Viviamo in un’epoca in cui l’opinione ha soppiantato la competenza.
Ognuno dice la sua su tutto, dal clima alla geopolitica, dalla medicina all’economia, con una sicurezza che rasenta l’arroganza.
I social, in particolare, hanno reso ogni utente un potenziale “esperto”, ma solo nel commentare, giudicare, indignarsi.
Mai nell’agire.
Mai nel costruire. Perché il rischio, il dubbio, la fatica, il silenzio… non fanno like.
E allora eccoli, i nuovi protagonisti del dibattito pubblico: i sapienti da tastiera!
Commentatori seriali, indignati a tempo pieno.
Ma quando si tratta di mettersi in gioco davvero, improvvisamente spariscono.
Servirebbe meno opinione e più esempio.
Meno clamore e più responsabilità.
Perché il cambiamento non nasce da chi parla più forte.
Ma da chi fa in silenzio.
Nessun commento:
Posta un commento