta è molto più di un incidente tecnico: è un campanello d’allarme. 

Se perfino i titoli di Stato americani iniziano a tremare, chi sarà il prossimo a cadere?

Forse è tempo che anche l’economia più potente del mondo si guardi allo specchio.


lunedì 12 maggio 2025

Il caro vita e l’ostentazione: il nuovo oppio del popolo

George Orwell l’aveva previsto nella sua opera più celebre. 

La manipolazione del pensiero, il controllo delle menti, l’omologazione forzata del desiderio e della realtà. 

Ma non fu solo finzione letteraria. 

Anche Trujillo, descritto magistralmente da Mario Vargas Llosa ne La festa del caprone, esercitava un dominio totale sul popolo dominicano, non solo nelle azioni ma perfino nei pensieri. 

La sua dittatura non si limitava a leggi e repressioni: pretendeva consenso interiore, devozione assoluta, verità riscritte e interiorizzate. 

Come se il controllo non fosse completo finché qualcuno osava ancora pensare in modo autonomo.


Oggi non serve più la repressione fisica. 

Oggi si reprime col desiderio. 

Ti convincono che valga più apparire che essere, più consumare che costruire. 

E se non te lo puoi puoi permettere? Nessun problema: c’è il pagamento a rate. 

Dio è morto, sì, ma nelle auto prese a rate, nei cellulari di ultima generazione comprati con sacrifici assurdi, per non sembrare fuori moda.


Il benessere è diventato una messa in scena.

E, nella corsa all’ostentazione, anche chi è povero può sembrare ricco. Basta una carta di credito.

Ci siamo arrivati, ma con un tocco glamour: oggi il Grande Fratello ti lascia scegliere il colore dell’iPhone mentre ti convince che, se sei povero, è colpa tua.

E tu ci credi. Basta che nessuno si accorga che sei povero, almeno finché non ti staccano la luce.


L’illusione del benessere (a rate)

La carta di credito è diventata il lasciapassare per l’illusione del benessere.

Non importa se il conto langue, se ogni fine mese è un salto mortale: ciò che conta è apparire, mostrarsi vincenti, anche solo nell’immagine filtrata di uno smartphone.

Una società che non premia la coerenza o il sacrificio silenzioso, ma l’ostentazione rumorosa. 

E così il successo è diventato un travestimento da indossare, anche se a rate.


Francesco Guccini lo aveva intuito con feroce lucidità: “Dio è morto nelle auto prese a rate”. 

Una frase che oggi risuona come un verdetto. 

Perché in quelle parole c’è tutta la disperazione, di chi ha sostituito la sostanza con il debito, la dignità con lo status symbol.

Dio è morto, sì — e al suo posto c’è l’ultimo cellulare -  sfoggiato con orgoglio ma pagato col fiato corto.


Morale?

Chi risparmia con disciplina viene deriso, chi si indebita per apparire viene applaudito. 

Ma la realtà è spietata: i primi diventano liberi, i secondi restano schiavi.

E la verità, spiace dirlo, è che non c’è niente di rivoluzionario nel vivere sopra le proprie possibilità. 

C’è solo la banalità del fallimento mascherata da moda.

E sia ben chiaro, oltre ogni fraintendimento,  che il pirla moderno non è colui che non ha nulla, ma colui che, pur avendo poco o nulla…finge di avere tutto.




Il paradosso dell'apparenza e la ricerca della ricchezza

Non è difficile apparire ricchi, almeno non per tutti. 

Basta una carta di credito, un po' di astuzia, e l'apparenza fa il resto. 

La gente si illude di aver raggiunto lo status sociale, di appartenere alla schiera dei "ricchi", perché sfoggia un iPhone di ultima generazione, magari un vestito firmato, o un'auto costosa. 

È un gioco che ha ormai stancato: è facile apparire ricchi, basta solo non essere troppo pigri con i pagamenti a rate.


Tuttavia, la vera ricchezza non si costruisce così. 

È facile sognare di possedere una Ferrari, ma molto più complicato è riuscire ad acquistare una casa senza essere sommersi dai debiti. 

La realtà, quella cruda, è che molti si arrendono alla tentazione di pagamenti dilazionati, senza pensare alle conseguenze sul lungo periodo. 


I consumi impulsivi, legati al desiderio di apparire più di quanto si è, non portano mai alla libertà economica. 

Anzi, sono il primo passo verso la schiavitù finanziaria.

Pensate a quanto costa ogni anno un iPhone nuovo. Il modello top di gamma di Apple, che ogni anno diventa più costoso, è il simbolo di questo paradosso. 

Se avessimo messo da parte i soldi che si spendono annualmente per acquistare l'ultimo modello, avremmo potuti  ottenere qualcosa di ben diverso, qualcosa che davvero aumenta il nostro valore. 


Un esempio? Quei soldi spesi in rate per il cellulare sarebbero potuti essere stati investiti proprio nelle azioni Apple.

Nel 2015, l'iPhone  costava circa 799 euro. 

Se l'eterno acquirente di lunga data, nel 2015 avesse investito gli stessi 799 euro in azioni Apple, oggi, tenendo conto dell'aumento del valore delle azioni (più di 7 volte il loro valore iniziale), avrebbe avuto un ritorno di circa 5.500 euro. 

Sarebbe passato da un singolo acquisto consumistico a un vero investimento, che avrebbe dato i suoi frutti nel tempo.

È uno dei miei più grandi crucci non averlo capito, una grandissima mancanza non essere sceso in profondità, essere stato pigro e non aver studiato. 

Fu, la mia, una stoltezza imperdonabile, per  non aver approfittato, nonostante la realtà di file chilometriche fosse a mia conoscenza.

Ma questa è solo la punta dell'iceberg. 

L'intuizione finanziaria è ben diversa dal desiderio di "consumare l'illusione", come molti fanno. 

È triste, vero? Non per non aver mai acquistato l'ultimo iPhone, ma per non averla  avuta  quell' intuizione, e vedere crescere quel piccolo investimento nel tempo.


Il paradosso è che, mentre tanti si indebitano per un simbolo di status, in realtà potrebbero costruire la propria vera ricchezza con pochi passi. 

Ma, evidentemente, non è facile. Non è facile partire dal basso e arrivare in alto. 

La vera sfida è scegliere di non essere prigionieri della pubblicità, del consumo e delle apparenze. 

Se è difficile diventare ricchi, lo è ancora di più sfuggire alla trappola dell'apparenza.


Ma, anche tra noi comuni mortali, c’è una differenza fondamentale. 

