Viviamo sommersi da notifiche, scadenze, appuntamenti last minute, "call urgenti" e mail marcate come "prioritarie".
Ma quando ogni cosa diventa urgente, la vera urgenza si dissolve.
È l’inflazione dell’importanza: tutto corre, e nulla conta davvero.
L’urgenza continua anestetizza il pensiero critico.
Confonde il necessario con il superfluo, riduce il tempo per ciò che costruisce davvero valore.
Serve fermarsi e chiedersi: cosa è veramente urgente?
E cosa invece ci viene solo presentato come tale per rubarci attenzione e controllo?
Riscoprire la priorità significa anche scegliere.
E scegliere è l’atto più rivoluzionario che ci resta.
In un mondo che corre senza sapere dove.
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