Mentre chi è povero e risparmiatore,  ha la possibilità di cambiare la sua situazione, chi invece, pur essendo povero, non rinuncia alle grandi firme e ai consumi ostentati, non solo è povero, non solo si preclude ogni possibilità, ma è anche pirla.



sabato 10 maggio 2025

Italia, stipendi da fame. Ma sarà solo una mia impressione

Nel 1990 eravamo un Paese fiero, avanzato, competitivo. 

Gli stipendi medi italiani superavano quelli di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Eravamo al centro dell’Europa, una locomotiva. Oggi siamo in fondo. Non al fondo. Sotto.


Gli stipendi degli italiani, rispetto al 1990, sono diminuiti. 

Quelli degli altri europei sono cresciuti. In alcuni casi raddoppiati. Noi, invece, siamo riusciti in un’impresa che ha del miracoloso: lavorare di più, guadagnare di meno, pagare più tasse e ringraziare pure. Una magia economica tutta italiana. O un incubo.


Eppure c’è una categoria che non accusa il colpo. 

Una casta — sì, chiamiamola con il suo nome — che pare vivere in un’Italia parallela: quella dei politici. Lì, i compensi non sono scesi. Anzi. In Europa siamo primi per stipendi parlamentari. Campioni.


Un paradosso? No, no: è la logica che non capiamo noi. 

Perché se li paghiamo tanto, vorrà dire che fanno bene il loro lavoro, no? Che sono meritevoli, produttivi, efficienti, risolutori. E se poi la disoccupazione cresce, il lavoro è precario, i giovani fuggono e i salari sono da terzo mondo… sarà solo una nostra impressione. Magari siamo noi che non capiamo l’economia, o che non leggiamo i dati col giusto spirito patriottico.


Tanto lo sappiamo come funziona: chi denuncia è pessimista

Chi protesta è disfattista. Chi pone domande, è populista. Però poi il frigo è vuoto, l’affitto scotta, il tempo libero sparisce, e il mutuo — se te lo danno — ti divora l’anima.


Ma per carità, non lamentiamoci troppo

Alla fine, in fondo in fondo, abbiamo ciò che meritiamo. E magari, per farci perdonare il coraggio di averlo notato, possiamo anche pagare un altro giro a chi ci governa. Un bonus. Una mancia. Tanto non sono loro a doversi vergognare.


Alla fine i colpevoli sono sempre altri!!!

Coloro che hanno deciso di non collaborare, di vivere diversamente, consumare il meno possibile essere diversamente ribelli  e vivere fuori da ogni schema, oltre il confine

La colpa è tutta loro!!!



venerdì 9 maggio 2025

Bitcoin torna a sei cifre. Ma tranquilli, è solo una bolla!

 Già, 100.000 dollari. 

Un numero simbolico. Psicologico. Eppure sono ancora in troppi a fingere di non vedere, di non capire, di non voler nemmeno porsi una domanda. 

Perché?

Perché fa comodo. Perché, accettare Bitcoin, significherebbe mettere in discussione tutto: moneta, Stato, controllo, banche, sistema.

Ma il problema non è Bitcoin.

Il problema è ciò che Bitcoin svela: la nudità di un sistema che vive sul debito, sulla stampa infinita di denaro....... e sulla nostra ignoranza volontaria.

E quindi meglio deridere, ignorare, sminuire. Dire “tanto poi crolla”.

E intanto.......crolla tutto il resto.

Chi è dentro da tempo non festeggia solo un prezzo, ma una conferma: quella di aver scelto la strada più difficile, quella impopolare, quella derisa.

Eppure, giorno dopo giorno, blocco dopo blocco, transazione dopo transazione, quella strada prende forza.

Non perché la predicano i guru, ma perché la regge il protocollo.

Bitcoin non ha bisogno di promesse.

Non ha bisogno di fiducia. 

Semplicemente funziona!!! 

E basta!!!


Se anche tu vuoi capire, davvero, perché Bitcoin non è solo un investimento, ma una scelta di libertà, leggi i miei due libri:

– Bitcoin. Il prezzo della libertà

– Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network (scritto a quattro mani con Gabriele Baldini)


Due percorsi, complementari: il primo per chi parte da zero, il secondo per chi ha già capito abbastanza da voler andare oltre.

Lo farai domani?

Fa come vuoi, solo potrà essere troppo tardi.

Ma oggi puoi ancora scegliere.

giovedì 8 maggio 2025

Powell parla, i mercati ascoltano: cosa cambia dopo il FOMC di maggio

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha parlato.

Il suo intervento, atteso dai mercati globali e dagli analisti, è arrivato al termine della riunione del FOMC del 7 maggio.

Tassi d'interesse:

I tassi d'interesse, come previsto, sono rimasti invariati.

Vediamo il perché 

Inflazione e crescita: 

Powell ha affrontato il tema dell’inflazione, valutata, nonostante il suo rallentamento, troppo alta, essendo ancora sopra il 2%, mentre  il mercato del lavoro si è confermato robusto. 

Alla luce di questi dati, Powell ha preferito adottare un approccio attendista, al fine di evitare il riaccendersi dell' inflazione.

Mercati finanziari:

La reazione dei mercati è stata, come previsto, neutra.

Il messaggio chiave:

Il vero punto del discorso di Powell non è stato tanto la decisione di non tagliare i tassi, nemmeno la reazione dei mercati, pressoché nulla.

Le maggiori attenzioni, sulla sua  dichiarazione, sono state proiettate verso la reazione, decisamente stizzita, del presidente Trump, per via dell' immobilismo mostrato.

Tutto ciò ha riacceso un tema cruciale, riguardante l'indipendenza delle Banche centrali

Powell ha rivendicato, con fermezza, il diritto della Fed di agire secondo criteri tecnici e non politici, facendo notare che, la separazione tra potere esecutivo e autorità monetaria, è il principio fondante della democrazia liberale.

Considerazioni finali:

Cosa aspettarsi ora è la domanda che si fanno tutti gli analisti economici, il futuro appare ancora incerto.

L'unica certezza che ci portiamo, dopo questa giornata, è una profonda riflessione sull'importanza della decentralizzazione dei poteri, che deve andare al di là di ogni simpatia politica. 

Istituzioni autonome possono concentrarsi sul loro mandato, quello della Fed è di tutelare la stabilità dei prezzi e dell'occupazione, possibilmente senza subire pressioni esterne. 

Noi tutti sappiamo quanto la situazione americana, data la sua centralità economica, tenda a riversarsi, come un effetto a catena, su tutto il Mondo, ed è proprio per questo che l'indipendenza della FED va considerata come una tutela per tutti.




mercoledì 7 maggio 2025

Esploriamo Bitcoin: Il ruolo di Bitcoin nel mondo

 La sesta ed ultima  puntata di Esploriamo Bitcoin, intitolata "Il ruolo di Bitcoin nel mondo", esplora come Bitcoin stia influenzando l’economia globale, aiutando a combattere l’inflazione e migliorando l’accesso ai servizi finanziari, specialmente in paesi con economie instabili. 

Si parla anche dell'interesse crescente di istituzioni e governi verso Bitcoin come riserva di valore.

Nel video (sopra menzionato) vengono analizzati vari aspetti di Bitcoin:

Implicazioni economiche

ovvero come Bitcoin stia influenzando sia i mercati finanziari globali, sia le economie locali.

Bitcoin è una valuta decentralizzata e resistente all'inflazione, che è indipendente dalle Banche centrali, la cui caratteristica, atta a crearne un sistema economico parallelo, può ridurre il potere delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Tecnologia Blockchain

ovvero il funzionamento della tecnologia sottostante a Bitcoin.

Garantisce trasparenza e sicurezza, è utilizzata in svariati settori: la finanza, la supply chain e nei contratti intelligenti (smart contract).

Impatto sociale

l'adozione di Bitcoin che sta cambiando, sempre più, le dinamiche sociali ed i rapporti tra individuo ed Istituzioni.

Bitcoin favorisce la libertà finanziaria e l'inclusione economica, di grande aiuto alle persone che vivono in Paesi con sistemi bancari instabili, ma potrebbe arrivare a sfidare anche le strutture politiche tradizionali.

 Scritto ciò, ti saluto e ti invito ad approfondire, tramite la visione del video che ti ripropongo, cliccando qui.

Ciao!!!

 

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mercoledì 13 novembre 2024

Esploriamo Bitcoin - Le ombre del Sistema

Come promesso, eccovi un riassunto semplificato della prima puntata, intitolata "Le ombre del Sistema" che vi invito comunque a vedere, cliccando qui.

Ciò che scrivo, infatti, non può e non deve sostituire coloro che, più esperti del sottoscritto, si sono prodigati nello sforzo, ai fini di una maggior condivisione del sapere, ma può solo essere un utile supporto. 

Già dall'inizio dell'episodio, il presentatore (il giornalista Federico Rivi) spiega come, prima di spiegare i problemi che andrebbe a risolvere Bitcoin, andrebbero precedentemente esaminati, in modo tangenziale, i problemi esistenti nel Sistema finanziario tradizionale. 

Tema principale di questa puntata è la fiducia negli intermediari, tema importante e citato dallo stesso Satoshi Nakamoto nel suo White Paper con il quale, in data 31 ottobre 2008 presentava Bitcoin, nato poco dopo, il 3 gennaio 2009. 

Già nel video introduttivo, ad opera di Marco Costanza, viene fatto notare come l'euro, negli ultimi sette anni, abbia perso circa il 25% del suo potere d'acquisto. 

Semplifico, ciò che si acquistava con 1 euro sette anni fà, ora, con lo stesso euro, non è più possibile farlo, per poter acquistare lo stesso bene ci vogliono 1 euro e 25 centesimi. 

A cosa è dovuto tutto ciò? Alla politica espansionistica della banca centrale che, negli ultimi dieci anni ha aumentato la massa monetaria di oltre il 50%, con lo scopo di risollevare l'economia stagnante, ma tutto ciò ha prodotto una maggiore inflazione, che ha toccato il suo massimo ad ottobre del 2022, superando il 10% annuo. 

Un'economia che sta premiando chi fa debito e punendo chi risparmia, come ho rimarcato nel mio libro Una vita vincente, e che sta aumentando il divario tra ricchi e poveri. 

Fanno da contraltare i risparmi in beni scarsi come l'Oro (+170% negli ultimi 7 anni) e, soprattutto, il Bitcoin che, grazie anche alla sua giovane età e ad una maggiore potenzialità di crescita, ha realizzato, negli ultimi 7 anni, un rendimento annuo del 72%. 

Si evince, dal video introduttivo, come la grande indiziata, almeno a casa nostra, sia la BCE, che può operare principalmente con due diverse leve:  l'aumento della massa monetaria e la variazione dei tassi d'interesse,  misure che cambiano il valore del denaro che utilizziamo e che, di conseguenza, toccano le nostre vite. 

Ciò avviene perché tutti noi ci fidiamo degli esperti. 

Giacomo Zucco fa notare come la carenza di scelta, e quindi di concorrenza, tra gli esperti di moneta, scelti e messi lì dai governi, sia un forte problema. 

Fa notare, sempre Giacomo Zucco, come le Banche Centrali, quando stampano soldi, lo fanno per comprare il debito statale o riversarli nelle spese pubbliche e nel mercato azionario, provocando un rialzo del prezzo degli indici in modo artificiale che, in apparenza fa risultare essere un successo dei mercati, ma che, in realtà, altro non è che inflazione invisibile, che non viene conteggiata. 

Il problema, legato quindi alla mancanza di concorrenza, è ovvio, in quanto, in assenza di un comportamento corretto della Banca Centrale, non vi è alcun concorrente che possa prendere il suo posto. 

Guybrush, nel suo primo intervento, mette in risalto come la fiducia, nei confronti degli investitori sia stata tradita, citando il mantra di Mario Draghi "Un euro oggi è un euro domani"  quando l'inflazione ufficiale, da quando l'euro è in circolo, risulta essere del 35%, a mia percezione, questo è un dato che vedrei al rialzo, ma anche solo questo è sufficiente per mettere in mostra le falle del Sistema finanziario tradizionale. 

La moneta non dovrebbe mai essere infinita

La ricchezza non si crea dal nulla, il denaro è uno strumento utilizzato per scambiare e la controparte deve essere interessata a riceverlo. 

Giacomo Zucco sottolinea  come le cose infinite, accessibili a tutti, perdono di interesse e, quindi, di valore. Per far comprendere meglio il concetto, cita due beni a noi essenziali, in quanto vitali, come l'aria e l'acqua che, sono necessari per la nostra sopravvivenza ma che, essendo fortunatamente disponibili in grande quantità, non siamo disponibili a pagarli (l'aria) o a non pagarli eccessivamente (l'acqua). 

Un bene con offerta più bassa, a parità di domanda, tende ad avere un prezzo più alto, questo per il semplice equilibrio tra domanda ed offerta. 

L'aumento del prezzo dell'oro ne è una diretta conseguenza, in quanto ad una forte domanda di questi ultimi anni, non è potuta conseguire un'estrazione proporzionalmente uguale. 

La stampa di nuova moneta, invece, dipende solo ed esclusivamente da un ente (la Banca Centrale), il quale ha il potere di farlo quando lo ritiene necessario, mentre le persone si fidano e sperano che lo faccia bene. 

Purtroppo, gli ultimi accadimenti, hanno evidenziato come così non sia sempre stato. 

Guybrush, a questo punto, tocca un tasto assai dolente, spiegando come l'immissione di nuova massa monetaria, tra l'altro, favorisca i primi che la ricevono (ovvero gli istituti finanziari) che possono investire nei mercati prima che essi aumentino, e sfavorisce chi viene dopo, ovvero i retail (gli Investitori privati), i risparmiatori (che si trovano un capitale, messo da parte, svalutato nel suo potere d'acquisto) ed i lavoratori, in quanto percettori di uno stipendio  fisso che, a causa degli aumenti di prezzo, risulta essere sempre più misero. 

Le azioni fatte sulla moneta, provocano delle conseguenze sulla nostra vita. 

Le politiche monetarie determinano i comportamenti delle persone, e di come si approciano, di conseguenza, al risparmio, all' investimento ed alla loro visione futura. 

Generalmente non ce ne accorgiamo , ma in base a quanto varia il prezzo della moneta, noi stessi cambiamo i nostri comportamenti. 

Nel vedere l'aumento dei prezzi, c'è tendenza ad incolpare il capitalismo e la sua economia, vista come la colpevole, quando, invece, la vera colpevole è l'economia consumistica, che è l'esatto contrario. 

In realtà, il capitalismo, viene svantaggiato da questa situazione, in quanto viene generata la tendenza a spendere tutto, pensando al breve termine ed a non pensare al futuro. 

Con la svalutazione del denaro, si tende a non investire nei beni di lungo termine. 

Viene privilegiata un'alta preferenza temporale, ovvero tutto e subito, qui il paragone tra la cicala (ha un'alta preferenza temporale) e la formica (una bassa preferenza temporale). 

Eppure è solo con un atteggiamento rivolto ad una bassa preferenza temporale, (ovvero sopportare sacrifici oggi, in vista di un futuro più prospero) , quello, nella fattispecie, della formica, che si costruiscono progetti a lungo termine, famiglie e, di conseguenza, civiltà. 

Con un atteggiamento rivolto all'alta preferenza temporale, si spende tutto e subito e, anzi, ci si indebita per spendere ancora di più, rimandando il problema a domani. 

Un domani che, però, prima o poi, arriverà, e più tardi sarà quel giorno, peggio sarà. 

Il Sistema attuale, nello stampare denaro ed immetterlo nei mercati finanziari, si maschera da Sistema capitalista, ma in realtà è solo consumista. 

Il capitalismo produce risparmio, il consumismo solo rifiuti (con danni irreversibili anche verso l'ambiente). 

Le azioni della Banca Centrale, sono anche rivolte a mitigare le conseguenze negative nel breve termine. 

Tanto per ricorrere ad un esempio, intervenire per impedire il fallimento di una banca, può sembrare cosa buona e giusta, ma è, in realtà, un grosso problema. 

In quanto, il fallimento, non viene evitato in modo strutturale, ma in modo artificioso, che da si un vantaggio, ma solo nel breve termine, e non ne evita il fallimento futuro, in quanto è inevitabile e, proprio perché rimandato, sarà ancora più catastrofico. 

Chiudo qui il mio riassunto che, spero, possa avervi aiutato nella comprensione del video. 

Buona visione! 





martedì 12 novembre 2024

La mia diretta, su Facebook e su YouTube

Ieri, 11 novembre 2024, ho ripercorso il mio cammino da scrittore, presentando in diretta, su Facebook e su YouTube, i miei lavori.

Cammino diviso in due epoche, quella del periodo pre lock down e quella del periodo post lock down

Una netta distinzione, visto che i miei primi libri sono stati dei romanzi:

-Contrabbandati

-Interista da morire

-Un taxi per il paradiso ( scritto a quattro mani, insieme a Giuseppe Santabarbara)

Dopo il lock down, ho dato spazio anche ad un libro collettivo di denuncia sociale

-Il nemico invisibile  (scritto assieme a Catia Bruno, Carmela Bruno, Silvia Fiorini, Daniele Pasini, ed introdotto da Valentina Rigano) pubblicato nel 2022.

Ma maggiore spazio ho dedicato ai tre info prodotti

I due libri su Bitcoin, facenti parte della mia collana che ho chiamato Bitcoin. Il prezzo della libertà.

Il primo, uscito nel 2021 ed intitolato proprio 

- Bitcoin. Il prezzo della libertà 

Ed il successivo, uscito a fine 2023 ed intitolato 

- Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network (scritto a quattro mani con Gabriele Baldini)

Nel mezzo di questi due lavori un altro info prodotto, uscito nei primi mesi del 2023, ed intitolato

- Una vita vincente. Guadagna, semplifica e realizza i tuoi desideri .

Spiegando come la realizzazione nella vita, di ciascuno di noi, debba essere lo scopo individuale, e come non ci sia nulla di egoista in tutto ciò. 

Tale obiettivo, non può prescindere da una buona gestione del denaro, e lo si può ottenere solo con azioni che mirano a guadagnare, semplificare e realizzare i propri desideri.

A differenza dei due libri su Bitcoin, questo info prodotto spazia sia attraverso la finanza decentralizzata (Bitcoin), sia attraverso i prodotti finanziari tradizionali,  liquidi (conto corrente, obbligazioni, titoli di Stato, azioni, ecc.) ed illiquidi (i beni immobili, ad esempio le case ed i terreni, ed i beni rifugio, ad esempio l'oro)

Spiega come sviluppare il proprio reddito finale, bypassando il percorso legato alla carriera (disponibile per pochi e non sempre meritocratico), grazie all'introduzione di più micro redditi che, sviluppati nel tempo e sommati l'uno con l'altro, potrebbero creare un mix esplosivo e vincente.

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Ma è evidente come la situazione circostante, riguardante la serata di ieri, che ha visto il Bitcoin segnare ripetutamente nuovi massimi, sgretolando, prima il muro degli 80000 dollari e poi, in serata, anche quello degli 85000 dollari, mi abbia portato a concentrarmi maggiormente sui due lavori inerenti l'argomento.

Prima con un'introduzione sul primo lavoro, scritto in autonomia e che ripropongo, invitandovi a cliccare qui, dove ripercorro anche i problemi, legati alla finanza tradizionale, che hanno ispirato il genio dello sconosciuto ( o sconosciuta, o sconosciuti) Satoshi Nakamoto ad inventare questo incredibile progetto, pubblico ed open source, chiamato Bitcoin,dove ogni operazione (non nominativa ma intestata tramite caratteri alfanumerici, a tutela della privacy) viene registrata su un registro pubblico, chiamato Blockchain, visibile da chiunque, non cancellabile ed in memoria per sempre (a tutela della trasparenza)

Continuando, successivamente, con il secondo lavoro, sicuramente più tecnico del primo, anche per l'introduzione (appena accennata nel lavoro precedente) del Lightning Network, curato in modo dettagliato dal mio collega Gabriele Baldini.

Nello spazio temporale messo a disposizione, ho altresì cercato di spiegare come Bitcoin sia da considerare un progetto inclusivo, oltre che sociale.

Non è mancato il mio risentimento per la proposta di legge, atta ad aumentare la tassazione, peraltro solo sulle plusvalenza realizzate dai cripto asset ( e quindi iniqua) al 42%, oltretutto fatta solo in Italia, e, al contempo, la mia preoccupazione per la situazione economica europea, decisamente meno competitiva delle altre realtà. 

Ma rimane intatta la speranza, che lo scenario, in un futuro non troppo lontano possa cambiare, già qualcosa si sta muovendo, da come ho spiegato nel precedente articolo. 

Mi scuso anticipatamente, se i tasti li ho toccati in maniera non del tutto approfondita, d'altronde, in un'ora, non era possibile poter fare di più, ragione per cui  è in progetto, a breve termine, una nuova presentazione, fatta a due, solo ed esclusivamente sul nuovo libro, potendo così scandagliare, in modo più preciso, sia i problemi economici e morali che risolve Bitcoin, sia  le caratteristiche del Lightning Network, utilissimo per micro pagamenti istantanei, a fronte di bassissime commissioni. 

Non resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo articolo. 

Ciao!!!!! 







mercoledì 23 ottobre 2024

Discriminati

 Ciao a tutti voi.

Non sono solito fare questi tipi di proclami, anzi è la prima volta che mi capita.
Vi chiedo (ovviamente se lo ritenete opportuno) di firmare la petizione che chiede, al governo in carica, di non alzare le imposte al 42% sulle plusvalenze, ottenute da investimenti in Bitcoin e criptovalute.

Sia ben chiaro, le imposte vanno pagate ed è giusto, in questi ultimi giorni di isteria, sono stato un triste ascoltatore di cavolate, sia dai pro cripto sia dagli anti cripto.

Ma è evidente che  un innalzamento (e molto marcato), solo sulle plusvalenze da cripto, è un atteggiamento discriminatorio che, sinceramente, non so neppure quanto sia legale.

Quel che si chiede, in questa petizione, è di lasciare inalterata la tassazione al 26%, così come vengono tassate le plusvalenze su altri investimenti: azioni, obbligazioni, crowdfunding e altro.

Se proprio si volesse giustizia, si innalzasse la tassazione sui titoli di stato che ( chissà perché?) godono di favori particolari, in quanto è del 12,5%. 
Probabilmente perché nessuno ci metterebbe più nulla? e la povera italietta, sempre più indebitata e sperperona, che fine farebbe?

Una manovra, questa, che, a detta dei governanti, mirerebbe a colpire i più ricchi, ma che, in realtà, colpisce solo i piccoli investitori.

Chi ha altissimi guadagni, il modo, lecito e (sia ben chiaro) legale, di evitare questa "rapina legalizzata", lo troverà facilmente, saranno i piccoli risparmiatori che dovranno soccombere, pagando diverse centinaia o qualche migliaio d'euro in più del dovuto.

Piccoli risparmiatori che hanno commesso la grave colpa d'investire in un asset profittevole e performante! Quindi da punire!

Una manovra, quindi, che non risolverà nulla, nemmeno alle sempre più esangui casse di questo stato, e che sa di accattonaggio.

Una manovra, oltretutto, ipocrita, in quanto proposta da un governo presentatosi ai suoi elettori come liberista, ma che sta attuando, almeno in questo caso, un socialismo estremo ed esasperato. 

Una manovra che, ho l'impressione, sia stata comandata dall'alto, non per niente, quando un esponente della maggioranza, Centemero (della Lega), si è espresso contro tale proposta, vi è stato l'immediato intervento del presidente della Consob Cornelli, che, tramite il quotidiano cattolico Avvenire, ne ha invece espresso totale compiacimento, sostenendo che l'investimento nel Bitcoin e nelle criptovalute non sia da considerare sociale, quindi da punire.

A tal proposito, vorrei precisare che, già solo cambiare le regole in corsa  (l'aumento della tassazione, proposto da un giorno all'altro, ed in progetto d'attuazione subito, dal 2025), è indice di una scorrettezza estrema, solo questo dovrebbe bastare per fare stridere la scelta della location, di ispirazione cattolica,  per esternare tale dichiarazione.

Oltretutto, non mi risulta che la finanza tradizionale non abbia le sue colpe, una su tutte l'impoverimento, a cui stanno andando incontro milioni d'italiani, quindi non credo che Tornelli fosse nella posizione di fare dichiarazioni di purezza, bontà e giustizia.

Parlando di mancanza di livello sociale, da parte di Bitcoin, il Presidente della Consob, si è inoltre fatto una clamorosa autorete, in quanto il sottoscritto, nel libro "Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network " spiega perché Bitcoin sia un asset particolarmente inclusivo, ed il mio socio Gabriele Baldini, descrivendo egregiamente il Lightning Network, spiega quanto possa influire positivamente a livello sociale e, a tal proposito, comunico al quotidiano Avvenire totale disponibilità ad essere intervistato. 

Questo, senza contare che milioni di italiani detengono una parte di risparmi in cripto, e milioni di persone formano una società.

Qualora il Presidente Tornelli dovesse avere bisogno di un po' di formazione, (questo non lo so), il sottoscritto, purtroppo, tempo per potergliene dare non ne ha, ma potrebbe bastargli leggere il  libro appena proposto per fugare molte delle sue perplessità. 

Le criptovalute, oltretutto, sono anche dei progetti molto interessanti, che in un futuro non così lontano (in qualche Stato anche nel presente) potranno dare tanto lavoro.

Ovviamente l'italia, con questa proposta sciagurata, farà scappare le poche aziende che stanno operando nel settore, perdendo un'altra occasione per innovare e dimostrandosi, ancora una volta, qualora ce ne fosse il bisogno, uno stato vecchio, stanco e privo di qualsiasi strategia.

Ma quel che temo maggiormente, è la fuga dei giovani cervelli che, giustamente, saranno obbligati ad emigrare, in cerca di occasioni valide che valorizzino le loro competenze.

Tengo inoltre a precisare che, tale proposta, se andasse in porto, non sarebbe solo un atteggiamento discriminatorio verso una parte di investitori, ma anche una mancanza di rispetto nei confronti di ogni singolo individuo ed un nuovo attacco alla sacralità ed all'inalienabilità della proprietà privata. 

Prima di concludere, voglio leggervi un piccolo estratto della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, pronunciata da Thomas Jefferson il 4 luglio 1776.

"Tutti gli uomini sono creati uguali, essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, tra questi vi sono la Vita, la Felicità e la Libertà" 

A quasi 250 anni di distanza, dalle nostre parti, tale messaggio sembra non essere ancora recepito, viste le gravissime e sgradevoli ingerenze sulla proprietà individuale, che rovinano la Vita, la Felicità è la Libertà del legittimo possessore. 


Scritto ciò, vi saluto e vi invito a cliccare il link qui sotto, leggere e, se volete, firmare! 



mercoledì 10 aprile 2024

La vera verità te la devi sempre cercare (il sassolino nella scarpa che mi sono appena tolto)

Secondo quanto hanno sempre riportato i media, Warren Buffet, che considero un mio maestro di vita, non ha mai gradito particolarmente Bitcoin.

È ovvio che io non la pensi così, nonostante questo non ho mai cambiato opinione su di lui. 

Sicuramente un po' mi spiaceva, in quanto tutto ciò mi portava a chiedermi in continuazione cosa lui avesse visto in più di me, che io proprio non riuscivo a vedere. 

Titoli che, in passato, trovavo on line (e che al momento non sono riuscito a riprendere), scrivevano, più o meno, ".... e se lo dice Warren Buffet" 

Da solo, poi, ero riuscito ad approfondire questa verità, in quanto Warren Buffet, ad un  asset come Bitcoin, preferiva le azioni, le obbligazioni, i terreni e gli immobili in quanto attività,  ovvero asset che garantivano una rendita.

Le azioni con i dividendi, le obbligazioni con le cedole, le case con gli affitti ed i terreni per tutto ciò che potevano generare.

E allora l'oro? Fu la domanda che mi feci, seguita da un'immediata ricerca che mi soddisfò alquanto, perché a Warren Buffet, da persona coerente qual è,  oltre a Bitcoin, non piaceva più di tanto nemmeno l'oro, pur riconoscendone le sue qualità di bene rifugio. 

Puntualizzazione omessa dai media,  e già da questo particolare capii che l' intenzione era, a senso unico, quella di screditare Bitcoin e tenerne lontano  la grande massa più tempo possibile. 

Approfondendo la conoscenza su questa persona, che ha fatto la storia della nostra economia moderna, tramite la lettura del libro "I consigli di Warren Buffet"  sull'oro sono state scritte testuali parole:

"L'oro è un bene improduttivo. Ne rilevo la sua utilità in vista di diversificazione, ma non dovrebbe rappresentare parte rilevante di un portafoglio". 

In una lettera agli azionisti, datata 2011,mentre l'oro quotava 1750 dollari l'oncia, scrisse che, se per assurdo, si fosse riunito e fuso insieme tutto l'oro allora presente sul Pianeta, circa 170 mila tonnellate, si sarebbe ottenuto un cubo di 21 metri per lato ed a parità di valore si sarebbe potuto acquistare ben più di  400 milioni di acri di terreno coltivabile (quello presente negli Stati Uniti). 

Warren Buffet si chiedeva, a distanza di un secolo, quanto mais, grano, cotone ed altro avrebbero prodotto tutti questi acri ed invitava a confrontarlo con l'oro che, per quanto bello, sarebbe rimasto immutabile e non avrebbe creato nulla. 

Continuando la lettura del libro si poteva, altresì, notare come anche le obbligazioni non fossero uno strumento particolarmente gradito a Warren Buffet, definendole ideali solo in certi momenti e per breve periodo, ma molto rischiose sul lungo termine, in quanto facile preda dell'inflazione (eppure, a noi piccoli investitori, vengono sempre promosse come asset sicuro, da coloro che dovrebbero aiutarci nella gestione del denaro)

E su Bitcoin? 

Warren Buffet è vero che disse di starne lontani, ma poi aggiunse:

"è un metodo per trasmettere denaro in forma anonima molto efficace" 

Scrisse che non ne capiva il suo valore intrinseco, ma anche che l'idea di una moneta non basata su valuta FIAT e non legata ad un governo riscontrava un certo fascino, ma che, al momento, non entrava nel suo "circolo di competenza", pertanto si sarebbe momentaneamente limitato ad osservare i suoi sviluppi. 

Certo! Non era quella una promozione per il Bitcoin, ma nemmeno una secca bocciatura come è sempre stato fatto credere. 

È tutto? 

Assolutamente no! Nel proseguio del  libro, in un capitolo intitolato l'ABC del Business,  Buffet segnalava i leader di ieri e di oggi ed io, ne riporto l'elenco:

-tra i leader di ieri: Alexander Graham Bell, Rose Blumkin, Andrew Carnegie, Walt Disney, Thomas Edison, Jack Welch, Henry Ford, Katherine Graham, William Randolph Hearts, Steve Jobs, Ingvard Kamprad, Ray Kroc, Estée Lauder, J. P. Morgan, Rockfeller, Cornelius Vanderbilt, Sam Walton, Thomas Watson Jr. 

E tra i leader di oggi? Bernard Arnault, Mary Barra, Jeff Bezos, Richard Branson, Michael Bloomberg, Tim Cook, Jamie Dimon, Jack Dorsey, Bill Gates, Paul Allen, Steve Ballmer, Reed Hasting, Kjlie Jenner, Robyn Fenty, Phil Knight, Jack e Pony Ma, Robin Li, Rupert Murdoch, Elon Musk, Amancio Ortega, Howard Schultz, Oprah Winfrey, Mark Zuckenberg, Sheryl Sandberg ed infine, messo in ultima posizione solo per la sua identità ancora ignota, indovinate un po' chi ha nominato? 

Proprio Satoshi Nakamoto, colui o colei, o coloro, che ha inventato il protocollo Bitcoin. 

Letto ciò, il sassolino dalla scarpa me lo sono tolto, chissà che in futuro non me ne tolga altri? 

L'importante è comportarsi da uomini e non da pupazzi,  cercandosela da soli la verità, proprio come insegnava il mitico Bud Spencer nel suo film Bomber


venerdì 5 aprile 2024

Oro ai massimi: potrebbe essere un segnale di pericolo

Ieri, in data 4 aprile 2024, l'oro ha nuovamente disintegrato i suoi massimi, arrivando a quotare ben 2300 dollari l'oncia.

Compito di questa materia prima, è sempre stato quello di proteggere la ricchezza dall'inflazione e, se i mercati lo stanno comprando, potrebbe essere auspicabile che si aspettino una ripartenza dei prezzi.

Metto a disposizione l' estratto di un video su YouTube, che ha come protagonista il giornalista del quotidiano economico "Sole 24ore" Vito Lops, che parla proprio di questo.

Si! Lo so che mettersi a parlare di prezzi dell'oro, del Rame, dell'Argento, o di qualsiasi altra materia prima, può essere ben noioso! e che la reazione di chiunque, quando mi sente parlarne, a meno che non sia un addetto ai lavori o un appassionato della materia (un po' come il sottoscritto) sia di rispondermi (se è educato e benevolo) con un "chissenefrega" , mentre, qualora fosse un po' meno diplomatico, con un invito ad andarmene a quel paese.

Non mi offendo! Capisco che la vita presenta già notevoli complicanze ed ognuno di noi ha già i suoi problemi, vorrebbe semmai svagarsi nei momenti di riposo, e non essere annoiato con queste notizie che, di eccitante, hanno ben poco.

Eppure sono proprio queste le informazioni da sapere, in quanto sono quelle che determinano lo svolgimento della nostra vita. 

L'aumento del prezzo dell'oro, come spiega Vito Lops, che vi invito nuovamente (a costo di apparire ridondante) ad ascoltare con estrema attenzione, spesso anticipa un aumento dei prezzi generalizzato, è un'importantissima avvisaglia dell'arrivo di un'ondata o (come nel nostro caso) di una nuova ondata dell'inflazione. 

Avrete sentito discorsi tipo "con 50 euro prima riempivo il carrello della spesa, mentre ora riesco a comprarmi quattro cose!" 

Per farla semplice, il pericolo imminente è che, per queste quattro cose, 50 euro potrebbero non bastare più. 

E quindi noi? Cosa potremmo mai fare per impedire tutto ciò? 

Nulla! Proprio nulla! 

Ed allora, perché saperlo? 

Per proteggerci e, contestualmente alle nostre possibilità, correre ai ripari. 

E come? 

Sicuramente iniziando a seguire i mercati, per tenersi aggiornati e non per speculare in preda a brama di guadagno. 

E poi tramite azioni mirate! 

Personalmente consiglio la lettura dei libri. 

È ovvio che il sottoscritto non possa non suggerire una parte dei suoi:

- Una vita vincente

Nel quale spiego i metodi, a disposizione anche di una persona comune come me, per riuscire ad aumentare i guadagni, tramite la formazione di più micro redditi

Ed i due su Bitcoin

- Bitcoin! Il prezzo della libertà 

- Bitcoin! Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network (scritto con Gabriele Baldini) 

Non volete acquistare i miei lavori? 

Rimanendo nell'ambito della mia casa editoriale, posso suggerirvi

- Il Manifesto dello Slow Business di Massimo Calabria

- Alfabeto della vita di Stefania Celotti e Silvia Gamberino. 

Non prendo le marchette! Se per caso doveste avere questo dubbio ma, per fugare ulteriormente ogni sospetto, vi segnalo anche libri al di fuori di essa. 

-Ricco solo risparmiando di Francesco Narmenni

-I consigli di Warren Buffet di John e Tyler Longo

-Il nuovo ordine mondiale di  Ray Dalio


martedì 16 gennaio 2024

Bitcoin entrato nella finanza tradizionale

 L'11 gennaio 2024 sarà una data che passerà alla storia.

Checché se ne dica, e nonostante quel che ci raccontano i media nazionali, la realtà c'è ed è verificabile da chiunque, basta volerla cercare.

Certo! Non tutti sono d'accordo con il mio punto di vista e, per onestà intellettuale, è giusto fare vedere anche chi la pensa al contrario, anche perché trattasi di un giornale specializzato in ambito economico, come Milano Finanza.

Scritto questo, vi invito ad ascoltare ciò che noi, autori di "Bitcoin. Il prezzo della libertà. Quarta epoca e Lightning Network" abbiamo da dire.

Il giorno successivo all'approvazione degli ETF su Bitcoin, è andata in onda una diretta facebook, sia del sottoscritto, sia del mio collega, visibile anche su YouTube 

Siamo credibili?

Non spetta a noi dirlo,sta a voi giudicare, fatto sta che il nostro punto di vista sembra coincidere anche con quello del presidente della FED (Jerome Powell) nel frattempo, per essere di parola con quanto detto, eccovi il link per ascoltare, in questo lungo video pubblicato da un altro YouTuber, anche le sue parole.

Non resta che salutarvi.


mercoledì 25 ottobre 2023

Bitcoin tornato in area 35000 dollari.

 È da un paio di giorni che Bitcoin ha impennato, fino a portarsi anche oltre i 35000 dollari, non accadeva da 18 mesi.

I motivi di questo aumento sembra siano legati alle aspettative relative ad una maggiore domanda,  legate a fondi negoziati in Borsa, trattasi della creazione di un Etf su Bitcoin da parte di Grayscale Investment, la quale ha avuto il via libera da parte di un tribunale d'appello federale statunitense.

Un aumento repentino che va a sommarsi alla precedente progressione, avuta nei mesi precedenti, non meno significativa dell'attuale, ma passata in sordina ai più, in quanto non reclamizzata dai media.

Ho letto, negli ultimi giorni, tramite diversi articoli di giornali economici e finanziari, della possibilità che, questa improvvisa accelerazione, sia l'inizio di una nuova bull run.

Arthur Hayes, ex CEO di Bit Mex, ha pronosticato, per il 2024, la più grande bull run di sempre

Non so dire, oltre a non aver il titolo per farlo, se tutto ció sarà vero, c'è sicuramente da dar credito ad opinioni di addetti ai lavori, personalmente (leggendo i grafici del recente passato),  ho la sensazione che la fase bullish sia iniziata a fine novembre dello scorso anno, dopo aver toccato il suo minimo annuo, a causa dello scandalo FTX ed immediatamente dopo le parole della BCE che pronosticarono l'imminente tracollo di Bitcoin verso l'irrilevanza, venendo, ancora una volta, sbugiardata nelle Sue previsioni, memorabile fu quella legata all'inflazione, che doveva essere temporanea. 

Personalmente, credo che, sul breve termine, sicuramente la possibilità di un Etf su Bitcoin avrà influito all'impennata di valore, ma altro non è stato  che un anticipo degli eventi. 

La crescita del BTC/Usd era inevitabile, qualche mese fa, Bitcoin, mentre lateralizzava sul dollaro, polverizzava il massimo datato 2021 sul pesos argentino, raddoppiando su esso il suo valore da quel momento ad oggi. 

In questi giorni ha toccato i suoi massimi sulla lira turca. 

Toccherà ben presto altri massimi, lo farà su tutte le valute a corso legale, lo farà anche sul nostro Euro e sul Dollaro. 

Non c'è da chiedersi se accadrà , ma quando accadrà, perché sicuramente accadrà, e non per la creazione di Etf, eventi che possono incidere solo a livello speculativo, ma semplicemente perché Bitcoin è matematica, per questo è considerato da molti come oro e da altri, me compreso, meglio dell'oro. 

Se poi vorresti saperne di più, ho scritto dei libri in materia che puoi trovare leggendo il mio precedente articolo. 




mercoledì 11 ottobre 2023

Le persone hanno iniziato a tagliare tante spese superflue, è il segno che siamo già in recessione

La recessione è dietro l'angolo sento vociferare.

A mio avviso ci siamo già.

Chi sono io per dirlo? Nessuno! Non ho né carica né competenze economiche.

Ma i dati, almeno quelli eclatanti, li so leggere, ed il PIL dell'ultimo trimestre (-0,3%), parla molto chiaro.

A fronte di un'inflazione comunque sempre alta (oltre il 5%), un PIL negativo è deleterio e le persone stanno già correndo ai ripari.

Le ferie sono state mediamente di più breve durata, e gli acquisti, durante il periodo vacanziero, maggiormente frugali.

I prezzi sono aumentati e stanno ancora aumentando.

Ma se nei primi mesi, proprio grazie ai rincari, la cifra d'affari delle aziende vedeva un incremento, ora il fatturato delle più sta virando verso il basso.

Il calcolo è semplice, se il fatturato è in calo nonostante i prezzi siano più alti, significa che le persone hanno smesso di acquistare.

Cosa aspettarsi dal mondo finanziario?

Da un punto di vista personale, pur non avendo l'ardire di prevedere, penso di assistere ad una contrazione dei valori delle attività, ovvero degli asset reddituali (come le azioni) a beneficio degli asset non reddituali, come i beni rifugio, ad esempio il bitcoin,  l'oro e le materie prime in generale. 

Cosa aspettarsi dal mondo economico?

E' quello che sta, al sottoscritto, più a cuore, perché mi riguarda direttamente, così come riguarda la grande maggioranza, rappresentata dai poveri diavoli come me.

Tanti stipendi sono rimasti fermi o non sono aumentati adeguatamente,  tutto ciò è molto pericoloso!

I piccoli esercenti sono quelli che rischiano maggiormente, perché potrebbero risentire maggiormente di questa situazione, rischiando di dover essere costretti ad alzar bandiera bianca, chiudendo i battenti, o a ridimensionare il personale.

Mi viene in mente un banalissimo esempio, forse stupido: il prezzo del caffè al bar!

Oramai lo si trova ovunque ad un prezzo sopra l'euro, non è certo colpa degli esercenti, in quanto il rialzo è figlio di una spesa superiore data all'acquisto. 

Fatto sta che il prezzo al pubblico risulta ormai altissimo, se si pensa, in realtà, al contenuto presente in una piccola tazza, e non escludo che possa aumentare ancora.

Certo! Trattasi di una piccola spesa ma che, se sommata nei giorni, potrebbe divenire, per un semplice lavoratore, un esborso importante, quanto meno da ridurre se non da tagliare del tutto, visto che non rappresenterebbe un acquisto necessario (come quello del carburante).

Il mio è forse un banalissimo esempio, ma potrebbe essere lampante!

L'economia del consumismo sta vacillando?

  

 


martedì 3 ottobre 2023

Una vita vincente

Su Youtube è appena uscita la mia presentazione di Una vita vincente che potete seguire cliccando qui

Spiega, a grandi linee com'è impostato il libro, così da poterti presentare al meglio come improntare la vita.

Il libro è diviso in capitoli settoriali, in cui viene spiegata la situazione odierna che ci circonda e le azioni che possiamo mettere in atto per poter tutelare maggiormente i nostri interessi.

Maggiore spazio è dedicato, ovviamente, alle azioni dipendenti da noi, in quanto è grazie a quelle che possiamo decidere come incanalare il nostro preziosissimo tempo che, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno ed anno dopo anno, arriva a delineare la nostra vita.

Perché questo libro può essere di tuo interesse?

Perché spiego  come sviluppare, nel tempo, grazie ad azioni mirate giornaliere, un maggior numero di fonti di reddito e, facendo così, poter rendere la nostra vita più indipendente e meno attaccabile dagli eventi esterni negativi che, periodicamente, riguardano l'esistenza di tutti.

Prima di lasciarvi, vi invito nuovamente a seguire la presentazione, qualora non l'aveste ancora fatto, e lo faccio invitandovi a cliccare qui

Sullo stesso canale YouTube, gestito dal mio editore, potrete trovare anche la presentazione di Bitcoin! Il prezzo della libertà   che potrai vedere cliccando qui


mercoledì 22 marzo 2023

Attesa sull'annuncio dei tassi dalla FED

Stasera alle 19, ora italiana, la Fed annuncerà i prossimi tassi d'interesse.

L'inflazione americana, lo scorso mese, risultava essere scesa al 6%, ragione per la quale ci si sarebbe aspettato un allentamento.

In questi ultimi giorni, la situazione, è però cambiata, in quanto la Fed è stata costretta a stampare dal nulla ben 300 miliardi di dollari per motivi che tutti noi sappiamo e sui quali preferirei non esprimere opinione. 

L'obbiettivo dichiarato resta, inoltre, quello di raggiungere al più presto un'inflazione annua del 2%, quindi risulta molto difficile aspettarsi un arresto da questa politica restrittiva.

Più plausibile aspettarsi un rialzo moderato, di 25 punti base.

Come al solito, per colpa della cattiva condotta finanziaria perpetrata dai grandi banchieri, ci vanno di mezzo i piccoli e, soprattutto, la sempre più bistrattata classe media, quella più soggetta a contrarre prestiti a fini d'investimento.

Non resta che aspettare, la situazione è molto complicata e la coperta sempre più corta, i taas0i sono già molto alti e la FED sa benissimo che non può continuare ad aumentarli a dismisura, tuttavia ritengo impossibile aspettarsi una loro riduzione, credo che nessuno  ci speri. 

Un non aumento, invece, sarebbe già un'ottima notizia per i mercati finanziari.

Non scordatevi di leggere il precedente articolo!

Ciaooo